Famiglia Cattolica

COME SI FA A STABILIRE SE PAGARE O NO LA DECIMA?

  • Messaggi
  • Violafenix
    00 20/11/2008 12:18
    Concordo con quanto hai detto predestinato74,

    Per quanto riguarda te Daniele, che vuoi che ti dica, il Signore conosce i nostri cuori e sarà Lui alla fine a giudicare.

    Pace Ambra
  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 20/11/2008 13:04
    Re:
    Violafenix, 20/11/2008 12.18:

    Concordo con quanto hai detto predestinato74, Per quanto riguarda te Daniele, che vuoi che ti dica, il Signore conosce i nostri cuori e sarà Lui alla fine a giudicare. Pace Ambra




    Dimmi tu cosa dovrei fare ora io con i tuoi messaggi?

    Se fossi come voi li dovrei cancellare tutti come avete fatto voi nella vostra Com pseudo ecumenica!
    __________________________________________________

  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 20/11/2008 13:09
    Re:
    Violafenix, 20/11/2008 12.18:

    Concordo con quanto hai detto predestinato74, Per quanto riguarda te Daniele, che vuoi che ti dica, il Signore conosce i nostri cuori e sarà Lui alla fine a giudicare. Pace Ambra




    Che tutti sappiano che la signora Ambra insieme a un evangelico di nome Mario (iscritto qui con due nick: Mario e Ireneo) hanno cancellato TUTTI i miei messaggi relativi alla discussione sulla decima nella Com gestita da costoro.

    Venite da noi a fare i moralizzatori della fratellanza e poi guarda, guarda come vi comportate....Dici che giudicherà Dio, cosa credi che pensa Dio della vostra dittatura?

    Sarà fiero di voi!


    VERGOGNA!


    __________________________________________________

  • Violafenix
    00 20/11/2008 14:01
    Forse non avevi notato che avevo chiuso il trend?

    Se avevi ancora da dire qualcosa potevi aprirne un'altro, cosa che non hai fatto mi pare, e comunque non sono stata io a cancellare i tuoi post mi dispiace per te, ma se Mario ha deciso di cancellarli forse cerano scritte offese o roba del genere dato che io non li ho letti.

    Ambra
  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 20/11/2008 14:29
    Re:
    Violafenix, 20/11/2008 14.01:

    Forse non avevi notato che avevo chiuso il trend? Se avevi ancora da dire qualcosa potevi aprirne un'altro, cosa che non hai fatto mi pare, e comunque non sono stata io a cancellare i tuoi post mi dispiace per te, ma se Mario ha deciso di cancellarli forse cerano scritte offese o roba del genere dato che io non li ho letti. Ambra



    Mi scusi signora Delete forse non ha notato che lei e il suo compare il signor Delete Mario avete cancellato TUTTI I MIEI MESSAGGI ANTECEDENTI ALLA CHIUSURA DEL TOPIC!


    SI RAVVEDI SIGNORA DELETE E LO DICA ANCHE AL SIGNOR DELETE MARIO.


    QUESTO TOPIC E' CHIUSO!

    PS: NATURALMENTE IO NON CANCELLO I MESSAGGI PRECEDENTI.

    __________________________________________________

  • nestore45
    00 03/12/2008 17:44
    Il Signore vuole soltanto essere accolto da voi
    Il Signore non accetta offerte, ma è lui che si offre e vuole soltanto essere accolto da voi.

    Desidero fare una riflessione sulle decime e offerte per il "tempio"


    Il tempio era il luogo in cui gli uomini dovevano andare per offrire i beni al signore. Con Gesù il rapporto con Dio è diverso: non è più
    l’uomo che deve offrire al signore, ma è Dio che si offre all’uomo per essere da lui accolto e fa dell’uomo l’unico vero tempio, l’unico
    santuario nel quale si manifesta la sua santità.

    Ancora su la cacciata dei mercanti Rileggiamolo: e scacciò tutti
    quelli che vendevano (i mercanti) ma anche quelli che compravano. Gesù non si limita a purificare il tempio cacciando i mercanti, ma Gesù caccia anche quelli che comprano.

    Perché? perché Gesù non tollera che il popolo venga sfruttato in nome
    di Dio. Vedete il crimine compiuto dalla religione è che aveva
    deturpato il volto di dio facendone una sanguisuga sui bisogni della
    gente. Ecco perché Gesù sta distante.

    A quel tempo la gente doveva portare “offerte” al tempio per ottenere
    il perdono dei peccati e la purificazione. Per questo gli scribi e i
    sacerdoti avevano resa la legge difficile da osservare in modo che
    l’uomo si sentisse sempre peccatore. C’è il profeta Osea(!) che tuona
    contro i sacerdoti e fa questa tremenda denunzia al signore: voi vi
    nutrite del peccato del mio popolo e siete avidi della sua iniquità.
    Cosa sta dicendo il Signore per bocca del profeta? Attenti a questi
    scribi e sacerdoti che nelle prediche tuonano contro il peccato, ma in cuor loro si augurano che la gente non solo continui a peccare ma se possibile che pecchi sempre di più: perché “più voi peccate, più noi ingrassiamo”.

    E ciò perché il peccato a quell’epoca non veniva perdonato con modica
    cifra , ma ci volevano… tre capre due galline e una mucca.
    La legislazione del tempio messa in crisi Allora il tempio, nella sua
    legislazione, aveva reso la legge impossibile da osservare in modo che ci fosse un costante flusso di offerte al tempio.

    I sacerdoti si fregavano le mani: peccate, peccate che noi
    ingrassiamo! Immaginate il dramma quando costoro si accorgono che
    piano piano stanno scemando le offerte! Perché? Ma non sai che c’è uno che va dicendo di essere profeta e va a dire che per il perdono delle colpe non c’è più bisogno di andare al tempio e portare un animale?

