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La Chiesa post conciliare

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2010 12:31
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14/05/2010 07:23

Re:
Caro Daniele,

io non sono nè sincretista, nè tradizionalista, ma credo semplicemente in Dio e in Cristo.

Il credere in Dio e in Cristo non è sinonimo di cattolicità, si può essere anche protestante e credere in ciò che credi tu, l'essere cattolico è il credere al Depositum Fidei senza sè e senza ma.
In verità più che sincretista io direi relativista, o quasi tale, senza voler scomodare il Primo comandamento "Non avrai altri dei di fonte a me" che sembrerebbe, io auspico di no, esser stato violato sul discorso che hai fatto tu su Shiva, se fosse così, e ripeto mi auguro di no, tale violazione non prevede l'eresia ma l'apostasia.

Ora il tuo ragionamento è il classico ragionamento neoretico che non nega la Verità di Cristo e della Chiesa ma insinua nelle menti delle persone che oltre a questa Verità ci sono altre vie e verità parallele, un pò inferiori, che conducono anch'esse in Cielo.
Tutto questo contraddice il Depositum Fidei ivi compresa la Sacra Scrittura che ci insegnano che v'è una sola fede, una sola via ed una sola Chiesa che salva, in pratica solo la religione cattolica salva, e ciò esclude la falsa idea della via Principale insieme a svariate vie parallele anche se di minore qualità.

Il Dio in cui credo lo si glorifica attraverso le nostre azioni, quando queste sono improntate alle virtù che Paolo ha ben indicato, e in Woytyla queste sono state sempre ben presenti nel corso del suo pontificato.

La Verità su Dio e la sua Rivelazione non dipendono affatto dal nostro modus operandi sia nel bene che nel male, io posso anche credere nella Verità ma il mio operare non corrisponde ad essa, ciò non vuol dire che quello in cui credo non sia la Verità, questo vale anche per chì crede in falsi dii ed è una brava persona, il suo essere brava persona, anche gli atei lo sono, non garantisce nulla di vero in ciò in cui crede.


E chi sei tu per giudicare quando le sue azioni erano dettate dallo Spirito Santo oppure no?

Io non giudico in base al mio sentire ma in base al Depositum Fidei che in nulla può essere contraddetto dallo Spirito dato che Egli stesso è l'autore.

Scusami, ma io non mi sento all'altezza di criticare il suo operato, che invece mi sforzo di comprendere.

Il fatto è che abbiamo una veduta diversa sulla fede cattolica e direi anche che sei influenzato dall'immagine del Papa che i media hanno costruito.

Gli spiriti elevati non sempre sono compresi; anzi, a volte, non vengono proprio capiti (riferito a Woytyla).

Non vengono capiti specialmente quando il loro operare è incoerente in ciò che dovrebbe credere, non sarebbe comunque una novità che un Papa cada nell'eresia.

Possibile che non riesci a cogliere il messaggio evangelico che questo papa intendeva proporre?

Possibile che tu invece non riesci a capire che un Pontificato non lo si giudica solo in base a miriade di viaggi e di sproloqui sul volemosi bene, sul perdonismo anacronistico e sulla fratellanza universalista?
Un Papa è soggetto a un esame attento sulla funzione principale che ricopre, cioè il garante del Depositum Fidei e infatti è colui che trasmette e garantisce tale depositum, ma egli non è superiore a ciò che deve garantire, anzi è soggetto ad esso.
L'operato di un Papa viene giudicato dal suo governare la Chiesa, e i risultati del suo governo li vediamo oggi, poichè oggi possiamo vedere quei frutti che si decantano.
Io ad esempio non critico le sue Encicliche, tranne la Ut Unam sint, poichè sono fedeli alla dottrina cattolica, ma critico determinati gesti e parole che non coincidono con la Dottrina Cattolica, ad esempio il suo voler a tutti i costi riabilitare Lutero, a stento i Cardinali riuscirono a farlo desistere dall'orribile errore.
Molto su questo papato è stato adombrato, ciò è accaduto con Giovanni XXIII e Paolo VI, ma la storia alla fine dirà la sua.

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Re:
Vilucchio., 13/05/2010 21.38:

Caro Daniele
tu scrivi

"Pertanto,molto meglio di qualche oscuro cànone del Lateranense IV,sovverra' alla tua curiosita' l'ispsissimum Verbi verbum:Nessuno va al Padre se non per me,Chi credera' sara' salvo,chi non eccetera eccetera"



