00 05/11/2008 18:43

Elementi storico-ecclesiastici

1. Quali sono gli avvenimenti che hanno profondamente influen­zato tutto il cristianesimo occidentale?

Tutti i cristiani occidentali, siano essi protestanti, angilcani o cattolico-romani, hanno un fondo comune. Tutti sono stati profondamente influenzati dai medesimi avvenimenti: la cen­tralizzazione del papato e la scolastica del Medio Evo, il Ri­nascimento, la Riforma e la Contro Riforma. «Tanto per usare il linguaggio conciso dell’algebra, l’Occidente non conosce che il dato “A “: sia esso preceduto dal segno “+” come per i cattolici romani, o dal segno negativo “-“, come per i protestanti, la “A” è la medesima». A. Khomiakov

2. E gli ortodossi?

Il passato del membri della Chiesa Cattolica Ortodossa, sia­no essi Greci, Russi, o altri, è completamente diverso. Non hanno conosciuto Medio Evo (nel senso occidentale del terrmine) non hanno subito né Riforma né Contro Riforma. I cristiani occidentali, siano essi cattolici romani o rifor­mati, cominciano in generale col porre le medesime questio­ni; il disaccordo viene con le risposte. Per gli ortodossi non sono soltanto le risposte ad essere differenti: le questioni stesse non sono quelle che l’Occidente pone. Dal punto di vista occidentale, un cattolico romano e un protestante sono due estremi; dal punto di vista orientale essi sono simili alle due facce della stessa moneta. Il protestantesimo esiste in funzione di Roma.

3. Che cos’è l’ortodossia?

L’ortodossia è un mondo nuovo e sconosciuto. L’ortodossia non è una specie di cattolicesimo romano senza il papa, ma è qualcosa di profondamente diverso dai sistemi religiosi occidentali. Chi penetra in questo mondo sconosciuto.vi troverà molte cose che, benché differenti, sono tuttavia stranamente famigliari. «E’ ciò che ho sempre creduto», questa la reazione di molti fra coloro che scoprono l’ortodossia. Questa reazione è ampiamente giustificata, perché malgrado novecento anni e più di separazione, tutti hanno le medesime radici nei primi tempi del cristianesimo. Atanasio e Basilio, pur avendo vissuto in Oriente, apparten­gono all’Occidente, e gli ortodossi di Francia, d’Italia, d’Inghilterra o d’America possono considerare i santi nazionali di questi paesi non come degli estranei, bensì come membri della loro propria Chiesa.Vi fu un tempo in cui tutta l’Europa faceva parte della Chie­sa ortodossa, come oggi lo sono la Grecia e la Russia cristiana.

4. Cosa s’intende dunque per «Chiesa Ortodossa»?

La Chiesa ortodossa è una famiglia di Chiese che si gover­nano da sole (Autocefale) o che, pur governandosi da sole su molti punti, non hanno tuttavia acquisito la loro piena indipendenza (autonome); le Chiese di Finlandia, Cina e Giappone sono Chiese autonome non autocefale.

5. A cosa deve la sua unità?

Essa deve la sua unità, non ad una centralizzazione organizzata, non all’autorità di un prelato che avrebbe sull’insieme un potere assoluto, ma al doppio vincolo d’unità nella fede e di comunione nei sacramenti. Ogni Chiesa, pur essendo indipendente, è in accordo assoluto con le altre su tutte le questioni di dottrina e in piena comu­nione sacramentale. Non esiste nella Chiesa ortodossa una sede equivalente a quella del papa nella Chiesa cattolica romana.

6. Che posto ha il patriarca di Costantinopoli nella Chiesa Ortodossa?

Il Patriarca di Costantinopoli è conosciuto sotto Il titolo di patriarca ecumenico (o universale) e dopo la defezione della Sede Romana egli occupa un posto d’onore fra le comunità ortodosse, ma senza che ciò gli dia il diritto di intervenire negli affari interni delle altre Chiese. 

http://www.ortodossia.info/Catechismo%20giovani.htm#fede

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