Famiglia Cattolica

Il Patriarca di Mosca in visita in Ucraina

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 27/07/2009 06:50



    Dal 27 luglio al 5 agosto Cirillo in un Paese dove l'ortodossia stenta a ritrovare la sua unità

    Il Patriarca di Mosca in visita in Ucraina


    Mosca, 25. Dal 27 luglio al 5 agosto il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Cirillo, sarà in Ucraina per una visita densa di significati ma anche accompagnata da difficoltà. Mentre la Chiesa ortodossa ucraina guidata dal metropolita Volodymyr, autonoma ma canonicamente soggetta a Mosca, celebra l'arrivo di Cirillo, quella del Patriarcato di Kiev presieduta da Filarete - che dal 1992, assieme alla piccola Chiesa ortodossa autocefala ucraina, si è separata dalla precedente - ha espresso critiche sul viaggio. "È giunta l'ora di capire che l'Ucraina non è la Russia - ha detto Filarete - e di riconoscere il nostro diritto a costruire un futuro indipendente".

    Secondo l'ordine protocollare, Cirillo, come nuovo Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, incontrerà tutte le Chiese ortodosse sorelle. L'itinerario pastorale è cominciato con il viaggio a Istanbul, dal 4 al 6 luglio, presso il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Cirillo ha smorzato i toni delle polemiche affermando che anche la visita in Ucraina è "pastorale" e che "non bisogna vedervi una componente politica". Non è escluso che, durante la sua permanenza, il Patriarca di Mosca possa incontrare dei rappresentanti delle comunità dissidenti. La notizia è stata confermata dal capo del dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca, l'archimandrita Kirill Govorun. Lo stesso Filarete è aperto al dialogo e ha invitato Cirillo a confrontarsi con i dissidenti e a proporre "delle soluzioni che tendano a superare le contraddizioni esistenti". Sembra però escluso, al momento, un incontro fra Cirillo e Filarete.

    L'ortodossia è la confessione seguita dalla stragrande maggioranza degli ucraini ma i suoi fedeli, come detto, sono divisi dal 1992. Dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica, il rifiuto da parte del Patriarcato di Mosca di concedere l'autocefalia alla Chiesa ortodossa ucraina provocò la scissione in tre differenti entità, due delle quali in aperto contrasto con Mosca. Ufficialmente le parrocchie legate al Patriarcato di Mosca (11.300) sono molto più numerose di quelle vicine al Patriarcato di Kiev (4.000) e alla Chiesa autocefala (1.200), ma, secondo alcuni sondaggi, il numero dei fedeli "dissidenti" supererebbe quello degli ortodossi canonicamente soggetti a Mosca.

    Durante il suo viaggio in Ucraina, Cirillo parteciperà a quattro importanti commemorazioni:  del principe Vladimiro, al Pecerska Lavra (conosciuto come monastero delle grotte di Kiev); dell'icona della Madre di Dio di Svyatogorsk; del profeta Elia, nella cattedrale di San Vladimiro a Sebastopoli; dell'icona della Madre di Dio di Pocajiv. La visita di Cirillo giunge esattamente un anno dopo quella compiuta  dal  suo  predecessore,  Alessio ii, per il 1020° anniversario della cristianizzazione della Rus' di Kiev.


    (©L'Osservatore Romano - 26 luglio 2009)
    __________________________________________________

  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 29/07/2009 08:06
    La prima giornata della visita di Cirillo in Ucraina

    Il Patriarca di Mosca su ortodossia e nazionalismo




    Kiev, 28. "Nessun imperialismo, nessun dominio sugli altri. Esiste una sola, chiara ecclesiologia ortodossa:  il patriarca è il padre di tutti; poco importa quale sia il colore del passaporto e lo Stato nel quale si vive".

    Il Patriarca di Mosca, Cirillo, da ieri in Ucraina per una visita di dieci giorni, ha risposto così a coloro che vedono in questo viaggio una dimostrazione di forza della Chiesa ortodossa russa nei confronti di Kiev.
     