Qto l'ho sempre pensato!
Lo auspico per tutti i miei fratelli ( in umanita',creature di uno stesso Dio) di fede diversa che possano giungere a conoscere Gesu' e riconoscerlo loro Dio.
Io ho sempre pensato che ognuno di noi ha i suoi tempi e il suo grado di consapevolezza,nn e' che sia un qualcosa di magico che avviene all'improvviso ,ma è una maturazione personale.
E' un fatto di coscienza.
Qdi nn mi permetto di giudicare una persona di fede diversa .Semmai sara' Dio a valutare tutto l'insieme. Ma certamente il nostro compito e' annunciare il Vangelo. Del resto tu stesso hai scritto o riportato queste parole.....che sono anche un mio pensiero.
"Cosa differente(Vat.I,DEI FILIUS)e' non conoscere Dio,ma,con l'aiuto della coscienza e con l'ausilio della retta ragione,farsi un'idea della "Deita'",che non e' Dio rivelato,ma desiderio di conoscenza di Dio.In questo senso si puo' ipotizzare,se senza colpa(rifiuto del Dio rivelato e proposto),la possibilita' della salvezza(S.Uffizio,contro le posizioni dell'Arcivescovo di Boston,1915,o giu' di li'). ""





Qui non si discute la persona ma si discute se la fede a cui aderiscono è conciliabile con la fede Cattolica.
Ora la sua conciliarità dipende dall'essere in sè di Dio (Ontologia di Dio) e dalla sua Rivelazione (Economia di Dio).
In entrambi i casi, pur essendoci delle analogie, non si ravvisano le medesime peculiarità teologiche, dunque crediamo in dii diversi sia per la sua natura sia per la sua rivelazione.
Il documento da me citato (Vat.I,DEI FILIUS) devi interpretarlo rettamente, esso non parla di chi conosce la Rivelazione Cristiana e la rifiuta come falsa, questo è ciò che fa l'ebraismo e l'islam, ma parla di chi pur non conoscendo la Rivelazione, con l'aiuto della coscienza e con l'ausilio della retta ragione, farsi un'idea della "Deita'", che non e' Dio rivelato,ma desiderio di conoscenza di Dio.In questo senso si puo' ipotizzare, se senza colpa(rifiuto del Dio rivelato e proposto), la possibilita' della salvezza ma non il credere nel medesimo Dio.
L'ebraismo e l'Islam conoscono la Rivelazione cristiana e la rigettano come fasulla, i primi con il Talmud dichiarano Gesù figlio di una prostituta e falso profeta e noi cristiani come idolatri e pagani, i secondi dichiarano che Allah non ha figlio (vedasi Moschea a Gerusalemme e il Corano) e che Gesù, che per loro è solo un profeta secondo al solo Maometto, non è stato mai crocifisso nè tanto meno è il Verbo di Dio incernatosi, e che la Trinità è una blasfemia pagana ed idolatra.
Il Vangelo, Parola di Dio, è molto chiaro in proposito, o si rifiuta in toto o lo si accetti senza buchi interpretativi.
14/05/2010 09:11

Quest'ultimo tuo post lo condivido.
Infatti l'avevo inteso rettamente,caro Daniele,anche se per la verita' sull'ebraismo non sapevo che dicessero questo di Gesu'(MI OFFENDE !!!!) e di noi che siamo pagani ed idolatri.Per quanto riguarda l'Islam continuo a pensare che assomiglia alla religione dei Testimoni di Geova,anche loro hanno travisato bellamente la storia di Gesu'negando la sua crocifiggione.E' davvero incredibile come le religioni a volte sembrano essere costruiste per negare un'altra ...direi un invasione di campo ,un 'impostura e la gente semplice nn se ne accorge.Sto parlando di persone ignoranti(nn parlo di studio ma di ignoranza della religione)convinta di seguire la vera fede la vera religione.
E lo fa in buona fede .Nn so se mi spiego,penso anche alla gente semplice che nn ha studi ,conoscenze.Ed è convinta veramente che il loro Dio e' vero Dio.Ecco la necessita' dell'evangelizzazione.
Qto io credo abbia fatto il papa Giovanni Paolo II.

Sto pensando alla mia collega musulmana.
Lei ha un fervore che le si puo' riconoscere il suo amore per Dio,ma nessuno le ha mai parlato come stanno veramente le cose.
E qdo le ho detto seccata e ferma che quello che stava dicendo assolutamente era un falso e che Gesu' e' veramente Figlio di Dio e che per noi era una bestemmia sentir negare la sua divinita' e figliolanza di Dio lei si è fermata.Ho capito che lei era in buona fede anche se sapeva che noi adoriamo Gesu' come Figlio di Dio.
Nn riesco a spiegarmi.Intendo dire che sa che per noi Gesu' e' Dio ma nn e' pienamente consapevole che sta adorando un Dio su misura di Maometto.Mi piacerebbe sapere su che basi lui sarebbe il predestinato.

