00 05/06/2009 20:28
Madre di Dio
 
Che Maria sia la madre di Gesù, il Nuovo Testamento l'attesta a più riprese (cf. Mt 1,18; 2,11.13.20; 12,46; 13,55; Jn 2,1; Ac 1,14).

Il racconto della Natività indica senza ambiguità che Maria, come ogni altra madre, ha portato Gesù per nove mesi in grembo e, venuto il tempo, lo ha dato alla luce (Lc 2,5-7).

Tutto ciò è ben più di una maternità fisica e di una relazione puramente individuale tra Gesù e Maria; costei non è solamente la madre del Signore secondo la carne; la sua fede costituisce una dimensione essenziale della sua maternità. Prima di concepire carnalmente Gesù, l'aveva accolto e concepito nella fede.

Più ancora dell'esclamazione: "Beato il ventre che ti ha portato ed il seno da cui hai preso il latte! ", è la risposta di Gesù che si applica a lei: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!"(Lc 11,27-28; cf. 8,21). Già prima Elisabetta aveva lodato Maria per la sua fede: "Beata colei che ha creduto" (Lc 1,45).

A causa del suo sì, Maria, in quanto madre di Gesù, è anche un personaggio chiave della storia della salvezza. È per questo che Luca l'onora del titolo di Madre del Signore (Lc 1,43). Il racconto dell'annunciazione, nel vangelo di Luca, ci indica in modo ancora più preciso ciò che significa la maternità di Maria: costei non è solamente la madre di Gesù e la madre del Signore, ma la madre del Figlio di Dio. "Lo Spirito Santo scenderà su di te su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio". (Lc 1,35; cf. Ga 4,4).

In questo passaggio, si percepisce un'eco del racconto del Vecchio Testamento là dove la gloria di Dio camminava davanti ad Israele sotto forma di una nube luminosa (cf. Ex 13,21) e rimaneva in mezzo al popolo nella tenda sacra ( cf. Ex 40,34).

La nube è il simbolo della presenza onnipotente di Dio in mezzo al suo popolo. Che lo Spirito di Dio copra Maria con la sua ombra, significa che è la nuova casa di Dio, la nuova tenda dell'alleanza nella quale il Verbo di Dio ha scelto di abitare tra noi( cf. Jn 1,14). Partendo da questi testi biblici, la Chiesa ha potuto, nel terzo concilio ecumenico, ad Efeso (431), insegnare che Maria è la madre di Dio. Questo articolo di fede è comune a tutti i cristiani. Perfino i riformatori (i protestanti) del XVI" secolo lo hanno accettato.

L'espressione "madre di Dio" deve essere ben compresa. Beninteso, Maria non ha partorito Dio in quanto tale. Non sarebbe il vangelo, ma la pura mitologia, dove spesso si afferma un principio femminile nella divinità e talvolta si parla di una "quaternità " (divinità quadruplice). Maria, come la presenta la Bibbia e come la vede la Chiesa, è e resta una creatura! Non ha partorito Dio in quanto tale, ma Gesù Cristo nella sua umanità ontologicamente unita alla sua divinità. La fede nella maternità divina di Maria è dunque, in definitiva, una conseguenza della fede in Gesù Cristo che è, nell'unità della sua Persona, vero Dio e vero uomo.

Quando la Chiesa venera Maria come madre di Dio, vuole attraverso ciò glorificare Gesù Cristo che è l'unico Mediatore tra Dio e gli uomini.

(dal catechismo della Chiesa cattolica tedesca)
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