A fronte di questa esigenza, spetta poi a ciascuno assumere le proprie responsabilità usando la virtù della prudenza, nel calcolare e tenere conto di tutti i rischi della vita. Il preservativo, al di là del suo aspetto sanitario, quando è usato semplicemente per giustificare la molteplicità delle coppie, diventa – rispetto al senso dell’amore umano – segno della non autenticità della relazione e pertanto moralmente illecito. Questo comportamento simula l’amore, non lo sostituisce. In altri termini: non basta evitare incidenti stradali mettendosi la cintura, bisogna anche saper rispettare il codice stradale.Benedetto XVI svolge la sua funzione e rimane sul suo terreno spirituale e morale quando riafferma i principi umani in materia di sessualità che riguardano tutti noi. L’AIDS dovrebbe cambiare questo?I rapporti tra gli esseri umani implicano più di ciò che ci può apparire. L’espressione dell’amore sessuale non è una cosa banale. Ad un uomo e a una donna non basta l’intera vita per amarsi. La moltiplicazione delle coppie senza discernimento è una disgrazia totale per la dignità umana.La sessualità umana non può essere modellata psicologicamente, né esprimersi moralmente, in funzione di una malattia, a meno che non si voglia approfittare di tale situazione per giustificare e costruire modelli sessuali sulla base di tendenze problematiche. La sessualità umana non si definisce in base all’AIDS, ma in base al senso dell’amore, di un amore che è impegno tra un uomo e una donna in una relazione e nella responsabilità. La Chiesa testimonia un amore di vita, un amore profetico.
------[1] G. Mattia, La Croix, 22 novembre 1989. [2] “L'Express”, 9 dicembre 1988, p. 75, di Guillaume Maurie e Jean-Sebastien Stehli. [3] Orientamenti educativi sull’amore umano, par. n. 6