00 09/07/2009 18:35
Nuovo attacco di fanatici induisti a una scuola cattolica nel Gujarat orientale

Rimborsi del Governo indiano

alle vittime di violenze anticristiane


New Delhi, 9. Il Governo federale di New Delhi ha stanziato oltre dieci milioni di dollari per risarcire le famiglie cristiane che lo scorso anno in Orissa hanno sofferto violenze e ricevuto danni per le ripetute sommosse da parte di gruppi di estremisti induisti.

L'annuncio dell'inizio della campagna governativa per i rimborsi alle vittime delle violenze è stato dato a New Delhi dal ministro degli Interni Palaniappan Chidambaram. Il piano, denominato "Central Scheme of Assistence to Victims of Terrorist and Communal Violence", prevede di fornire assistenza anche ai consanguinei delle vittime del terrorismo e della violenza



Ulteriori fondi, pari a oltre 65 milioni di dollari, sono stati invece stanziati dal fondo per gli aiuti d'emergenza di competenza del primo ministro. Parte di questa cifra verrà usata per riparare i danni provocati dagli estremisti che hanno distrutto case, chiese ed edifici d'istituzioni religiose.
L'annuncio dell'inizio della campagna per i rimborsi alle vittime è stato dato pochi giorni dopo la visita del ministro Chidambaram a diversi campi di sfollati. Durante le soste nei campi, il ministro ha avuto colloqui con alcune delle vittime di violenze a cui ha assicurato compensazioni eque. Chidambaran ha anche espresso le profonde condoglianze ai congiunti di chi è stato ucciso rassicurandoli sulla sicurezza e sulla protezione finora non sempre garantite ai familiari dagli organismi del Governo federale.

Nell'agosto del 2008 i cristiani di Kandhamal vennero attaccati da bande di estremisti indù dopo l'uccisione di un loro leader religioso fondamentalista. Nonostante che l'esecuzione dell'attentato fosse stata rivendicata da un gruppo della sinistra maoista, la violenza degli induisti provocò decine di vittime, la distruzioni di abitazioni e di chiese e la fuga di migliaia di sfollati nei campi sotto la protezione delle autorità federali. Nel corso del periodo di più intenso terrore furono attaccati conventi e anche istituti scolastici gestiti da gruppi di cristiani appartenenti a diverse confessioni.

Oltre alle cifre fornite da fonti ufficiali non sempre attendibili, un bilancio realistico degli avvenimenti mostra che nella prima fase degli attacchi ci furono più di settanta vittime, diciottomila feriti e oltre 54.000 sfollati. Alcuni leader religiosi cristiani hanno ripetutamente criticato la lentezza degli aiuti forniti delle autorità federali di New Delhi a seguito delle persecuzioni in Orissa.

La violenza integralista in India non si è ancora definitivamente esaurita anche se gli episodi di persecuzione sono diventati più sporadici. Una scuola superiore cattolica del Gujarat orientale è stata attaccata il 6 luglio da gruppi di estremisti induisti che hanno anche ferito il direttore, padre Rayappan. Il pretesto dei disordini è stato la richiesta di un'insegnante verso alcune studentesse di rimuovere dalle loro braccia una sostanza, l'henna, usata dagli induisti nel corso delle cerimonie religiose. Con questo pretesto i fanatici hanno invaso l'edificio provocando gravi danni.


(©L'Osservatore Romano - 10 luglio 2009)
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