Padre Raniero Cantalamessa ha festeggiato il 50° di ordinazione sacerdotale lo scorso 18 Novembre 2008.
Tutti noi conosciamo Padre Cantalamessa per le splendide omelie e Prediche alla Casa Pontificia in occasione dell'Avvento o della Quaresima.
E inoltre fa parte del Rinnovamento nello Spirito Santo e grazie a lui, tante convocazioni a Rimini sono state familiarizzate dalle sue splendide riflessioni sulla Parola di Dio.
Auguro a Lui di crescere sempre più in Sapienza per mezzo dello Spirito Santo e di festeggiare i 100 anni.... chissà.....
http://www.cantalamessa.org/pdf/Voce_Raniero%2050.pdfInserisco un suo testo proprio sull'ecumenismo
P. Raniero e l’ecumenismo
“Devo dire che mi sono convertito all’ecumenismo tardi, perché i nostri studi teologici di un tempo
certamente non ci aiutavano in questo senso. Però, una
certa esperienza, che mi ha portato poi a lasciare l’insegnamento
e a darmi alla predicazione, mi ha condotto
anche all’amicizia con i fratelli di altre confessioni cristiane.
Per circa tredici anni sono stato membro della
Delegazione cattolica per il dialogo con le Chiese pentecostali,
e quindi ho iniziato una serie di rapporti, che
hanno creato un’amicizia profonda a livello potrei dire
mondiale. Difatti sono stato invitato a predicare un ritiro a
settanta pastori luterani in Svezia, ad una comunità anglicana
di Londra.
Alcuni miei libri sono stati pubblicati da case editrici
protestanti, come La vita in Cristo in Danimarca e in Sudafrica. Credo che ci siano due tipi di ecumenismo. C’è
un ecumenismo dottrinale, quello che si svolge intorno a
dei tavoli, con delegazioni e documenti, che è necessarissimo,
indispensabile, ma ha un suo ritmo, ed è forse questo
che soffre nel momento presente la stasi maggiore. C’è
poi un altro ecumenismo, a livello capillare, popolare, che
dipende molto dai rapporti interpersonali. Questo io
credo che ha subito un grande crollo.
Forse le due cose devono andare insieme, ma, come
più volte è stato detto, sarà la carità che porterà alla verità,
non viceversa, perché le discussioni portano sempre a
dividersi, mentre, pregando insieme e annunciando insieme
la Parola di Dio, ci si avvicina. Per cui credo che il programma
del Papa, di cercare di insistere più sulle cose che
uniscono, anziché su quelle che dividono, sia la linea
maestra da seguire”.
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