00 03/06/2009 00:18
PER UNA CORRETTA PASTORALE
DEL MATRIMONIO INDISSOLUBILE

Nelle attuali discussioni, vivaci e non raramente confuse anche all'interno della Chiesa, il primo punto, che importa richiamare senza incertezze, riguarda precisamente l’indissolubilità del matrimonio. Deve, cioè, emergere che il divorzio, cioè il risposarsi, contrasta con la volontà di Gesù e che esso non corrisponde al progetto divino o alla ragione per la quale sono stati creati l'uomo e la donna… Ciò che oggi appare più grave e preoccupante non sono, tuttavia, dei comportamenti di infedeltà, ma la pretesa di una professione cristiana che si accompagni con l'annebbiamento o la contestazione relativa al tassativo principio dell'indissolubilità del matrimonio…
Com'è noto, è oggi motivo di animate discussioni la comunione ai divorziati risposati. L'atteggiamento della Chiesa era già enunciato chiaramente dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, in una Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica: i divorziati che si sono risposati civilmente "si trovano in una situazione che oggettivamente contrasta con la legge di Dio e perciò non possono accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale situazione". Questa norma non ha affatto un carattere punitivo o comunque discriminatorio verso i divorziati risposati, ma esprime piuttosto una situazione oggettiva che rende di per sé impossibile l'accesso alla Comunione eucaristica…


fonte www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&...
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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà