00 05/11/2008 18:31
Quanto state per leggere è tratto da un sito web ORTODOSSO (in blu le riflessioni di una sorella):

IL PRIMATO PAPALE:

PENSIERI DEL SANTO PAPA GREGORIO MAGNO SUL PRIMATO PETRINO

 Protosacerdote Gregorio Cognetti

Tutti sanno che una delle divergenze principali tra Ortodossi e Romano-Cattolici è costituita dal ruolo del Vescovo di Roma nella Chiesa Universale. Per i Romani, il Papa è il capo della Chiesa Universale. Secondo la dottrina Ortodossa, invece il Papa di Roma è soltanto un vescovo, uguale in dignità agli altri vescovi. A questo punto è interessante leggere un’opinione qualificata: quella di S.Gregorio Magno, Papa di Roma (+ 604), la cui festa si celebra nella Chiesa Ortodossa il 12 Marzo.

Contemporaneo di S.Gregorio, era Patriarca 1 di Costantinopoli S.Giovanni il Digiunatore (festa il 2 Settembre), S.Giovanni era un asceta dalla vita molto pia. (...)S.Giovanni, come dimostrato da tutta la sua vita, non era certo persona da tenere ad onori terreni, tuttavia, nell’anno 587 l’Imperatore Mauirizio gli conferì il titolo ufficiale di “Patriarca Ecumenico”.

(notiamo che un imperatore conferiva il titolo di Patriarca...a differenza del Papa che veniva eletto in una riunione con tutti i vescovi, questo aspetto non è di poco conto!)

<O:P><O:P>Oggi questo titolo è indubbiamente altisonante, ma così non era nel VI secolo. Ecumenico viene dalla parola greca oikoumene, che letteralmente significa “il mondo abitato”. Vuoi per scarse conoscenze geografiche, vuoi per la tipica superbia dei conquistatori, i Romani prima, e i Bizantini poi, identificavano “il mondo abitato” con l’impero Romano. Nel VI secolo, appunto, la parola “ecumenico” era usata correntemente come sinonimo di “imperiale”. Costantinopoli era la città “ecumenica”. Il bibliotecario capo di Costantinopoli, per esempio, si chiamava “bibliotecario ecumenico”, ma questo stava a significare soltanto che egli era il bibliotecario della città imperiale, e non che avesse la benchè minima autorità su tutti i bibliotecari dell’Impero. “Patriarca Ecumenico” pertanto, nel greco di allora, veniva inteso soltanto come “Patriarca della città imperiale”: nient’altro che una maniera differente di dire “Patriarca di Costantinopoli”. A riprova, l’uso sporadico di questo titolo è attestato già molto tempo prima.

Tutti i guai cominciarono quando il titolo fu tradotto in latino: diventò infatti “Patriarcha universalis”. E papa Gregorio reagì perchè credette che Giovanni si arrogasse il primato nella Chiesa. Naturalmente, come abbiamo visto, questa non era affatto l’intenzione del Patriarca. Alcuni autori di matrice Romano-Cattolica affermano che la reazione di Gregorio era intesa a rivendicare il primato a sè stesso. Ma non è vero. I lettori possono controllarlo: le lettere di S. Gregorio Magno sono a disposizione di chiunque voglia consultarle 2. Cominciamo proprio dalla lettera che egli inviò al Patriarca Giovanni: “Considera, te ne prego, che, a causa di questa tua sconsiderata presunzione la pace dell’intera Chiesa è turbata e che ciò [cioè il titolo di Patriarca Ecumenico] è in contraddizione con la grazia che è stata data in comune a tutti noi; nella quale grazia senza dubbio tu stesso hai il potere di crescere se avrai la volontà di farlo. E tu diverrai molto più grande se ti asterrai dall’usurpare un titolo superbo e folle: e tu progredirai nella misura in cui non ti farai arrogante a scapito dei tuoi confratelli... Certamente Pietro, il primo degli Apostoli che era egli stesso un membro della Chiesa santa e universale, Paolo, Andrea, Giovanni, che cosa erano essi se non capi di comunità individuali? Ed erano tutti membra sotto lo stesso Capo... tutti costituenti il Corpo del Signore in quanto membra della Chiesa, e nessuno di essi volle essere chiamato universale....ai presuli di questa sede Apostolica, dove io sono servo per volontà divina, fu offerto dal venerabile Concilio di Calcedonia l’onore di essere chiamati universali 3. Eppure nessuno di essi si è mai fatto chiamare con tale titolo, perchè, se qualcuno in virtù del rango pontificale avesse assunto su di sè stesso la gloria della unicità, sarebbe sembrato che la negasse a tutti i suoi confratelli...”

