00 18/06/2009 10:01
  I vescovi rendono nota l'uccisione di un sacerdote impegnato fra i giovani

La Chiesa in Brasile colpita
dalla violenza criminale

Brasilia, 17. La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), ha dato notizia della brutale uccisione di Padre Gisley Azevedo Gomes, della congregazione della Sacre Stimmate e consulente della pastorale giovanile nella Conferenza episcopale. Il corpo del sacerdote è stato rinvenuto nel pomeriggio di martedì 16, in prossimità Brazlândia, città satellite del Distretto Federale.
Ordinato il 29 maggio 2005, padre Gisley si è dedicato alla pastorale della gioventù con numerose e fruttuose attività, tra le quali spicca la campagna nazionale contro lo sterminio della gioventù, che ha il motto "Gioventù in marcia contro la violenza". "Purtroppo - sottolineano i presuli - è stato vittima proprio della violenza che intendeva combattere".

Il vescovi della Conferenza episcopale brasiliana, nel confidare che i responsabili del crimine siano smascherati e puniti con giustizia, ribadiscono l'urgenza che la società, in tutti i livelli di competenza, si mobiliti "per porre fine alla violenza che sta falciando tante giovani vite innocenti".
Con la preghiera i presuli esprimono il loro cordoglio e la loro solidarietà ai parenti e agli amici di Padre Gisley, "un sacerdote di frontiera, un servitore fedele alla causa del Vangelo". Così pure partecipano al dolore della Congregazione degli Estigmatinos, dei componenti della pastorale della gioventù del Brasile, della Conferenza episcopale, dei movimenti ecclesiali presenti nel Paese. "Confidando nel Vangelo che ci annuncia la resurrezione - sottolineano i presuli - crediamo fermamente che Gisley sia nella vita eterna, ospite di Nostra Signora di Aparecida nel regno del suo Figlio Gesù".

Anche i responsabili della pastorale della gioventù del Brasile hanno espresso, in una nota, il profondo dolore per la morte di padre Gisley:  "Insieme con la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile ribadiamo - si legge nella nota - che, purtroppo, padre Gisley è stato vittima di quella violenza che sempre ha voluto combattere e con forza e coraggio. È più che mai urgente allora affrontare con determinazione i grandi dibattiti sulla sicurezza pubblica, sollecitando le istituzioni ad interventi più efficaci e attivando un processo di sensibilizzazione in tutte le componenti sociali".

La tragedia che ha colpito la comunità ecclesiale brasiliana "ci sfida - si legge ancora nella nota - a combattere con forza e determinazione la violenza che sta costando la vita a migliaia di giovani in tutto il Paese".
L'esempio di padre Gisley, la memoria del suo impegno diventino intelligente dinamismo - evidenzia la nota - "contro le molte forme della violenza e in favore della gioventù tanto fragile e minacciata nel mondo attuale in rapida trasformazione. Le sue coraggiose parole in difesa della vita e il suo impegno per la bandiera della giustizia e della pace dovranno costituire la prassi di vita cristiana, sia pur difficile, per ognuno dei suoi figli spirituali".

L'ispirazione profetica di padre Gisley ha lasciato nella comunità cattolica del Brasile un "solco indelebile che deve poter divenire coraggioso cammino verso un futuro migliore. "Ci auguriamo - sottolinea uno dei responsabili della pastorale giovanile brasiliana - che la memoria di questo uomo coraggioso, che ha dedicato la sua vita all'evangelizzazione e alla promozione umana dei giovani, continua a tradursi in un impegno contagiante al servizio della Chiesa, della città e della società. Che il grido e l'eco del suo messaggio non sia dimenticato".


(©L'Osservatore Romano - 18 giugno 2009)
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