Tanto per chiarirci io nn ho mai pensato che ci siano religioni inferiori e superiori....per me l'unica religione possibile è credere in Gesu' e qdi essere cristiani in tal caso meglio specificare in seno alla Chiesa Cattolica Romana.Non ho mai detto che ci siano diverse vie per arrivare a Cristo,altrimenti sarei new ager che aborrisco.Una sola è la Via.Ed è Gesu' Cristo ma nn attraverso altri sentieri sarebbe una contraddizione.Dico soltanto che la propria fede va proposta e nn imposta e qto significa anche aver rispetto degli altri.Certo se un musulmano viene qui e mi impone la sua religione io mi difendo con tutti i mezzi che ho a disposizone attraverso leggi ect ect E so anche che per i musulamni io sarei infedele ....ma io ho una ferma convinzione di stare dalla parte giusta che veramente Gesu' e' il Figlio di Dio.
14/05/2010 09:29

Cmq adesso mi costringi( ma lo faccio volentieri)ad andare a studiarmi la vita e le parole di papa Giovanni Paolo II su Lutero perche' voglio andare fino in fondo.E leggero' quel libro che mi hai consigliato Daniele,tra l'altro citato da Tea in altro post "Nuovo e vecchio....tanto per chiarire".
Pero' gradirei che anche Tea data la sua cultura e il suo senso critico in campo dicesse la sua su qta figura.Altrimenti nn vale.
Ora nn e' che adesso che io mi son disocciata dalle interpretazioni di quelle foto sul papa allora siamo nemici e qdi io sono un 'eretica e voi noi.Eh!Dico solo che una certa aggressivita' nei suoi confronti nn mi piace neanche un po'.
Quello che voglio dire che anche il papa puo' sbagliare.Non e' senza peccato.Non e' la Madonna ,creatura di Dio immacolata e senza peccato.
Pero' va considerato il suo Pontificato nella misura giusta.Dico solo che nn mi piace accogliere tutto quello che leggo senza un senso critico.E se sbaglio lo faccio in buona fede.
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14/05/2010 11:43

Caro Daniele,

dall'ultimo tuo scritto emerge abbastanza chiaramente che la condizione sine qua non per la salvezza o per la dannazione sia l'adesione incondizionata ad un credo.
Avresti ragione se questo credo fosse contrario agli insegnamenti di Cristo che hanno carattere universale, ma Dio è presente ovunque ci sia amore e carità, e questo vale anche nel caso di un ateo.
Io non credo che Dio giudichi in base alle rispettive appartenenze religiose o non, ma solo in funzione del come avremo saputo condurre la nostra vita, e cioè se questa è stata oppure no improntata a quelle virtù che Cristo stesso ha insegnato.
Se queste sussistono lo spirito di Cristo è comunque in noi, perchè è attraverso la loro pratica che si fa la volontà del Padre.
Nel Vangelo Gesù condanna per ciò che è stato o non è stato fatto e non per le convinzioni religiose:  ...   avevo fame e non mi avete sfamato, avevo sete e non mi avete dissetato ... Via da me, io non vi conosco. 
Non si tratta di buonismo e di un "volemose bene", ma si tratta di comprendere i valori della vita senza i quali non si può varcare la soglia, sia che si appartenga ad una religione oppure ad un'altra.
Non ci sono privilegi, ma solo la retta coscienza.
Credere in Dio non è la semplice recita recita di una professione di fede, ma è il fare la Sua volontà attraverso i nostri comportamenti.
Questo non significa affatto che tutte le religioni siano sullo stesso piano, non è questo che ho inteso affermare. Verità è tutto ciò che conduce al bene, perchè Dio è Sommo Bene, ed è solo in base al bene che avremo saputo fare nostro che saremo giudicati.
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14/05/2010 14:12


Caro Daniele,

dall'ultimo tuo scritto emerge abbastanza chiaramente che la condizione sine qua non per la salvezza o per la dannazione sia l'adesione incondizionata ad un credo.



Caro Iyvan non ad un credo ma al Credo, per credo ovviamente si intende non l’adesione puramente intellettuale ma la fede che opera nella Carità, dunque i tuoi discorsi sulle opere cadono nel vuoto.


Avresti ragione se questo credo fosse contrario agli insegnamenti di Cristo che hanno carattere universale, ma Dio è presente ovunque ci sia amore e carità, e questo vale anche nel caso di un ateo.



Queste sono stupidaggini di chi crede che il Vangelo sia solo un dettame prettamente moralistico, allora crede che se la morale è simile allora è simile la fede e lo spirito che la sussiste.
Come ho già detto in passato purtroppo dopo il Vaticano II si è invertito un dato fondamentale per la fede cattolica, la Verità e la Carità, il Primato non è sull'Amore ma sulla Verità, come insegna san Paolo e sant'Agostino, in Dio infatti all'Essere seguono prima l'intelletto (il Verbo di Dio) e poi la Carità (lo Spirito Santo), difatti il Dogma Trinitario ci insegna che il Padre genera il Figlio, cioè l'intelletto, e dal Padre e dal Figlio si genera lo Spirito Santo che è l'Amore.
Separare la Carità dalla Verità non è Cattolico.


Io non credo che Dio giudichi in base alle rispettive appartenenze religiose o non, ma solo in funzione del come avremo saputo condurre la nostra vita, e cioè se questa è stata oppure no improntata a quelle virtù che Cristo stesso ha insegnato.



Io invece non credo che Gesù dicesse il falso quando asserì : Chi non crederà non sarà salvo.
Tu svilisci la fede cristiana e i martiri cristiani che morirono per evangelizzare e far conoscere la Verità affinchè chiunque creda sia salvo e non perisca in perdizione.


