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Confutazione
Si tratta della solita cattiva rappresentazione della realtà.

Bisogna imparare a riconoscere che la ccr è semplicemente uno degli sviluppi teologici derivati dalla chiesa antica, ed oltretutto nemmeno quello più antico oggi esistente con consequenzialità storica (questo spetta agli ortodossi).

Assistiamo al rifiuto deliberato dell'analisi contenutistica della teologia, ed alla riproposizione insistente della continuità storica, quasi come se non ci fosse stato alcun cambiamento di paradigma teologico nei secoli e le dottrine predicate oggi da Joseph Ratzinger

(immacolata concezione ed assunzione di Maria, divieto assoluto del divorzio, divieto assoluto degli anticoncezionali, divieto assoluto di matrimonio per i vescovi)

fossero gli stessi contenuti della predicazione di apostoli come Pietro, Paolo e Giacomo

(fratello carnale, o meglio fratello uterino di Gesù).


Sino a che non ci si spoglierà di questo orgoglio dottrinale e si ammetterà che si è sbagliato tantissimo e per tantissimo tempo, non ci sarà mai; una riunione dei credenti in Gesù Cristo intorno alla stessa tavola della santa cena ed allo stesso battesimo per immersione da adulti.

Sino ad allora, è meglio giudicare da sè stessi i propri errori (cfr. 1Cor 11,31), piuttosto che siano giudicati dal Signore "con molte battiture" (cfr. Lc 12,47) al suo ritorno.

N.B. Il fatto che Clemente parla al plurale, dimostra che non aveva un ruolo di papa-re, ma che era solo un portavoce del collegio dei responsabili della chiesa di Roma. L'episcopato monarchico, un solo vescovo per chiesa, come la storia dimostra è uno sviluppo deviato dall'insegnamento apostolico che prevede una molteplicità di vescovi-sorveglianti per ogni chiesa locale. At 20,28 infatti ci ricorda che ad Efeso c'era una molteplicità di vescovi (non uno come ci sarebbe dovuto essere secondo Roma!)

Inoltre At 20,29 ci avvisa dell'immediata infiltrazione di falsi vescovi tra i veri vescovi: come non leggere in costoro i fautori dell'episcopato monarchico? La preminenza dell'autorità gerarchica rispetto a quella carismatica, portò alla scomparsa dei ministeri profetici (che abbiamo nelle nostre chiese) ed alla apparizione di un vescovo-principe in ogni città e di un papa-re a Roma, vera opposizione intrinseca allo spirito di Gesù,

il quale prevede che chi è grande non è chi signoreggia le nazioni, ma chi serve i fratelli con i propri doni spirituali ricevuti dal Signore per l'edificazione della chiesa.

Con amore,
Stefano
[Modificato da StudiosoDellaBibbia 23/03/2009 18:24]