00 06/12/2008 12:52

Le eresie vagliano la fede dei credenti

10. - Da qui sono nate di frequente e nascono tuttora le eresie: dal fatto che una mente perversa non ha pace, e che la perfidia ribelle non osserva l’unità. Per la verità, è il Signore che permette e lascia che esse si verifichino, — salva restando la libertà di scelta di ciascuno. Ne viene come un criterio di verità per l’esame dei nostri cuori e delle nostre menti: per cui risplende di chiara luce la fede integra di chi è stato provato. Ecco come per mezzo dell’Apostolo ci ammonisce lo Spirito Santo: «È necessario che ci siano divisioni, affinché coloro che sono stati provati siano tra voi conosciuti» (1 Corinzi 11,19). Cosi vengono provati coloro che sono veramente fedeli; così sono smascherati i perfidi; così già qui, prima del giorno del giudizio, si opera la divisione fra le anime dei giusti e degli ingiusti, e si separa la paglia dal frumento (Matteo 3,12-30). Perciò sorgono quelli che si mettono a capo di temerari avventurieri, da sé, senza divina disposizione, coloro che si costituiscono capi senza alcuna ordinazione legale, che assumono il nome di vescovi senza che nessuno mai abbia dato loro l’episcopato. Di costoro lo Spirito Santo dice nei Salmi che siedono sulla cattedra della pestilenza (Salmo 1,1), essi, piaga contagiosa della fede, ingannatori con la bocca d’aspide e artefici d’ogni corruzione della verità, che sputano fuori veleni di morte con la loro lingua pestifera: la loro parola si propaga come il cancro (2 Timoteo 2,17), il loro insegnamento introduce un veleno mortale nei cuori e nelle anime.

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