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L’unità della Chiesa

4. - Se qualcuno vuol considerare ed esaminare queste cose, non ha bisogno di una discussione con argomenti a non finire. La prova della fede è facile, per la sinteticità della verità. Dice il Signore a Pietro: «Io ti dico che tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte del l’inferno non la vinceranno. A te darò le chiavi del regno dei cieli: quanto avrai legato sulla terra sarà legato anche in cielo, e ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto anche in cielo» (Matteo 16,18-19) [1]. Sopra uno solo edifica la Chiesa, e a lui comanda di pascere le sue pecore. E benché a tutti gli apostoli, dopo la sua risurrezione, abbia conferito la stessa potestà dicendo: «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati, gli saranno rimessi; a chi li riterrete, gli sa ranno ritenuti» (Giovanni 20,21-23), tuttavia perché si manifestasse l’unità dispose con la sua autorità che l’origine della stessa unità derivasse da uno solo. Anche gli altri apostoli erano certo ciò che era Pietro, insigniti con eguale partecipazione di onore e di potestà; ma l’inizio viene dall’unità, affinché la Chiesa di Cristo si mostri una. È questa Chiesa una che lo Spirito Santo, nella persona del Signore, designa pure nel Cantico dei Cantici, dove si dice: «Unica è la mia colomba, la mia perfetta unica alla madre sua, la preferita per la sua genitrice» (Cantico dei Cantici 6,8). Chi non conserva questa unità della Chiesa, crede forse di conservare la fede? Chi si oppone e resiste alla Chiesa, penserà di essere nella Chiesa? È pure il beato apostolo Paolo che insegna la stessa cosa, e mostra il mistero dell’unità, dicendo: «Un sol corpo, e un solo Spirito, una sola speranza della vostra vocazione, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio» (Efesini 4,46).

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