Se queste sussistono lo spirito di Cristo è comunque in noi, perchè è attraverso la loro pratica che si fa la volontà del Padre.



Lo spirito di Cristo lo si ha mediante la fede in Cristo e sussiste in coloro che credono in Cristo non in maometto, ciò che dici non c’è scritto in nessun testo della Scrittura ne tanto meno nella Dottrina della Chiesa.


Nel Vangelo Gesù condanna per ciò che è stato o non è stato fatto e non per le convinzioni religiose: ... avevo fame e non mi avete sfamato, avevo sete e non mi avete dissetato ... Via da me, io non vi conosco.



Mi dispiace ma stai travisando il testo.
Gesù con chi parla? Con i suoi discepoli.
Qual è il suo intento? Insegnare loro la fede che opera nella Carità (San Paolo)
Dunque insegna ai suoi discepoli che non basta la sola fede ma che quest’ultima deve portare frutti e che saranno giudicati in base a questi frutti poiché la fede senza le opere è morta, ma come causa prima c’è sempre la fede, egli, come tutto il N.T. non asserisce affatto che le sole opere salvano.


Non si tratta di buonismo e di un "volemose bene", ma si tratta di comprendere i valori della vita senza i quali non si può varcare la soglia, sia che si appartenga ad una religione oppure ad un'altra.



Qui si tratta di essere o non essere cattolici poichè quello che pensa un non cattolico non mi importa, il cattolicesimo è chiaro: extra Ecclesiae nulla salus.
Tu invece sostieni il contrario e contraddici vai dogmi fondamentali della Chiesa.
Che poi Dio nella sua magnanimità salverà, in base al loro operato e che non abbiano rifiutato volontariamente Cristo, anime fuori dalla Chiesa questo è un altro discorso che non ha bisogno di sovvertire l’Ordine del primato della Verità.


Non ci sono privilegi, ma solo la retta coscienza.



Mi sembra di leggere Lutero che relegava il tutto alla coscienza, la verità non dipende da essa dato che la mia o la tua coscienza potrebbe anche negarla e cambiar d'opinione, così come molti già lo fanno in base alla loro coscienza, cosa c'è di più volubile della coscienza?
Tu, come Lutero, commetti l’errore di trasferire la verità dall’essere oggettiva e immutabile al divenire soggettiva, dunque Lutero si fece un cristianesimo a sua immagine così come tu, purtroppo, ti stai facendo un cattolicesimo a tua immagine (io credo che, io sento che, la mia coscienza mi dice che, ecc…).


Credere in Dio non è la semplice recita recita di una professione di fede, ma è il fare la Sua volontà attraverso i nostri comportamenti.



E chi ha asserito il contrario?


Questo non significa affatto che tutte le religioni siano sullo stesso piano, non è questo che ho inteso affermare.



Infatti non ho detto che asserisci questo ma che asserisci che v’è una via (autostrada) principale e tante vie secondare (strade extraurbane) che portano a Dio.
La Parola di Dio invece dice che c’è Una sola ed Unica Via: Gesù Cristo
Così come c’è Una sola ed Unica Chiesa di Gesù: La Chiesa Cattolica.


Verità è tutto ciò che conduce al bene, perchè Dio è Sommo Bene, ed è solo in base al bene che avremo saputo fare nostro che saremo giudicati.



Verità è Dio stesso e tutto ciò che ha rivelato alla sua Chiesa e Sommo Bene è la fedeltà a codesta Rivelazione, il fatto che in altre religioni ci siano alcune analogie o dei lumi di verità non vuol dire che essi partecipano del Sommo Bene dato che in maggioranza, negando la Verità Tutta intera, cioè quella che libera, accettano dottrine dei demoni (San Paolo), quest’ultimi poi son molto bravi a presentarti alcune verità mescolate con falsità per portare le anime alla dannazione eterna, ma tu non credo che fai tali considerazioni tanto per te l’inferno non esisterà poiché Dio salverà tutti ivi compreso satana.

Ad majorem Dei gloriam
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14/05/2010 15:23

Potrei rispondere punto su punto alle tue obbiezioni, ma sembra che tu sia ancora troppo legato a concetti assolutistici e, direi, talvolta anche a certe espressioni letterali.
Oltre a tutto  io non ho mai detto che l'inferno non esista, ma solo che là il soggiorno è a tempo indefinito, che non esiste cioè una scadenza di questo stato spirituale, anche se questo potrebbe protrarsi teoricamente per un tempo assimilabile all'eternità finchè non subentri cioè la consapevolezza e il conseguente pentimento dei propri errori finalmente compresi appieno.
Questa è la speranza di ciò che auspico in virtù dell'infinita misericordia e giustizia divina che va ben oltre certe convenzioni umane.
Tieni anche presente che Gesù dovette esprimersi per come la cultura e la capacità di assimilazione di quei tempi poteva permettere.
Tra il bianco ed il nero esiste una molteplicità di sfumature, ma sembra che i nostri occhi continuino a percepire solo gli estremi, per questo certe osservazioni cadono nel vuoto o sono considerate delle stupidaggini.
Non prendertela, ma forse un po' di umiltà non guasterebbe nell'evitare certi aggettivi, se non altro per rispetto di chi la pensa diversamente da te e che non è caduto questa mattina dal pero.

