«Lei sa che questo “piano” era semplicemente un tentativo da parte di pochissimi per potersi vantare di aver avvisato il papa in tempo, e che Hitler non ha mai avuto un piano di questo genere? Al contrario, nei riguardi del papa, Hitler era molto timido non per ragioni di umanità, ma per motivi di propaganda (16).
«Poiché Weizsaecker ed io eravamo d’accordo che si dovesse impedire ad ogni costo l’esecuzione di questo piano, gli assicurai il mio appoggio e adoperai il mio influsso presso i competenti uffici tedeschi, affinché non si effettuasse lo sfollamento forzato del papa, secondo i piani originali, in Germania o in un paese neutrale come il Liechtenstein». E aggiunse in seguito che nella primavera del 1944 Weizsaecker lo presentò al suddetto padre Zeiger all’ambasciata: «Padre Zeiger era in ottimi rapporti con la curia e in quell’occasione gli assicurai che uno sfollamento coatto del papa era fuori questione finché io fossi rimasto la massima autorità di polizia e delle SS» (17).
«Per far apparire verosimile la notizia, la propaganda inglese ha divulgato che i diplomatici accreditati presso il papa avrebbero deciso di non abbandonarlo qualora la Germania lo costringesse ad allontanarsi da Roma».
«Queste notizie del nemico sono prive di qualsiasi fondamento. Le notizie della propaganda nemica perseguono finalmente lo scopo di sollevare risentimento contro il Reich in campo religioso e di presentare le truppe anglo-americane in Italia quali liberatrici del papa» (20).