    Costui dice che ora basta che uno perdoni l’altro e il Signore lo
    perdona! [SM=g8806] [SM=g8810] [SM=g8925]

    Voi capite che questa era una preoccupazione grossa per il tempio.
    Erano riusciti, con tanto martellare (lavaggio di cervello), a
    convincere le persone che dovevano offrire i loro beni al Signore.e
    Gesù va a dire: no, il Signore non accetta decime e offerte, ma è lui
    che si offre e vuole soltanto essere accolto da voi.


  • OFFLINE
    Robenz
    Post: 145
    Registrato il: 30/09/2006
    Registrato il: 25/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 03/12/2008 18:08
    continuando questo discorso e visto che ci sono tante denominazioni: ADI, chiesa evangelica internazionale, luterana, valdese, ecc. io vorrei capire anbra, visto che tutte praticate il principio della sola scrittura, come mai lo spirito santo parla in maniera differente l'uno all'altra?

    Dimentichi che alcuni (Sabatisti) non lavorano di Sabato non fanno alcuna attività in osservanza di un passo scritturale, solo che se ne ingoiano un'altro!!

    La tua domanda è interessante "Come stabilire" ciò che è giusto visto che TUTTI dicono "Tutta la Scrittura" e dicono di essere guidati Dallo SS.
    So una cosa per certo:
    Che 30 anni fa se conoscevo meglio la mia religione cattolica, non cambiavo!
    Divenni facile preda dei Testimoni di Geova.

    Ancora oggi sconosco al 100 per 100 la religione cattolica, il fratello Cattolico Romano e questo forum mi sta aiutando parecchio, insieme alla lettura della Bibbia e soprattutto mediante la mia richiesta a DIO, del Suo aiuto mediante la terza persona della SS Trinità.

    Ciao
    Dio ci benedica [SM=g7427]
  • nestore45
    00 03/12/2008 22:28
    X ROBENZ Come stabilire ciò che è giusto?
    La tua domanda è interessante "Come stabilire" ciò che è giusto visto che TUTTI dicono "Tutta la Scrittura" e dicono di essere guidati Dallo SS. [SM=g8862]

    Prima di tutto dobbiamo sapere che non c'è un giusto neppure uno! per cui tutto quello che possiamo conoscere di verità è solo attraverso l'unico GIUSTO "GESU'CRISTO" ,
    Domanda chi può farci conoscere il PADRE? L'unico è solo Gesù Il Signore!!Dio non riconosce nessuna legge proveniente da Dio, perché Dio è amore, e l’amore non si può esprimere attraverso leggi, che lo formulano, ma l’amore si può esprimere soltanto attraverso opere che comunicano vita.
    Ecco perché Gesù quando Filippo gli chiede “mostraci il Padre e ci basta”, e gli risponde “ma non hai capito che chi ha visto me ha visto il Padre?”, non gli fa una lunga teoria o una dottrina, dice soltanto “Filippo vedi le opere”.
    E le opere di Gesù sono state tutte opere che hanno comunicato vita agli uomini. Allora la prima differenza che incontriamo tra il dio della religione ed il Dio di Gesù è che il Dio della religione obbliga, impone una legge, che gli uomini debbono osservare. Gesù prende le distanze: il Padre di Gesù non impone le sue leggi, ma offre il suo amore: non degli obblighi, ma delle proposte. L’obbligo della legge è una gravosa imposizione, perchè ha tutta una serie di proibizioni, tutta una serie di comandamenti: ebbene Gesù dice no, questo non corrisponde alla volontà di Dio. Una legge, denuncia l’evangelista Giovanni, è uno strumento di dominio in mano alla casta religiosa per estendere e rafforzare il proprio potere sulle persone