 
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14/05/2010 18:17






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14/05/2010 18:40


Potrei rispondere punto su punto alle tue obbiezioni, ma sembra che tu sia ancora troppo legato a concetti assolutistici e, direi, talvolta anche a certe espressioni letterali.



Non ne dubito al tuo rispondere, dubito invece che ti conviene cercare di confutare la Dottrina Cattolica ed asserire di essere cattolico, sarebbe un no sense.


Oltre a tutto io non ho mai detto che l'inferno non esista, ma solo che là il soggiorno è a tempo indefinito, che non esiste cioè una scadenza di questo stato spirituale, anche se questo potrebbe protrarsi teoricamente per un tempo assimilabile all'eternità finchè non subentri cioè la consapevolezza e il conseguente pentimento dei propri errori finalmente compresi appieno.



Il Dogma, non l’opinione, cattolico esclude che dopo la morte ci sia possibilità del ravvedimento, così come asserisce nel suo Magistero Universale che sia le beatitudini sia la dannazione è ab Aeternum, nella realtà celestiale non esiste il tempo ma solo l’eternità, questo vale sia per il paradiso sia per l’inferno.


Questa è la speranza di ciò che auspico in virtù dell'infinita misericordia e giustizia divina che va ben oltre certe convenzioni umane.



La dottrina cattolica fino a prova contraria, sempre che tu voglia rimanere cattolico, non è opinione umana ma rivelazione Divina.


Tieni anche presente che Gesù dovette esprimersi per come la cultura e la capacità di assimilazione di quei tempi poteva permettere.



La scienza dell'ermeneutica esclude questo modo di pensare per quanto riguarda l’economia della salvezza, tale metodologia è applicabile soltanto per quanto riguarda nozioni scientifiche, storiche e geografiche all’interno dei testi Sacri.
Detto questo chi stabilisce che il versetto x o y è da ritenersi letterale o meno?
Tu? Io? O chi? Come vedi cedi sempre al soggettivismo per sostenere le tue tesi.
E’ la Chiesa a stabilire mediante il suo Magistero infallibile cosa è vero e cosa non è vero, e chi dice di essere cattolico deve obbedire, chi non lo fa abbia almeno la coerenza e l’onestà intellettuale di non definirsi tale e di approdare in altri lidi poiché reca solo danno e confusione a chi cattolico lo vuole essere ma non ha alcuna preparazione teologica in merito a queste questioni.


Tra il bianco ed il nero esiste una molteplicità di sfumature, ma sembra che i nostri occhi continuino a percepire solo gli estremi, per questo certe osservazioni cadono nel vuoto o sono considerate delle stupidaggini.



Le sfumature, mio caro Iyvan esistono anche nel cattolicesimo ma solo nelle questioni che non sono state chiuse dal Magistero Straordinario del Concilio o del Sommo Pontefice, tu invece contraddici questioni Dogmatiche il ché è diverso.


Non prendertela, ma forse un po' di umiltà non guasterebbe nell'evitare certi aggettivi, se non altro per rispetto di chi la pensa diversamente da te e che non è caduto questa mattina dal pero.



Forse non sarai caduto dal pero ma credo che una mela (eufemismo) ti sia caduta sulla capa, per il resto non volevo insultarti, comunque la mia mancanza di umiltà, ammesso che sia vero, non rende meno vere le dottrine della Chiesa.
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14/05/2010 18:46





















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14/05/2010 22:22

Veramente bella e di grande onestà intellettuale l'ultima foto riguardante l'anti-papa G.Paolo II.
Se io posso turbare qualcuno con le mie osservazioni, devo dire che in fatto di turbativa questa foto sia veramente il meglio, al punto che sono lieto di accogliere il tuo invito a propormi in altri lidi,
Buona continuazione.






14/05/2010 22:49

che GPII fosse l'antipapa questa mi giunge nuova
14/05/2010 23:12

Antipapa Giovanni Paolo II in Israele, 24 marzo 2000, seduto in una sedia con il simbolo del satanismo sopra la testa
14/05/2010 23:20

Questa croce, nella sedia in cui è seduto il papa, è stata disegnata da Kiko Arguello e non credo, anche se sappiamo che non brilla di certo nell'ortodossia volesse indicare un pensiero di opposizione o addiritura antitetico al papa ne tantomeno indicare lo stesso GPII come l'antipapa
14/05/2010 23:29

 

La Croce di San Pietro (conosciuta anche come Croce di Pietro) è una Croce latina capovolta. È tradizionalmente usata come simbolo cristiano, anche se recentemente è divenuta un simbolo anti-cristiano
La croce di San Pietro è una croce latina capovolta.

