00 05/11/2008 18:44
 
La questione dei DEFUNTI

La Chiesa Ortodossa non conosce il purgatorio in quanto luogo o stato speciale. Non ci sono motivi biblici o dogmatici per ammettere l’esistenza di un “terzo luogo” di questa specie. Inoltre la questione essendo nata nel Concilio di Firenze, l'Ortodossia rifiuta tutto ciò che da li scaturì.

Tuttavia vi è una affermazione della Chiesa Ortodossa che lascia ben sperare in una futura comprensione definitiva.

Il Catechismo Ortodosso spiega che il "Purgatorio" come insegnato nella Dotrina sancita dal Concilio di Firenze,

< è contro l’insegnamento delle Sacre Scritture la teologia del Purgatorio come luogo di espiazione o purificazione temporanea dopo la morte. La dottrina del Purgatorio portò di conseguenza l’eresia delle Indulgenze che portarono alla Rivoluzione Protestante che spaccò in due il Cattolicesimo - romano >.

Questa è l'accusa di base, come vedete non esiste di fatto una motivazione biblica per contraddire ciò che insegna la Chiesa. Anzi, la spiegazione si complica resentando i limiti dell'astio dal momento che non ci si dovrebbe esprimere in questi toni in un Catechismo. Comunque sia Essi aggiungono:

< La teoria cattolica è che l’inferno è la pena della eternità, il purgatorio è un luogo temporale sempre nell’eternità ( come è possibile il tempo nell’eternità? ).  Da questo purgatorio si può uscire e si esce ma bisogna pagare il pedaggio, la tangente ( Messe da morte e indulgenze, come dire che chi non ha i soldi o santi protettori resta in purgatorio ). Può mai essere questa la paternità di Dio?>

Se avete notato essi erroneamente parlano di UN LUOGO E DI TEMPORANEITA' che di fatto non fu mai asserzione dottrinale nella Chiesa Cattolica. Il tema è talmente velato nella Bibbia che si fa difficoltà di trovare un termine e parole più adeguate, ma a noi interessa capirne il concetto e qui, leggete bene, la Chiesa Ortodossa nella sostanza dice ciò che dice la Chiesa Cattolica:

< Gesù ci ha raccontato invece la Parabola del Figliol Prodigo...e si fece gran festa dice. I meriti?  Gesù Cristo Figlio di Dio vivente ci salva con la sua morte e resurrezione. La teologia Ortodossa distingue due stati dell’aldilà: da una parte la benedizione del paradiso; dall’altra la sofferenza di cui l’anima può liberarsi grazie alle preghiere della Chiesa, specialmente attraverso il Sacrificio Eucaristico che si invoca e si offre per i Defunti e grazie anche al mutamento interiore  dell’anima medesima >.

Come avete letto, il Catechismo Ortodosso riconosce che l'anima  può liberarsi grazie alle preghiere della Chiesa, specialmente attraverso il Sacrificio Eucaristico che si invoca e si offre per i Defunti; ciò che appare strano a noi è che non ha menzionato una terza parte, l'Inferno il quale è chiaramente descritto nei Vangeli e nella parabola del ricco Epulone. Non vogliamo credere che tale Catechismo intenda parlare dell'inferno del posto in cui l'anima può liberarsi, perchè sarebbe veramente una grave eresia. Ci basta comunque aver letto quanto abbiamo evidenziato per comprendere che anche la Chiesa Ortodossa, pur non ammettendolo ufficialmente, sa perfettamente che la dottrina della Chiesa Cattolica è in qualche modo nella ragione nel parlare di uno stato in cui l'anima nell'aldilà può liberarsi, e come? Ce lo dice la Chiesa Ortodossa:

liberarsi grazie alle preghiere della Chiesa, specialmente attraverso il Sacrificio eucaristico che si invoca e si offre per i Defunti.

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