    Vedete, il vangelo di Giovanni si apre con una affermazione perentoria, radicale, che non ammette discussioni, da parte dell’evangelista; al termine del prologo che apre il vangelo di Giovanni, l’evangelista conclude: “Dio nessuno l’ha mai visto”. E’ un’affermazione un po’ grossa, non è vero? Nell’antico testamento si trova che almeno Mosé ha visto Dio; il grande profeta Elia ha fatto l’esperienza di Dio: Giovanni non è d’accordo: Dio nessuno lo ha mai visto. Allora se Dio nessuno lo ha mai visto, come avrà fatto a farci conoscere la sua volontà?
    Come avrà fatto a farci conoscere il disegno di Dio, quello che Dio voleva, se Dio nessuno lo ha mai visto, ma neanche Mosé dicevo, neanche Mosé? E allora la legge di Mosé da dove viene? Non ha ???? esperienza di Dio.
    Quindi Giovanni è perentorio: Dio nessuno lo ha mai visto; e poi prosegue: solo il figlio unigenito ne è la rivelazione. É un’indicazione importante per questa nostra tre giorni per seguire ????? di Gesù e di Dio. Dio nessuno lo ha mai visto, solo il figlio ne è la rivelazione. Cioè solo centrando l’attenzione su Gesù, vedendo quello che ha detto e quello che ha fatto, soltanto in questa maniera scopriamo chi è Dio. Allora il primo problema che dobbiamo tener presente già da questa sera è che non “Gesù è come Dio”, ma “Dio è come Gesù”. Cosa significa? Se io dico che “Gesù è come Dio” vuol dire che io in qualche maniera Dio lo scopro. Invece il vangelo dice: no, sospendi per un attimo tutte le tue conoscenze che hai di Dio, quelle che ti sono date dalla religione,
    dalle tradizioni, dalle superstizioni. Quindi sospendi tutto quello che sai su Dio non “Gesù è come Dio”, ma “Dio è come Gesù”, allora centra la tua attenzione su Gesù, su quello che ha detto e su quello che ha fatto e da qui scoprirai come è Dio.
    Noi non conosciamo altro Dio, se non quello che si manifesta in Gesù.
    Quando nel capitolo 14 di questo vangelo Filippo chiede Gesù “Signore mostraci il Padre, e ci basta”, e Gesù, sconsolato, gli dice: “Ma Filippo, ma non hai ancora capito che chi vede me vede il Padre? E se non lo credi per queste parole, credi almeno per le opere che io ho compiuto”. Ebbene, le opere che Gesù ha compiuto, quelle che
    manifestano il volto di Dio, sono tutte opere a favore del bene dell’uomo. Quindi la prima indicazione che abbiamo è che il Dio di Gesù è un dio alleato dell’uomo, un dio a favore dell’uomo, un dio che desidera la felicità dell’uomo. Possiamo dire, con una formulazione, che la volontà di Dio, in Gesù, coincide con la massima aspirazione dell’uomo. E qual’è la massima aspirazione dell’uomo? la felicità.
    E come mai allora noi quando parliamo di Dio lo associamo più alla sofferenza che alla felicità, più al dolore che alla gioia? La colpa è del dio delle religioni. Il dio che è stato presentato dalle religioni è lontano anni luce dal Padre di Gesù, è il dio della paura (adesso vedremo il perchè), è il dio del terrore, è il dio del castigo. Ed è importante che grazie al messaggio di Gesù noi blocchiamo questa radice velenosa, questa credenza in un dio che
    punisce, un dio che castiga, perché, quando le cose van bene, tutti crediamo che Dio è amore, che Dio è padre, tutto fila liscio, ma quando ci capita, ed è normale nel corso dell’esistenza, di incontrare elementi negativi, una malattia, un disagio familiare, un lutto, quando capita uno di questi momenti subito ecco rispunta la radice velenosa del dio della religione: ”cosa ho fatto per meritarmelo? Dio forse mi ha punito per qualche mia colpa?”
    Ecco allora cerchiamo, in base al testo del vangelo di Giovanni, qual’è il Dio di Gesù e il dio della religione.
    Quindi, è chiaro, non “Gesù è come Dio”, ma “Dio è come Gesù”. Ebbene Gesù ci manifesta un Dio lontano dal dio della religione.
    Per religione, e adopereremo sempre il termine religione col significato negativo che ha nei vangeli, si intende tutto quell’insieme di credenze, di atteggiamenti che gli uomini hanno creato nei confronti della divinità. L’uomo nella religione proietta in dio le proprie emozioni, le proprie paure, i propri bisogni di sicurezza, così dio è lontano, inaccessibile e sopratutto temibile. Per religione si intende tutto quello che gli uomini devono fare per dio. Con Gesù tutto questo cade: con Gesù non si parla più di religione, che nei vangeli resta sempre con
    significati negativi (religione e religiosi sono significati negativi) refrattari e ostili a Gesù. Con Gesù non si pratica più la religione, ma la fede. Se per religione si intende ciò che gli uomini fanno per dio, con fede si intende l’accoglienza di ciò che Dio fa per gli uomini.
    Ma qual’è il dio della religione? È un dio che esprime la sua volontà attraverso una legge. Quindi questo dio quello che vuol far conoscere agli uomini, i loro doveri, i loro obblighi, li esprime attraverso una legge. Una legge che viene non offerta, una legge che viene imposta, senza alcune aspettative, una legge che viene imposta, una legge che quando la osservano troveranno in premio, ma quando la trasgrediscono incontreranno in un castigo tremendo, come dio soltanto può castigare. Allora, il dio della religione esprime la sua volontà in una legge, una legge che è incomprensibile, una legge irrazionale, una legge che fa a pugni con l’intelligenza dell’uomo. Perché devo fare così? Ma soprattutto, perché non posso comportarmi così? Non c’è che una spiegazione: perché dio ha stabilito così. Se uno cerca di comprendere in maniera razionale con il buon senso, ma perché non posso compiere questa azione, o perché sono obbligato a compiere quest’altra, ebbene il dio della religione è un dio che impone agli uomini tutto quello che è sgradevole e proibisce o impedisce tutto quello che è piacevole.
    Quindi è un dio, in qualche maniera, che è nemico della felicità dell’uomo: perché se dio quello che è sgradevole nella vita me lo
    impone, e quello che è piacevole me lo impedisce o me lo proibisce, questo non è un dio alleato degli uomini, ma é un Dio rivale della felicità degli uomini.
    Ebbene a tutto questo non c’è spiegazione: è così e basta! Per cui questa legge va imposta.
    Allora leggiamo la differenza con Gesù nel vangelo, nel vangelo di Giovanni. Gesù prende le distanze dalla legge:
    Dio non riconosce nessuna legge proveniente da dio, perché Dio è amore, e l’amore non si può esprimere attraverso leggi, che lo formulano, ma l’amore si può esprimere soltanto attraverso opere che comunicano vita

  • OFFLINE
    (Gino61)
    Post: 267
    Registrato il: 15/11/2008
    Registrato il: 16/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 04/12/2008 06:41
    Facile fratello Nestore dire "é così e basta"

    Ci sono migliaia di evangelici che pagano la decima ai loro pastori, vedi quelli che frequentano il pastore Luca (a detta del fratello Ireneo) e che sono contenti di pagare perchè fanno la volontà di Dio.

    Ma il fratello Robenz giustamente dice: se lo Spirito parla a tutti allo stesso modo, come mai tra le tante denominazioni evangeliche ci sono queste differenze?

    Beh, io una risposta l'avrei: diciamo che la Sola Scriptura NON BASTA.

    Ma non volete ammetterlo.

    Il fratello Robenz, mi pare abbia detto di provenire dai TdG (Sola Scriptura), tu, fratello Nestore sei evangelico (Sola Scriptura), eppure tante cose vengono interpretate in maniera diversa dai TdG e da voi..... allora, quale spirito parla a voi?


