00 25/11/2008 11:40

CONCLUSIONE


Al termine della lettura del Vangelo di Marco, proviamo a far emergere i tratti della personalità di Cristo.

Siamo partiti presentando la prima "omelia" di Gesù: "Il Regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo".

Marco ha sviluppato questo tema in tutto il suo racconto.

Attraverso la sua predicazione e la sua azione (eventi e parole), Gesù ha chiarito meglio il suo pensiero: il suo Regno (messianismo) non è di tipo trionfalistico, ma è umile e nascosto (segreto messianico).

Con questa continua e graduale rivelazione di Cristo, viaggia parallelamente l'incredulità e l'incomprensione della folla, dei suoi "parenti" e dei suoi discepoli.

Il racconto di Marco giunge così alla Croce, ed è qui che termina la sua rivelazione di Cristo: egli è il Messia morto in croce. Questa è la strada che lui ha scelto per salvare gli uomini.

Il cristiano deve entrare in questa logica se vuole essere il vero discepolo di Cristo.

Il cristiano è chiamato ad accettare questo "itinerario" che Cristo gli indica continuamente: "Chi vuol venire dietro di me prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".

Come Gesù durante la sua vita terrena ha manifestato gradualmente la potenza della sua divinità per esprimerla al massimo al momento della sua morte in Croce (Risurrezione), così il cristiano nelle sue parole e nelle sue azioni quotidiane, deve manifestare il "divino" che porta in sé.

Tutto il cammino del credente, quindi, deve portare a una lenta assimilazione a Cristo e al suo Vangelo: siamo nati da Dio e a Dio torneremo.

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