00 06/12/2008 12:51

La tunica di Cristo simbolo dell’unità

7. - Questo mistero dell’unità, questo vincolo di concordia stretto alla perfezione, ci viene indicato nel Vangelo, là dove si parla della tunica del Signore Gesù Cristo: essa non viene affatto divisa né strappata; ma si gettano le sorti sulla veste di Cristo, sicché chi dovrà rivestirsi di Cristo (Galati 3,27; Romani 13,14) riceva la veste intatta e possieda indivisa e integra quella tunica. Cosi leggiamo nella divina Scrittura: «Quanto poi alla tunica, poiché era senza cuciture dall’alto al basso e tessuta d’un pezzo, si dissero a vicenda: Non stracciamola, ma tiriamola a sorte a chi tocchi» (Giovanni 19,23). Lui portava l’unità che viene dall’alto, che viene cioè dal cielo e dal Padre: tale unità non poteva essere affatto divisa da chi la ricevesse in possesso, conservandosi tutta intera e assolutamente indissolubile. Non può possedere la veste di Cristo, colui che divide e separa la Chiesa di Cristo. Invece, quando alla morte di Salomone il suo regno e il suo popolo si dividono, il profeta Achia, fattosi incontro al re Geroboamo nel campo, strappa in dodici pezzi il suo mantello, e dice: «Prenditene dieci pezzi, poiché questo dice il Signore: Ecco che io strappo il regno di mano a Salomone, e darò a te dieci scettri, e due saranno lasciati a lui per riguardo al mio servo David e per la città di Gerusalemme che io ho eletta per stabilire lì il mio nome » (1 Re 11,31-36). Il profeta Achia strappò il suo mantello perché Israele si divideva in dodici tribù. Ma, al contrario, poiché non può dividersi il popolo di Cristo, la tunica di lui, tessuta tutta d’un pezzo e senza cuciture, non sarà divisa da coloro che la possiedono: essa, cosi indivisa, tutta insieme tessuta, mostra la stretta concordia del nostro popolo, di noi che ci siamo rivestiti di Cristo (Galati 3,27; Romani 13,14). Egli, dunque, col segno e il simbolo della tunica, ha rappresentato l’unità della Chiesa.

__________________________________________________