    Basta la Sola Scriptura a comprendere pienamente la Bibbia?

    Basta che ognuno di noi legga la Bibbia e la comprenda da solo con l'aiuto dello Spirito Santo?

    NO

    NON BASTA

    Ma è dura ammetterlo.

  • nestore45
    00 04/12/2008 22:40
    La Scrittura non va mai presa alla lettera!
    L'apostolo Paolo sostiene che in Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perciò è chiaro che queste Parole non sono da prendere come dei comandamenti alla lettera! ma piuttosto come consigli utili in base allo Spirito di Colui che l'ha mandata
    Dio è Amore perciò non impone ai credenti leggi!balzelli ma tramite Gesù offre se stesso per venire incontro ai bisogni dei credenti !
    è l'uomo religioso che per avidità e potere utilizza la potenza della Parola di Dio per trarre da essa i propri propositi di potere e dominio vergognosamente nel nome di Dio!
    Gesù non è venuto per imprigionarci in un ovile! ma per liberarci in verdi pascoli! dove possiamo esperimentare in comunione l'amore di Dio!
    Sono evangelico ma ho pure una testa con un cervello proprio per cui lo faccio funzionare!! Se continuiamo a credere ai religiosi non matureremo mai per cui saremo sempre delle persone insicure ed immature sballottate da ogni vento di dottrina!
    Gesù in tutto il suo ministero è stato contro tutto ciò che impediva la vita!andando controcorrente eliminando persino il Tempio!!spelonca di ladroni! [SM=g8920]
  • OFFLINE
    Bereschit
    Post: 8
    Registrato il: 05/11/2008
    Registrato il: 05/11/2008
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    00 05/12/2008 20:09

    L'apostolo Paolo sostiene che in Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perciò è chiaro che queste Parole non sono da prendere come dei comandamenti alla lettera! ma piuttosto come consigli utili in base allo Spirito di Colui che l'ha mandata



    Qui si rangiunge il colmo del ridicolo, scusate il termine infelice, Tu fai dire a questo passo delle cose che questo passo non dice affatto!

    Il colmo è che propio voi dite tramite questo passo che solo la Scrittura è da prendere in considerazione, naturalmente questo passo non dice così, ma in base al vostro stesso principio tu neghi la decima e altri la insegnano.

    Questo è il punto, inutile divagare con sermoni non attinenti al topic.
  • OFFLINE
    Robenz
    Post: 145
    Registrato il: 30/09/2006
    Registrato il: 25/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 05/12/2008 20:21
    Re:
    Violafenix, 18/11/2008 22.39:

    Caro Daniele, sai dove ci porterebbero queste tue false affermazioni, quindi non prenderò le tue provocazione e le lascerò cadere.... ma sappi una cosa, io non sono così sicura che voi abbiate la vera fede come lo sei tu, perchè gli stessi concetti rivolti a noi, li avete a vostra volta anche voi... dato che non siete infallibili.

    Pace Ambra




    Sorella, vedi che le affermazioni di Daniele non mi sembrano false, è vero altresì, ti posso affermare per mia esperienza, che in 8 anni recenti ho cercato in varie denominazioni delle risposte(la maggior risposta mi è giunta direttamente da DIo mediante lo Spirito Santo)
    Ho notato che nella stessa denominazione Pentecostale vi sono molteplici varianti.... son finito anche nei TUTTO GESU' una denominazione che ha eliminato la trinità, alcune denominazioni pentecostali fanno la cena del SIGNORE con pane azimo, altre con pane di casa, e tante altre differenze che mi hanno lasciato perplesso;
    quindi Daniele dice il vero quando afferma che ognuno fa a modo proprio altro che tutta la scrittura!!
    Da due mesi, che ho conosciuto in questo forum Cattolico Romano, e tanti altri ne sto conoscendo in questi giorni come Caterina, Bereschite etcc, ed è incredibile le cose che ho riscoperto, Grazie a DIO e grazie a servi di DIO preparati nelle scritture.

    A Dio la Gloria LUI che è benedetto in eterno.
    Pace

    Roberto.
  • OFFLINE
    Robenz
    Post: 145
    Registrato il: 30/09/2006
    Registrato il: 25/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 05/12/2008 20:35
    L'uomo nelle religioni si costruisce un dio a sua misura,
    si fissa che è la verità e chiude occhi e tappa le orecchie non lasciando lavorare lo Spirito Santo!!

    lasciamo le presunzioni, i preconcetti, lasciamoci guidare da DIO
    se siamo persone mature!! dovremmo essere in grado di discernere
    ma LUI bisogna farlLO Partecipe, anzi a capo tavola!!

    Molte cose sono per la nostra eterna salvezza altre son secondarie per approfondimento!!!
    La Bibbia è la Base, ma a molte dottrine ci si arriva mediante ulteriori fasi avanzate di studio, vedi il caso Trinità, che pur non
    ricorrendo come termine vi si arriva per studio approfondito!!
    Ma una dottrina non può e non deve annullarne un'altra!!
    Si arriverebbe al caos, come in molte denominazioni (Tutto Cristo).

    Pace [SM=g7515]
  • nestore45
    00 05/12/2008 22:09
    Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere
    La «decima» è un termine usuale nelle chiese. Su ciò che significa e sull’uso correttamente «biblico» ci sono molte opinioni.
    Alcuni credenti affermano che essendo il suo uso antecedente alla Legge di Mosè (Eb 7,2.4.6.9), sia valida tutt’ora. Altri, come me, fanno notare che nel NT, da pentecoste in poi, mai si parla di essa e mai viene comandata. D’altro canto, il NT mette una grande enfasi sulla responsabilità personale dinanzi a Dio. Infatti, proprio riguardo alla liberalità cristiana, Paolo ricordò: «Ora, questo io dico: chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina liberalmente mieterà altresì liberalmente. Dia ciascuno secondo che ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza perché Dio ama un donatore allegro. E Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate in ogni opera buona» (2 Cor 9,6ss).