L'origine di questo simbolo viene dalla tradizione Cattolica di San Pietro che fu crocefisso a testa in giù, come detto da Origene di Alessandria. Si crede che Pietro chiese questa forma di crocefissione perché non si sentiva degno di essere crocefisso nello stesso modo di Cristo. Allo stesso modo, alcu niCattolici usano questo simbolo come segno di umiltà e indegnità di essere paragonati a Cristo.

Secondo la Chiesa Cattolica romana, il Papa è il successore di San Pietro come Vescovo di Roma, pertanto, il papato è spesso rappresentato da simboli che vengono utilizzati anche per rappresentare San Pietro - un esempio è lo stemma del papato, le due chiavi o la stessa Croce di San Pietro. Durante la visita in Israele del papa Giovanni Paolo II si sedette su una sedia con la croce di San Pietro intagliata nella parte posteriore

La croce capovolta è anche un tradizionale simbolo usato dalla Chiesa ortodossa

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15/05/2010 02:16

Prima di chiudere, al di là delle precisazioni fornite da Martinicm che ogni cattolico dovrebbe conoscere visto che il simbolo è presente nello stesso stemma papale, non posso non esprimere la mia indignazione per questi intenzionali e volgari tentativi di demolizione della figura di Woytyla.
Che Dio perdoni questo affronto verso chi l'ha servito con abnegazione e grande spirito evangelico fino all'ultimo respiro.
15/05/2010 07:03

Solo una domanda Daniele per te Papa Giovanni Paolo II e' un anti -papa?
Ma che razza di didascalia e' mai qta?
Tu sei d'accordo con quello che c'è scritto?
No,mi dispiace ma c'è un limite a tutto.
Daniele stai sbagliando !Qta foto nn la dovevi mettere .Le altre nn le guardo neanche perche' io che vado alla Messa nom ( nella mia parrocchia e' cosi') nn ho mai visto scene del genere e la sacerdotessa nn l' ho mai vista celebrare in messa nom.Per cui nn travisimao la realta'.
Ok salvaguardare la dottrina ....ma qui si sta veramente esagerando .Qte foto sono casi estremi .Il Papa nn era infallibile ma se ha sbagliato qualcosa ,nn merita di essere trattato cosi'.
Daniele mi associo a Iyvan e a Martinicm.
Scusami ma qta foto con la didascalia sotto mi ha fatto arrabbiare.
Manco l'avesse costruita il Papa stesso la sedia.
Sai cosa ti consiglio?
Quei siti ultraconservatori lasciali stare...
Vai davanti al tabernacolo e lasciati plasmare da Gesu' col suo Santo Spirito.
Hai un dono di essere appassionato della Sacra scrittura ,del Magistero ect ect ....nn rovinarlo con qte foto .E basta con gli epiteti . La gente ha una sua sensibilita' che va rispettata.

La Verita' e la Carita' sono intimamente connesse e nn sono disgiunte
....La Verita' e' sopra tutte le cose ,Cristo è Verita' ...ma nn soffocare lo Spirito Santo....Fede .speranza e carita' nn sono disgiunte dalla Verita'.
"Se nn avessi la carita' sarei come un cembalo che risuona e tintinna...."( Corinzi ,13).

L'inno della carita' di San Paolo insegna.
Daniele le fantasie di certe persone lasciale a loro.
Capisco difendere la vera fede.
Ma qui si sta esagerando !
Io mi sento offesa per la foto del Papa con la didascalia veramente offensiva.



Gesu' ne sarebbe contento?
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15/05/2010 09:34

Non considero affatto Giovanni Paolo II un anti-papa, il commento in quella foto non lo potevo eliminare poichè era parte integrante della foto, ciò non vuol dire che approvo il commento.
Il simbolo è vero, come ha fatto notare Enrico, rappresenta la Croce capovolta di Pietro, sta di fatto che la Chiesa non usava più questa simbologia da quando fu adottata dalle sette sataniche e se non erro dai massoni, dunque evitare certe simbologie che si prestano a svariate interpretazioni sarebbe una cosa opportuna.
Detto questo la critica non può essere data al Papa ma a chi ha avuto quella felice idea.
Su Giovanni Paolo II ho sempre sostenuto, ovviamente posso sbagliare, che è stato un grande comunicatore e un grande uomo ma un mediocre Papa.
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15/05/2010 09:51

[SM=g7515] provengo all'appello di Vilucchio e leggendo questo post mi chiedo: ma che sta succedendo???


Ragazzi perdonatemi (ed anche tu Daniele) ma state facendo un pastrocchio... [SM=g7427]

Cara Vilucchio, e tutti, se volete comprendere le CORRETTE motivazioni esposte da Daniele anche attraverso le immagini, leggete il libro: Concilio Vaticano II? Cosa è andato storto?

è un libricino interessante che racconta la genesi di quello che poi abbiamo visto nelle foto portate da Daniele...leggetelo e non avrete a pentirvene...

Ordunque, la confusione che fate e fa Daniele è quella di attribuire a Giovanni Paolo II un verdetto che non spetta noi emettere...
Che Wojtyla e Ratzinger NON la pensassero allo stesso modo, è risaputo, e lo spiega Ratzinger in una intervista due mesi prima di diventare Pontefice... tuttavia, egli spiega,"io avevo fiducia nel Papa e il Papa aveva fiducia nelle mie osservazioni e sempre si trovava un accordo che mi ha permesso di scrivere testi come la Dominus Jesus, la Communionis Notio, e tanti altri..."

LA CROCE ROVESCIATA, simbolo appunto del martirio di san Pietro NON E' MAI STATA USATA DAI PONTEFICI proprio perchè appartiene a Pietro....l'averla messa in una poltrona papale è stata una INDELICATEZZA, un abuso, ma non certo una eresia, attento Daniele perchè l'eresia è ben altra cosa, è NEGARE CRISTO, gli anusi invece sono altra cosa....
E' stata una indelicatezza perchè dal 1700 quella croce rovesciata viene usata NELLE MESSE A SATANA... [SM=g7362] non a caso le messe a Satana nascono con l'illuminismo e a iniziare fu un ex monaco... tanto per ricordarci che l'apostasia e l'eresia nascono dall'interno della Chiesa...

Il simbolo di Pietro nelle Messe ufficiali E' LO STEMMA CON LE CHIAVI E LA TIARA O LO STEMMA DEL PONTEFICE....infatti con Benedetto XVI si vede solo quello... [SM=g7427]

Con Giovanni Paolo II le Messe pontificie subirono un crollo vertiginoso... [SM=g7352] non a caso Benedetto XVI ha cambiato subito il suo cerimoniere pontificio, potremo chiederci: perchè Giovanni Paolo II non lo fece subito?
Perchè ogni Papa ha una sua caratteristica e la sua NON era quella della forma liturgica.... se abbia fatto bene o male lo vediamo oggi con la FATICA che il suo successore deve fare per far accettare la riforma liturgica... [SM=g7272]
Ho sentito persone affermare che questo Papa sarebbe perfino ANTIPATICO perchè non permette gli applausi durante la Messa...no scusate, ma perchè la Messa è uno spettacolo? [SM=g7362]

Giovanni Paolo II non fece nulla per frenare il crollo liturgico...tuttavia scrisse lettere riformatrici come la Ecclesia de Eucharestia o come la Redemptionis Sacramentum nelle quali il Papa richiama AL DECORO LITURGICO... ma forse era necessario TESTIMONIARE anche con le Messe pontificie quello che scriveva....non sta a noi ora giudicare o emettere sentenze, indietro NON si torna ed è importante guardare all'oggi e a ciò che sta facendo e chiedendo di fare a noi Benedetto XVI...

Che nella Chiesa ci sia una profonda crisi lo abbiamo detto e dimostrato migliaia di volte...tuttavia è sbagliato arenarsi sui continui errori del passato, la maggiorparte di quelle immagini appartengono per altro agli archivi d'oltre oceano, o in Blegio, dove il Papa oggi non a caso ha messo a capo dei Vescovi uno conservatore e che celebra la Messa antica...

Basta leggere alcuni passi dei discorsi che il Papa ha fatto a Fatima, fra le tante cose ai vescovi ed ai fedeli ha anche detto:

- Non abbiate paura di parlare di Dio e di manifestare senza vergogna i segni della fede, facendo risplendere agli occhi dei vostri contemporanei la luce di Cristo

- Tra tante istituzioni sociali al servizio del bene comune, vicine alle popolazioni bisognose, si contano quelle della Chiesa cattolica. Bisogna che sia chiaro il loro orientamento, perché assumano un’identità ben evidente: nell’ispirazione dei loro obiettivi, nella scelta delle loro risorse umane, nei metodi di attuazione, nella qualità dei loro servizi, nella seria ed efficace gestione dei mezzi.

- Iniziate o confermate proprio in questo i presbiteri. Nell’Anno sacerdotale che volge al termine, riscoprite, amati Fratelli, la paternità episcopale soprattutto verso il vostro clero. Per troppo tempo si è relegata in secondo piano la responsabilità dell’autorità come servizio alla crescita degli altri, e, prima di tutti, dei sacerdoti.

Questi sono chiamati a servire, nel loro ministero pastorale, integrati in un’azione pastorale di comunione o di insieme, come ci ricorda il Decreto conciliare Presbyterorum ordinis: «Nessun presbitero è quindi in condizione di realizzare a fondo la propria missione se agisce da solo e per proprio conto, senza unire le proprie forze a quelle degli altri presbiteri, sotto la guida di coloro che governano la Chiesa» (n. 7). Non si tratta di ritornare al passato, né di un semplice ritorno alle origini, ma di un ricupero del fervore delle origini


- Si costituiscano organizzazioni e si perfezionino quelle già esistenti, perché siano in grado di rispondere con creatività ad ogni povertà, includendo quelle della mancanza di senso della vita e dell’assenza di speranza.

