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Si comunica così con il s. Pane, con timore e rispetto. Quindi dice:

Diacono, avvicinati.

Il Diacono, accostandosi, fa devotamente una metania e, chiedendo perdono, dice:

Dammi, o signore, il prezioso e santissimo Corpo del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e la vita eterna.

Il Sacerdote, preso il s. Pane, lo depone nella palma del Diacono, dicendo:

A te N., diacono, viene dato il prezioso, santissimo e immacolato Corpo del Signore,

Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei tuoi peccati e la vita eterna.

Il Diacono, baciata la mano che gli ha posto il s. Pane sulla palma, si reca dietro la s. Mensa, e, chinato il capo, lo consuma.

Quindi il Sacerdote, prendendo il s. Calice con il velo, dice:

A me N., sacerdote, si dona anche il prezioso e santissimo Sangue del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e la vita eterna.

Sorbisce tre volte e, asciugatosi con il velo le labbra e asterso il s. Calice, bacia questo dicendo:

Questo ha toccato le mie labbra, cancellerà le mie iniquità e mi purificherà dai miei peccati.

Invita quindi il Diacono, dicendo:

Diacono, di nuovo, avvicinati.

Il Diacono, avvicinandosi, fa una metania e dice:

Di nuovo mi avvicino al Re Immortale.

Dammi, o signore, il prezioso e santissimo Sangue del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e la vita eterna.

Il Sacerdote, facendogli sorbire tre volte dal s. Calice, dice:

A te N., diacono, si dona pure il prezioso e santissimo Sangue del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei tuoi peccati e la vita eterna.

Comunicatosi il Diacono, il Sacerdote dice:

Questo ha toccato le tue labbra, cancellerà le tue iniquità e ti purificherà dai tuoi peccati.

Si apre quindi la porta del s. vima. Il Diacono, fatto un profondo inchino, prende il s. Calice con riverenza, si reca alla s. Porta e, sollevandolo, lo mostra al popolo, dicendo:

Con timore di Dio, con fede e amore, avvicinatevi.

Il Coro: Amìn, amìn. Benedetto colui che viene nel nome del Signore; il Signore è Dio ed è apparso a noi.

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