    Che pensare quindi della «decima»? Bisognerà trovare un altro termine tecnico più corretto per sostituirla? In che proporzione stanno le nostre offerte per l’opera di Dio con la nostra gratitudine al Signore? In che relazione sta tutto ciò col premio futuro? Perché la «decima» che più ci costa non sono sempre i soldi, ma altro (p.es. tempo, ospitalità, compassione, disponibilità, misericordia).

    Ecco la prova che Dio non è d'accordo sulla decima: C’era una donna che si convertì e cominciò a frequentare una congregazione evangelica. Questa donna dopo aver appreso che un cristiano deve dare la decima, cominciò a fare la sua parte. Il pastore di tale comunità notò che questa donna versava ogni volta sempre più denaro. Così un giorno incuriosito chiese a costei come mai dava sempre così tanto denaro, e che lavoro facesse. La donna rispose che da quando pagava la decima, Dio era stato fedele verso di lei, benedicendola economicamente. Infatti da quando cominciò a pagare la decima, i suoi guadagni aumentarono. Quest’uomo si rallegrò per tale notizie e chiese alla donna che lavoro facesse. Lei rispose: «La prostituta!».
    Deuteronomio 23,18: «Non porterai nella casa dell’Eterno, del tuo Dio, il salario d’una meretrice né il prezzo della vendita d’un cane, per sciogliere qualsivoglia voto; poiché ambedue sono cose abominevoli per l’Eterno, ch’è il tuo Dio».
    Ci sono anche due correnti di pensiero a proposito della decima. Secondo il principio della «restituzione», anche ai nostri giorni bisognerebbe dare a Dio il 10% delle proprie entrate. Sul fronte opposto si sostiene, invece, che il sistema della decima era legato allo Stato teocratico d'Israele; qui ogni cittadino doveva contribuire con tale specie di «tassa» sul reddito al mantenimento del proprio Paese e della religione di Stato.

    Altri ancora relativizzano il tutto in senso idealistico, affermando che ogni cosa appartiene al Signore è falso!non è più in vigore 1Corinzi 3:22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro!.
    Perciò per questa falsa credenza , tutto dev'essere per il Signore disponibile; lì per lì quest'ultima concezione sembra la più «spirituale», in effetti crea però molti problemi nei casi concreti e le domande: dove ha comandato Dio di volere tutto? come può Dio voler tutto, se ama la liberalità e un «donatore allegro»?

    È chiaro che l'opera di Dio necessita di risorse per espandersi.
    In ogni modo, ciò non deve accadere facendo leva sulle decime, che sono un istituto tipico di uno Stato teocratico, in cui la vita civile e religiosa è amministrata da una sola legge.
    La chiesa non è una teocrazia né tanto meno uno Stato teocratico, ma è una corporazione etico-spirituale che esprime l'ubbidienza al grande mandato e la comunione di fede e di pratica.
    Gesù ci incità a combattere per la Verità tutto il Vangelo spinge a respingere il male ,anche se sappiamo che non tutti i mali vengono per nuocere! tutto quello che coopera per il bene è quello per cui dobbamo essere paladini ,ma se va contro la verità non possiamo accettarla! rammentiamo le parole di Gesù Giovanni 10:10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. [SM=g7348]

  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 05/12/2008 22:14
    Ecco la prova che Dio non è d'accordo sulla decima: C’era una donna che si convertì e cominciò a frequentare una congregazione evangelica. Questa donna dopo aver appreso che un cristiano deve dare la decima, cominciò a fare la sua parte. Il pastore di tale comunità notò che questa donna versava ogni volta sempre più denaro. Così un giorno incuriosito chiese a costei come mai dava sempre così tanto denaro, e che lavoro facesse. La donna rispose che da quando pagava la decima, Dio era stato fedele verso di lei, benedicendola economicamente. Infatti da quando cominciò a pagare la decima, i suoi guadagni aumentarono. Quest’uomo si rallegrò per tale notizie e chiese alla donna che lavoro facesse. Lei rispose: «La prostituta!».


    Naaahhh non è vera questa storia, non ci credo![SM=g8930]
    [Modificato da Cattolico_Romano 05/12/2008 22:15]
    __________________________________________________

  • OFFLINE
    Evergete
    Post: 22
    Registrato il: 11/11/2008
    Registrato il: 11/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 05/12/2008 23:50
    A favore della decima

    Uniti per crescere insieme : La Decima



    I miracoli dei semi di fede
    Tratto dalla ML CRESCERE 2
    Realizzazione: Dr. Mario Rizzi



    La legge di gravità dice che ogni cosa lanciata in alto tende a

    cadere sulla Terra; dice anche, ma pochi lo sanno capire, che ogni nostra azione, pensiero o parola, tende a ritornare a noi. Per questo tipo di "ritorno" si usa invece un'altra terminologia, molto meno "scientifica", si parla infatti di Karma o di Legge di causa ed effetto.

    Chi vuole raccogliere del grano lo deve seminare, è ovvio e tutti lo sanno. Anche per questo, però, pochi si soffermano a riflettere che questo accade proprio in funzione di un altro aspetto della Legge di gravità, il contadino dà alla terra e la terra gli ritorna il raccolto.

    San Francesco disse che "è solo dando che si riceve", ed è proprio così. Chi non "semina sorrisi" non riceverà sorrisi, chi non semina amicizia non avrà amici e chi non semina il denaro sarà sempre povero; sempre anche se avrà tanti soldi in banca. Infatti egli sarà "povero dentro" e magari cercherà qualcuno che lo ospita per non spendere i soldi quando va in vacanza.

