00 04/06/2009 09:09
L'incontro del Patriarca di Mosca con i giovani al termine della sua visita a San Pietroburgo

In Russia troppi ortodossi solo per tradizione

Cirillo sulla crisi della pratica religiosa




Mosca, 3. "La Russia deve fare ancora molta strada prima che i laici formalmente ortodossi diventino dei credenti impegnati. E la Chiesa deve aiutarli":  lo ha detto il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Cirillo, che venerdì scorso, al termine della sua visita nella diocesi di San Pietroburgo, ha incontrato più di ottomila giovani fra studenti di varie università e scuole superiori e membri di associazioni. Il raduno, svoltosi nel Palazzo del ghiaccio di San Pietroburgo, è stata l'occasione per un vero confronto con i ragazzi, che hanno potuto porre direttamente delle domande al Patriarca.

"Spesso - ha affermato Cirillo rispondendo a uno dei quesiti - le persone si ritengono ortodosse in virtù delle loro origini culturali". Ma questo è solo l'inizio. Poi è necessario "sviluppare tale identità e avvicinarsi maggiormente alla Chiesa. Dobbiamo essere consapevoli - ha sottolineato nel suo intervento, ripreso dall'agenzia Interfax - che l'ortodossia è il fattore fondamentale della nostra identità culturale". Secondo il Patriarca di Mosca, "la teoria dovrebbe essere strettamente collegata alla pratica". In questo "la Chiesa gioca un ruolo molto importante":  il suo principale obiettivo è "di aiutare coloro che si considerano ortodossi per tradizione a diventare ortodossi per stile di vita", è "di fare in modo che queste persone, che si dicono ortodosse ma non vivono la vita della Chiesa, divengano membri attivi della comunità ecclesiale". Perché la vera "devozione religiosa" di un fedele è quando le sue azioni sono ispirate da "ragioni etiche". Una condizione generale - ha detto Cirillo ai giovani riuniti a San Pietroburgo - che la Russia laica e ortodossa non ha ancora raggiunto:  "Il popolo russo non si può definire religioso perché gli ideali del Vangelo non sono la principale motivazione dell'agire della società", ha spiegato.

"È questa la nostra sfida - ha concluso il Patriarca di Mosca - e faremo affidamento sulla società civile per affrontarla. È importante coinvolgere i giovani e le comunità studentesche poiché noi ci rivolgiamo al futuro del nostro Paese. La Russia diventerà una nazione ancora più grande solo quando imparerà ad armonizzare l'essenza spirituale e la natura materiale, le cose temporali e l'eternità".


(©L'Osservatore Romano - 4 giugno 2009)
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