(Libro V; Lettera XVIII)

(Infatti "Papa" non vuol dire Patriarcha Universalis, ma pàpas "Padre" che in termini ecclesiastici vuole più semplicemente significare "Colui che rappresenta il popolo della Chiesa, quale Pastore posto a vigilare in comunione con tutti i vescovi della Chiesa, il gregge affidato", la differenza non è poca, perciò ciò che intendeva s.Gregorio non era certo negare tale ufficio)Non conosciamo la risposta di S. Giovanni. Probabilmente non rispose affatto, perchè morì circa un anno dopo la data della lettera di S.Gregorio (le comunicazioni a quell’epoca erano molto difficili, ed un anno era un tempo assolutamente ragionevole perchè una lettera arrivasse da Roma a Costantinopoli). Comunque S. Gregorio continuò ad esprimere il suo pensiero sull’Episcopato Universale.
Comunque S. Gregorio continuò ad esprimere il suo pensiero sull’Episcopato Universale. Difatti egli scrisse congiuntamente ad Eulogio, Papa di Alessandria e ad Atanasio, Patriarca di Antiochia nei seguenti termini: “Questo nome di Universalità fu offerto dal Santo Concilio di Calcedonia(3) al pontefice della Sede Apostolica dove io sono servo per volontà divina. Ma nessuno dei miei predecessori ha mai acconsentito di usare un titolo così profano, infatti, senza dubbio se un Patriarca viene chiamato Universale, viene diminuito il nome di Patriarca per tutti gli altri. Ma lungi da ciò, lungi dalla mente di un Cristiano che qualcuno desideri arraffare per sè stesso ciò che potrebbe sembrare un abbassamento dell’onore dei suoi confratelli...” (Libro V; Lettara XLIII)

(leggete attentamente le parole di s.Gregorio perchè sono molto importanti...Patriarca Universale non sarebbe stata la stessa cosa di "Papa", ma avrebbe assunto contorni molto più forti in questione di comando, mentre per la Chiesa Cattolica infatti, non è vero che solo il Papa si muove, ma l'insieme dei vescovi decide con il Papa...)

ad Eulogio, Papa di Alessandria:

Vostra Santità... voi mi scrivete dicendo ‘Come avete comandato’. Questa parola, ‘comando’, io vi prego di allontanarla dal mio orecchio, perchè voi sapete chi sono io e chi siete voi: perchè, in quanto a posizione, voi siete miei fratelli, quanto a virtù, padri miei...

“...nella prefazione della lettera che mi avete indirizzato, nonostante ve lo avessi proibito, avete ritenuto opportuno fare uso di un titolo superbo, chiamandomi ‘Papa Universale’. Ma io prego la Vostra Soavissima Santità di non farlo più, perchè ciò che voi date ad un altro oltre il ragionevole limite, voi lo sottraete a voi stesso... Perché se Vostra Santità mi chiama Papa Universale, voi negate a voi stesso ciò che voi date a me nel chiamarmi universale...”

(Libro VIII; Lettera XXX)

Dunque il sito Ortodosso usa questa Lettera di s.Gregorio per dire che egli negava il primato....tuttavia c'è un aspetto inquietante e contraddittorio: S. GREGORIO ERA IL VESCOVO DI ROMA NOMINATO A CAPO DELLA CHIESA DI ROMA......Dai suoi scritti va tenuto conto che egli era stato un monaco asceta, e di certo non difettava in umiltà, occupare quel ruolo al quale era stato chiamato di certo lo metteva spesso in difficoltà di fronte a chi lo riteneva superiore, ciò che intende sottolineare Gregorio è IL SERVIZIO, mentre il titolo di Patriarca Universale sarebbe andato oltre il concetto di "servizio"....Per correttezza occorrebbe che tale sito inserisse le altre Lettere di Gregorio, quelle di quando poeticamente il suo rammarico per aver dovuto abbandonare la vita contemplativa e farsi CARICO DI UN COSì GRANDE FARDELLO - parole sue- intendendo appunto, LA GUIDA DELLA CHIESA....Non dimentichiamo inoltre che fu proprio Lui, san Gregorio Magno a gettare le basi del futuro Stato Pontificio! Il problema vero è che non possono essere usate queste parole di Gregorio per arrivare a dire che questo grande Santo rinnegava il primato petrino...Egli lo considerava UN SERVIZIO....)

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