    Per poter raccogliere è necessario seminare

    Ogni volta che inspiriamo dobbiamo anche espirare, la respirazione si compone di dare e ricevere, anche in questo caso, se vogliamo vivere dobbiamo ricevere ma non tenere tutto per noi, dobbiamo anche dare.

    Solo ciò che doniamo può ritornarci moltiplicato. Seminiamo un chicco di grano e possiamo raccogliere una spiga.

    Quando doniamo qualcosa con disinteressata generosità, è come se piantassimo un seme. Simile attira simile, seminiamo avena e raccoglieremo avena, seminiamo orzo e raccoglieremo orzo. Dio dice "ogni specie segue la sua specie". Se desideriamo che Dio ci aiuti finanziariamente dobbiamo seminare del denaro in modo che Egli lo possa moltiplicare e ritornarcelo. È la stessa identica cosa che accade per la semina dei vegetali.

    Se necessitiamo qualcosa, dobbiamo "seminare" qualcosa che

    rappresenti la nostra necessità, qualcosa che funzioni come un punto di contatto per rilasciare la nostra fede. Per esempio, se desideriamo avere amici, dobbiamo cercare una persona sola (non dovremo certo andare lontano) e donarle qualche "seme" di serena compagnia. Una traduzione della Bibbia dice "Colui che ha amici deve mostrarsi amico con loro" (Bibbia - Proverbi 18:24). In questo contesto è anche possibile offrire un sorriso-seme, un seme di amore od uno di compassione. Va notato che non necessariamente riceveremo il frutto della nostra "semina" dalla stessa persona a cui abbiamo donato qualcosa.

    Il danaro è uno strumento di scambio, fa parte di noi stessi, rappresenta il nostro lavoro, la nostra abilità professionale, i nostri sforzi e la nostra fatica. Gesù disse che quando diamo con gioia e con sacrificio (dare ciò che non serve non è dare), ciò che doniamo ci ritornerà in abbondanza (Bibbia - Luca 6:38).



    IL DONO PERIODICO, UNA PRATICA SPIRITUALE

    Il fatto di donare qualcosa a intervalli regolari ha un profondo effetto sulla vita di coloro che utilizzano tale pratica.

    Vi sono molte storie che dimostrano come persone in difficoltà finanziarie hanno risolto i loro problemi mediante una donazione periodica e regolare. Il maestro Paramansa Yogananda descrive questo fenomeno come parte della legge cosmica della prosperità.

    In un contesto di crescita spirituale, la donazione regolare dovrebbe essere fatta più pensando ai benefici che ne riceverà il nostro spirito che non quelli che riceveremo sul piano materiale.

    Dio è la sorgente di tutto, anche della sicurezza finanziaria però, anche se affermiamo questo concetto con le parole, una parte di noi si ostina a cercare la sicurezza nel denaro o nei possedimenti materiali. Mediante una periodica donazione possiamo esprimere nel modo più profondo la nostra fede in Dio.

    Questa donazione periodica e regolare non è la stessa cosa di fare una offerta di denaro (magari considerevole) una volta tanto e dovrebbe essere fatta con generosità e senza pensare che ci porterà dei guadagni. La dobbiamo fare confidando che Colui che ci ha creato e ci dà la vita, userà il nostro dono per sopperire alle nostre necessità quotidiane. Non dovrebbe consistere in un ammontare fisso di denaro, bensì di una percentuale del nostro guadagno netto; una percentuale che dovrebbe esserci suggerita non da un ragioniere ma dal nostro cuore.

    Dobbiamo soprattutto fare questo dono regolare con grande gioia: cercando di considerare la donazione come una grande avventura spirituale nella nostra fede. Il donare con gioia apre completamente il canale che conduce all'amore di Dio. Per la destinazione della somma è preferibile scegliere qualcuno o qualche organizzazione che chiaramente dimostra di lavorare seguendo i voleri di Dio.

    Se impareremo a devolvere parte dei nostri guadagni a Dio, vedremo ben presto che, anziché privare noi stessi, saremo benedetti dalla Sorgente di tutte le abbondanze: Dio. Tutte le vere sicurezze possono venire solo da Lui e fintanto che non ne saremo convinti la nostra vita sarà piena di incertezze. Più noi vivremo per Lui, e più scopriremo che Lui si sta prendendo cura di noi, anche nei dettagli minori della nostra vita.

    LA MAGIA DELLA DECIMA

    La pratica della decima è ormai diventata una consuetudine per molti discepoli della Verità. Essi sono arrivati al punto di considerare di possedere solo il novanta per cento delle loro entrate perché il restante dieci per cento lo considerano di Dio e non si sognerebbero mai di modificare quest'abitudine. Lo fanno volentieri perché sentono nel loro cuore che è giusto fare così.

    Il risultato evidente di questa pratica è la completa libertà da qualunque difficoltà monetaria. Anche se possono avere altri tipi di problematiche, non soffrono mai di privazioni o di mancanze nel senso materiale. Siccome donano un decimo del loro guadagno il risultato si manifesta immancabilmente. Fortunatamente questa abitudine si sta diffondendo, ma alcuni nutrono alcune perplessità sul come metterla in pratica nel modo migliore.

    A volte, vi sono delle persone che hanno dei dubbi sul come pagare la decima: quanto va pagato ed in che forma deve essere ripartito. Altre volte si chiedono se davvero la pratica della decima è un modo infallibile per evitare difficoltà finanziarie.

    In verità, vi posso assicurare che coloro che offrono il dieci per cento delle loro entrate per aiutare il loro simili che sono in miseria, e non lo fanno per ottenerne un beneficio, ma perché sentono che è giusto così, notano immancabilmente che la loro prosperità aumenta e perdono qualsiasi timore nei confronti della povertà.

