00 08/06/2009 18:17
L'arcivescovo Hilarion sulla IV Consultazione preconciliare in corso in Svizzera

L'unità panortodossa e le Chiese della diaspora


Chambésy, 8. L'unità ortodossa passa attraverso decisioni comuni sul dialogo con i cattolici e i protestanti e attraverso l'applicazione di canoni sacri al mondo moderno, la regolamentazione della vita ecclesiale nella diaspora ortodossa e la comprensione delle istituzioni ecclesiastiche dell'autocefalia e dell'autonomia. Hilarion Alfeyev, arcivescovo di Volokolamsk e presidente del dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, ribadisce che "il compito più importante del dialogo panortodosso" resta "la promozione dell'unità della Chiesa preservando la sua santa tradizione". In un'intervista all'agenzia Interfax, Hilarion parla degli argomenti in agenda alla IV Consultazione preconciliare panortodossa in corso di svolgimento, dal 6 al 13 giugno, al Centro ortodosso del Patriarcato ecumenico di Chambésy, in Svizzera. L'incontro, dedicato al tema della diaspora, segue quelli del 1976, del 1982 e del 1986, svoltisi anch'essi a Chambésy.

Per promuovere l'unità della Chiesa ortodossa - spiega l'arcivescovo - "è necessario consolidare l'autoconsapevolezza teologica, scambiare esperienze nell'ambito catechistico ed educativo, formare l'assistenza pastorale e
assicurare la partecipazione ecclesiale nell'ambito del lavoro sociale". L'unità dell'ortodossia è fondamentale per "elaborare una risposta comune alle sfide che il mondo in rapido cambiamento ci propone". Tra le forme che esprimono una vera cooperazione panortodossa, Hilarion pone i preparativi per il Grande concilio della Chiesa ortodossa orientale, il quale "deve tener conto di alcune pressanti questioni che richiedono una decisione panortodossa". Per sanare le divisioni - sottolinea il dirigente della Chiesa ortodossa russa - le scelte sono obbligate e passano attraverso il dialogo, la discussione congiunta sui problemi emergenti, la comunione liturgica e la collaborazione in altre attività ecclesiali, la conoscenza delle usanze di ogni tradizione nazionale, il libero scambio di opinioni e le decisioni prese insieme "nello spirito di Cristo, del Vangelo e della tradizione della Chiesa".

Parlando del tema della IV Consultazione preconciliare panortodossa, Alfeyev dice che "non si può affermare che ogni problema particolare rappresenti una seria minaccia per l'unità dell'ortodossia". La vita e l'ordine di una comunità ortodossa che esiste al di fuori della propria Chiesa ortodossa locale - spiega Hilarion - "sono spesso un riflesso diretto dell'immagine della vita ecclesiale così come si è sviluppata storicamente in seno a tale Chiesa particolare. Assieme alle parrocchie delle varie tradizioni etniche, greca, russa, romena, serba, nella diaspora vi sono parrocchie multinazionali che cercano di andare incontro ai bisogni dei loro fedeli". La diaspora ortodossa - conclude - "ha molti volti, così come è vario lo stesso mondo ortodosso", e "il graduale consolidamento delle diaspore potrà portare in futuro all'emersione di nuove Chiese ortodosse locali".


(©L'Osservatore Romano - 8-9 giugno 2009)
__________________________________________________