Il Sacerdote prega sommessamente:
Noi pure, o Signore, amico degli uomini, con queste beate Potenze esclamiamo e diciamo: Sei santo, tutto santo,Tu e il tuo unigenito Figlio e il tuo Santo Spirito. Sei santo, tutto santo e magnifica è la tua gloria. Tu hai amato il mondo a tal segno da dare l'unigenito tuo Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Egli, compiendo con la sua venuta tutta l'economia di salvezza a nostro favore, nella notte in cui veniva tradito, o, piuttosto, consegnava se stesso per la vita del mondo, prese il pane nelle sue mani sante, innocenti e immacolate, e, dopo aver rese grazie, lo benedisse (e benedice), lo santificò, lo spezzò e lo diede ai suoi santi discepoli e apostoli, dicendo:
II Sacerdote, a capo chino, alzando con riverenza la destra, mentre il Diacono indica il s. Disco e regge l'Oràrion con tre dita della destra:
Prendete, mangiate: questo è il mio Corpo, che per voi viene spezzato in remissione dei peccati.
Il Coro: Amìn.
Quindi segna con la croce il s. Calice, dicendo sommessamente:
Similmente anche il calice, dopo che ebbe cenato, dicendo:
Piegando la testa, con la mano sollevata, con riverenza, dice a voce alta, mentre il Diacono gli indica il s. Calice e regge l’Oràrion con tre dita della destra:
Bevetene tutti: questo è il mio Sangue, del Nuovo Testamento, che viene sparso per voi e per molti in remissione dei peccati.
Il Coro: Amìn.
Il Sacerdote prega sommessamente:
Memori dunque di questo precetto del Salvatore e di tutto ciò che è stato compiuto per noi: della croce, della sepoltura, della resurrezione al terzo giorno, dell'ascensione ai cieli, della sua presenza alla destra del Padre, della seconda e gloriosa venuta.
Ad alta voce: Gli stessi doni, da Te ricevuti, a Te offriamo in tutto e per tutto.
Il Coro: A Te inneggiamo, Te benediciamo, Te ringraziamo, o Signore, e Ti supplichiamo, o Dio nostro.
Il Sacerdote prega sommessamente:
Ancora ti offriamo questo culto spirituale e incruento; e ti invochiamo e ti preghiamo, e ti supplichiamo: manda il tuo Spirito Santo su di noi e sopra i Doni qui presenti.
Il Diacono depone il Ripìdion e si accosta al Sacerdote ; ambedue fanno tre inchini profondi davanti alla s. Mensa. Quindi il Diacono, a capo chino, indicando con l'Oràrion il s. Pane, dice sommessamente:
Benedici, signore, il santo Pane.
Il Sacerdote, rialzando il capo, fa il segno della croce sul s. Pane, dicendo:
E fa di questo Pane il prezioso Corpo del tuo Cristo.
Il Diacono: Amìn.
E di nuovo il Diacono, indicando con l'Oràrion il s. Calice:
Benedici, signore, il santo Calice.
E il Sacerdote, benedicendo, dice:
E fa di ciò che è in questo Calice il prezioso Sangue del tuo Cristo.
Il Diacono: Amìn.
Nuovamente il Diacono, indicando con l'Oràrion ambedue le Specie, dice:
Benedici, signore, ambedue le Cose sante.
E il Sacerdote, benedicendo ambedue le Cose sante, dice:
Trasmutandole per virtù del tuo Santo Spirito.
Il Diacono: Amìn, amìn, amìn.
E dopo aver inchinato il capo al Sacerdote e detto: Ricòrdati di me peccatore, o signore santo, si pone nel luogo dove stava prima, e, preso il Ripìdion, ventila i s. Doni, come prima.