    Coloro, invece, che offrono la decima pensando che sia un buon investimento, e con il desiderio di vedersi tornare di più di quanto hanno dato, resteranno delusi nelle loro aspettative e concluderanno che stanno spendendo male il loro denaro.

    La pratica della decima è stata raccomandata in molte punti della Bibbia. Dice Malachia: "Porta al mio granaio tutte le decime, affinché ci sia cibo nella mia casa, dice il Signore degli eserciti, e vedrai se non ti apro le finestre del Cielo e non riverso su di te una tale abbondanza di benedizioni che non saprai dove metterle"

    (Bibbia - Malachia 3:10).

    In ogni epoca, coloro che hanno fatto di questa pratica un punto di riferimento della loro vita, si sono creati un credito nella banca di Dio che li ha assicurati nei confronti di ogni necessità materiale.

    Va sottolineato che questa sicurezza è essenziale per lo sviluppo dell'anima.

    È cosa ben nota che molti dei più ricchi uomini d'affari ed anche importanti industriali, attribuiscono il merito del loro successo alla pratica della decima, iniziata da giovani e mai più abbandonata.

    Grazie a questa pratica anche migliaia di studiosi della Verità, sono sfuggiti a quella che sembrava una povertà senza speranza, e hanno ottenuto la sicurezza monetaria e ciò che avevano bisogno per condurre una vita serena.

    Questa pratica, una volta riconosciuta ed accettata, fa sorgere la domanda: Qual'è il modo migliore di utilizzare la decima?. Per rispondere nel modo più completo si deve precisare che, specialmente per coloro che intendono servire Dio, per "decima" non si può intendere solo il dono di una parte dei propri guadagni ai poveri; si deve anche intendere il dono delle Verità che si sono apprese e l'uso di parte del proprio tempo libero per un servizio disinteressato a qualche persona od organizzazione di volontariato.

    Come stabilire l'importo della decima?

    Determinare l'importo della decima è molto semplice. Non si tratta di calcolare, come credono alcuni studenti, la decima parte dei risparmi effettuati in un mese. Significa, invece, calcolare la decima parte del danaro che ci è pervenuto in un mese dopo che sono state tolte le spese. È anche bene pagare la decima quando spendiamo del denaro per il nostro piacere, se , per esempio, spendiamo una data cifra per andare in vacanza, è bene che il corrispondente di decimo tale cifra venga offerto per aiutare chi versa in miseria.

    È quasi superfluo aggiungere che non esiste affatto l'obbligo di pagare la decima. Questo è un "obbligo" che nasce dentro di noi nel momento in cui raggiungiamo la consapevolezza che è giusto farlo. In altre parole è meglio non pagare la decima fintanto che non si è pronti a farlo con spirito altruistico e generoso. Dare del denaro perché qualcuno ci ha detto di farlo, o essendo dispiaciuti perché lo avremmo potuto utilizzare per soddisfare qualche nostro desiderio, non ci porterà di certo la prosperità.



    Il pagamento della decima è un grande atto di fede

    Accade sovente che uno studente della Verità senta un profondo desiderio di porre tutta la sua fede in Dio, ma nutra ancora qualche dubbio sulla sincerità di tale fede. Se egli inizierà la pratica della decima, convinto che sia una cosa giusta e lodevole, sarà questo suo agire a testimoniare la sua fede, anche se i suoi sentimenti restassero incerti.

    Alcuni credono che, nei momenti difficili, sia assurdo offrire un decimo del già scarso guadagno; si ripromettono però di farlo non appena le loro finanze lo permetteranno. Questo significa perdere di vista il vero valore di questa pratica perché, quanto maggiore è la difficoltà, tanto maggiore è la necessità di avere fede in Dio ed offrirgli un decimo di ciò che possediamo.

    Non dobbiamo mai dimenticare che le difficoltà che stiamo attraversano sono stata causate dal nostro precedente modo di pensare e di agire. Pertanto le circostanze non potranno cambiare a nostro favore fintanto che non cambieremo il nostro atteggiamento. Ed è proprio l'atto di fede richiesto per seguire tale pratica nei momenti difficili che segnerà indiscutibilmente l'inizio di questo cambiamento.

    Come funziona la decima?

    Per poter raggiungere la prosperità per mezzo della decima è necessario capirne i meccanismi segreti; capire che l'unica origine di tutto ciò che possediamo e ci arriverà nel futuro è Dio e solo Dio. Il commercio, l'impiego, gli investimenti o altre fonti di reddito rappresentano infatti i canali attraverso i quali si manifesta la Provvidenza che viene da Dio. La pratica di pagare la decima, senza interessi egoistici, è la prova concreta del fatto che abbiamo capito questo concetto e la conseguenza inevitabile di tale accettazione sarà la prosperità.

    Supponiamo che, a questo punto, sia ben chiara la differenza fra un dono fatto con amore e disinteresse e quello fatto di mala voglia, con la speranza di fare un buon investimento. Esiste una giustizia perfetta: la decima pagata bene condurrà certamente al successo; quella pagata male al fallimento sicuro.

    Quanto spesso debba essere pagata la decima

    Per chi riceve uno stipendio o la pensione il momento giusto è il momento del ricevimento o subito dopo. Coloro che ricevono il denaro tramite banca potrebbero ordinare alla medesima di fare un bonifico mensile all'Ente o alla persona designata a ricevere la decima. Per le altre persone va bene una donazione mensile nel giorno che risulta più opportuno.

    Disse Gesù: "Date e vi sarà dato: sia la vostra misura buona, abbondante e traboccante, perché la misura che utilizzerete con gli altri è la stessa che sarà usata con voi (Bibbia - Luca 6:38).

