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Luca per indicare lo stato di "piena di grazia" (da alcuni tradotto anche correttamente, penso, con "colmata di grazia") della Vergine, è diverso dal termine greco usato per Stefano.

La traduzione interconfessionale traduce molto appropriatamente il termine Kekaritomene con "COLMATA DI GRAZIA" (che sostanzialmente è simile a "PIENA DI GRAZIA")

Il termine "colmata di grazia" rispetta comunque il tempo passato del verbo e fa capire che l'azione di essere "ricolma" "riempita" è iniziata PRIMA dell'annuncio e perdura nel momento in cui l’angelo lo annuncia. Nello stesso tempo fa capire anche che è stata attuata da un Altro, per cui lo stato di pienezza di grazia della Vergine non è una condizione che ha da se stessa ma perchè Dio lo ha resa tale.

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