*******************************************************

e non è un caso che in questo suo ben QUINDICESIMO viaggio il Papa NON ha incontrato le altre religioni ne è entrato in una sinagoga...già di recente riceveva gli OSPITI NELLA NUNZIATURA APOSTOLICA come a ribadire l'immagine unica e dissociata da ogni ambiguità, del ruolo di Pietro...
Le !altre religioni" sono OSPITI [SM=g7427] e le regole degli ospiti, verso gli ospiti, sono sancite perfino dall'Antico Testamento...

Pochi sanno che san Pio V, Michele Ghilsieri, quando era un semplice frate domenicano, era diventato amico del Rabbino di Roma [SM=g7427] la loro amicizia era talmente ben radicata che il Rabbino, per prendere in giro l'amico gli promise che se l'avessero eletto Papa, si sarebbe fatto cristiano...
La Provvidenza accolse quella sfida... [SM=g7515]
segno evidente che sia il Rabbino di Roma quanto l'umile frate domenicano, erano due persone GRADITE A DIO il quale certamente era felice di quella amicizia...
fatto sta che Michele Ghilsieri, l'umile frate domenicano che predicava con il Rosario, divenne Papa con il nome di Pio V e il povero Rabbino si sentì in dovere di mantenere la sua promessa e andò dall'amico divenuto Papa per farsi cristiano...
san Pio V gradì il gesto di onestà, ma rispose al Rabbino che il Battesimo non era uno scherzo e che per riceverlo bisognava essere convinti altrimenti era meglio che rimanesse ebreo...
Ma la pastorale adottata dal nuovo Papa colpì il Rabbino che ne rimase affascinato e si ripresentò al Papa convinto della sua conversione....ecco allora che san Pio V agli amministrò il santo Battesimo e come regalo gli fece dono del suo cognome... [SM=g7255]

Cosa ci insegna questo episodio che potremo associare anche all'amicizia fra Pio XII (un altro Pio) e il Rabbino di Roma Zolli che in dono della sua conversione e Battesimo ricevette il nome di Pacelli, Eugenio? [SM=g7566]
CHE IL DIALOGO E L'AMICIZIA AIUTANO MOLTO ALLA CAUSA DI CRISTO...

Caro Daniele, l'acredine e la durezza non portano a nulla...
Noi potremo avere non una, ma mille ragioni che se esposte con durezza, non porteranno a nulla...
Il DIALOGO è fondamentale, solo quando parliamo di DOTTRINA non si possono fare sconti...
ma la Dottrina non può essere usata come una mannaia.... [SM=g7270]
ci si deve INNAMORARE per comprenderla ed accettarla ed è qui che comprendo alcuni atti fatti da Giovanni Paolo II che per noi suonano come errori....

Il Papa ha una visione del mondo diversa dalla nostra... [SM=g7515] molto più profonda e molto più ampia....inoltre è LUI che ha il potere di legare e sciogliere (tranne le dottrine), lui può permettersi gesti ed atti seppur a noi incomprensibili...
san Pio V veniva criticato per quella amicizia con il Rabbino di Roma, ma grazie a Dio lui NON vi rinunciò quando qualche cardinale gli suggerì che era meglio "allontanare" quel che sembrava dare uno scandalo...
Benedetto XVI ci sta dimostrando e RI-INSEGNANDO la vita ECCLESIALE nel nostro tempo...

Pietro oggi ripete:


«Bisogna che uno divenga testimone, insieme a noi, della risurrezione», diceva Pietro. E il suo attuale Successore ripete a ciascuno di voi: Miei fratelli e sorelle, bisogna che diventiate con me testimoni della risurrezione di Gesù. In effetti, se non sarete voi i suoi testimoni nel vostro ambiente, chi lo sarà al vostro posto? Il cristiano è, nella Chiesa e con la Chiesa, un missionario di Cristo inviato nel mondo. Questa è la missione improrogabile di ogni comunità ecclesiale...
(omelia di Benedetto XVI a Porto 14.5.2010)

riguardo al passato recente rammentiamo le parole del Signore: CHE I MORTI SEPPELLISCANO I PROPRI MORTI!!!
o per dirla come Dante: non ti curar di lor, ma guarda e PASSA...
ANDIAMO AVANTI con fiducia in Cristo che ha già vinto e non fiducia negli uomini....

[SM=g7427]
OFFLINE
15/05/2010 10:14

Una persona che non fosse stata d'accordo su uno scritto avrebbe evitato di mostrare un documento in cui questo appare.
L'aver postato quella foto denigratoria senza alcun commento e nel contesto di altre non proprio edificanti denota una precisa e compiacente intenzionalità.
Non ci sono altre giustificazioni se non un'assoluta mancanza del più elementare rispetto, oppure una grande superficialità.
Il fatto stesso che non ci si senta in dovere di scusarsi, ma si cerchi una diversa e insostenibile giustificazione, avvalora quanto sopra.
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