    Molti Maestri hanno testimoniato i benefici infallibili della decima. Uno di loro John Murray, disse: "Secondo la legge ebraica, la decima significa la decima parte e si riferisce alle imposte: gli Ebrei dovevano dare, secondo la legge Levitica, la decima parte della loro produzione (prodotti agricoli bestiame ecc..) ai loro sacerdoti (i Leviti) per il servizio a Dio. È importante notare che, fintanto che questo sistema prevalse, la nazione ebraica prosperò, sia come collettività che come sviluppo individuale; la decima, infatti, quando è stata applicata in modo onesto e sincero, non ha mai fallito.

    "Se l'agricoltore rifiutasse di ritornare alla terra una certa quantità di mais o di patate, aventi la funzione di seme, non potrebbe ottenerne un raccolto. Come possiamo aspettarci di ricevere l'abbondanza da Dio, se diamo così poco per la Sua santa causa? Coloro che praticano la decima sono sicuri che Dio sarà per loro un socio generoso, sicuro ed affidabile".

    Il collegamento fra la decima e la prosperità è, dopo tutto, solamente un'espressione di quella legge che regge l'universo e che viene chiamata legge di gravità, questa legge dice che tutto ciò che noi facciamo, agli altri o all'universo, ritornerà a noi. Ciò che noi diamo, in generosità o parsimonia, lo riceveremo indietro nello stesso modo. Il simile attira il simile. L'uomo raccoglie ciò che semina e nessuno può sfuggire a questa legge.



    ALCUNI BRANI DALLA BIBBIA

    "Tutta la decima della terra, sia essa seme o frutto di alberi, appartiene al Signore" (Levitico 27:30).


    "Onora il Signore con la Sua Sostanza, e con i primi frutti della tua abbondanza e i tuoi granai saranno colmi e le tue botti traboccheranno di vino nuovo" (Proverbi 3:9-10).


    Giacobbe, dopo aver avuto la visione mistica in cui vi era una scala che saliva dalla terra al cielo decise immediatamente di adottare la pratica della decima. Egli aveva capito che, sono sue parole: "Dio sarà con me, proteggerà il mio cammino e mi darà il pane e gli indumenti".


    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

    1) Un brano di Sri Kriyananda

    2) Conny Mendez, La Metafisica per tutti, Volume II.
    [SM=g8916]
  • OFFLINE
    Crismon
    Post: 21
    Registrato il: 19/11/2008
    Registrato il: 19/11/2008
    Età: 53
    Sesso: Maschile
    00 06/12/2008 20:59
    Evergete ma tu non sei cattolico?

    Se è si perchè hai messo questo studio evangelico? [SM=g7315]

    Io ancora su questo Topic non sono riuscito a capire se questa decima si deve pagare oppure no? [SM=g8862]
  • nestore45
    00 07/12/2008 04:54
    Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio
    Naaahhh non è vera questa storia, non ci credo!

    Caro Cattolico Romano ,certo che è così! Questa è una parabola per coloro che sono ciechi e possano quindi vedere e per coloro che essendo vedenti perdino la vista!
    Tutto il sistema religiose impone regole e balzelli! per questo che Gesù ci ha liberati per cui è dal cuore che deve partire la fede e l'amore e non dalle regole e imposizioni! ecco perchè è l'offerta quello che specifica la risposta per cui Dio ama un donatore allegro! il problema è che la dobbiamo smettere di pensare il nuovo anacquandolo con il vecchio ,Paolo rimproverò duramente Pietro per queste cose!
    Non per niente Gesù disse Matteo 9:16 Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; perché quella toppa porta via qualcosa dal vestito vecchio e lo strappo si fa peggiore.
    Matteo 9:17 Neppure si mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri scoppiano, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vino nuovo in otri nuovi e l'uno e gli altri si conservano».

  • nestore45
    00 07/12/2008 22:58
    tutti cercano i loro propri interessi
    Ma il fratello Robenz giustamente dice: se lo Spirito parla a tutti allo stesso modo, come mai tra le tante denominazioni evangeliche ci sono queste differenze?

    Perchè la radice di ogni male è il denaro! Filippesi 2:21 Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesù.
    Questo denaro oggi a causa della speculazione mondiale è diventato troppo prezioso! è difficile guadagnarlo sufficientemente per tutti i bisogni della famiglia per cui onestamente ognuno come scelta personale potrà offrire secondo quanto può disporre deliberando ciascuno nel suo cuore ,ma attenzione!a coloro che credono di essere graditi a Dio versando (la decima) senza prima valutare i bisogni della famiglia , nella Parola di Dio sta scritto che è peggio di un incredulo!!1Timoteo 5:8 Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo. [SM=g7300]
    Poi cosa c'entra la decima! cosa c'entra il cuore con la decima! l'offerta allora cosa è FANTASCIENZA? La decima è una legge un'imposizione sopratutto una misura!! ,una violenza! per cui è decaduta dalla nuova disciplina di amore e libertà insegnata da Gesù.Non tergivisiamo! Il cuore sta solo con l'offerta! parlare di decima è ritornare ad essere sotto la legge , è violenza e peccato perchè sono contro la GRAZIA ! per cui si ritorna sotto il peccato con la conclusione che Il salario del peccato è la morte!
  • nestore45
    00 25/12/2008 08:13
    Aspettando il vostro commento
    è da giorni che aspetto da Cattolico Romano una risposta perciò credo che chi tace acconsente!

    Però se siamo in un forum di discussione proviamo almeno scrivere due righe di risposta!
    Grazie
    A proposito caro Cattolico Romano sei certamente molto migliore di Caterina che cancella sempre i miei post! se la conosci ti chiedo un favore digli di non cancellarli ma di commentarli perchè così facendo noi insieme facciamo comunione ,e la Parola di Dio dice che il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato!
    1Giovanni 1:7 Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato
2