    Incontrando il presidente della Repubblica, Viktor Juscenko, sostenitore di una Chiesa ortodossa ucraina unita e indipendente, Cirillo ha risposto che "questa Chiesa, una Chiesa indipendente, esiste già, e se essa non esistesse l'Ucraina non sarebbe esistita". Purtroppo - ha continuato il Patriarca di Mosca - "delle ferite sono comparse sul corpo di questa Chiesa, e bisogna guarirle". Evidente l'allusione al Patriarcato di Kiev, presieduto dal metropolita Filarete, e alla piccola Chiesa autocefala, capeggiata dal metropolita Mefodiy, protagoniste dello scisma del 1992, anno in cui, non riconoscendo l'autorità di Mosca, lasciarono da sola la Chiesa ortodossa ucraina legata al Patriarcato di Mosca, quest'ultima guidata oggi dal metropolita Vladimiro.

    Il primo atto della visita di Cirillo è stato l'omaggio al monumento di san Vladimiro, principe di Kiev, che nel x secolo propagò il cristianesimo ortodosso nella Russia kieviana, spingendo moltissimi abitanti a battezzarsi nelle acque del fiume Dnepr. "Preghiamo - ha detto il Patriarca di Mosca, davanti a duemila fedeli, invocando l'unità degli ortodossi russi e ucraini - per l'amicizia e la fratellanza dei popoli usciti dalle fonti battesimali del Dnepr, per la nostra unità spirituale ed ecclesiastica indissolubile. Pregando qui, sulle rive delle nostre fonti battesimali comuni, testimoniamo la preservazione della nostra unità spirituale, anche se viviamo in Stati differenti, e in questa unità dimora la nostra forza". Cirillo ha ringraziato il metropolita Vladimiro per l'accoglienza, sottolineando di essere venuto "come pellegrino, in comunione con la storia millenaria" della Chiesa ortodossa. Una visita pastorale che dà "la gioia di incontrare il popolo di Dio che guarda con zelo alla fede dei suoi Padri". Nei pressi del monumento a san Vladimiro, un gruppo di nazionalisti ucraini ha inscenato una manifestazione.

    Il Patriarcato di Mosca considera l'Ucraina - culla dell'ortodossia russa - come un suo territorio canonico, e ieri Cirillo ha ribadito, al presidente Juscenko, davanti al memoriale dedicato alle vittime della grande carestia del 1932-1933, tutta la propria, storica autorità, respingendo l'ipotesi di creare una Chiesa ufficiale completamente indipendente da Mosca. "Kiev, madre delle città russe, è, per gli eredi della fede di Vladimiro, la nostra Gerusalemme e la nostra Costantinopoli", ha detto Cirillo, il quale, lunedì, ha presieduto anche la riunione del santo sinodo della Chiesa ortodossa russa, svoltasi nella lavra delle Grotte di Kiev. È stata la prima volta nella storia del Patriarcato di Mosca che il sinodo si è riunito nella capitale ucraina. Durante il vertice è stato costituito un organo consultivo, sono stati approvati documenti, ma non sono state prese decisioni sull'attuale divisione fra le comunità ortodosse in Ucraina.

    C'è spazio tuttavia per il dialogo. L'incontro con Juscenko, nonostante la divergenza di vedute, si è svolto con grande cordialità, così come quello con il primo ministro Julija Tymosenko. Il capo dello Stato ha sottolineato l'importanza della prima visita in Ucraina del Patriarca di Mosca e della possibilità di avere uno scambio "sincero, fiducioso e onesto" sui problemi esistenti nella vita religiosa della nazione. Cirillo, a sua volta, ha espresso la sua gioia di poter proseguire con il presidente Juscenko "il dialogo sulla situazione religiosa in Ucraina". Segnali di distensione sono venuti anche dal Patriarcato di Kiev e dalla Chiesa autocefala. Filarete, alla vigilia del viaggio, ha invitato Cirillo a confrontarsi con le comunità dissidenti e a proporre "delle soluzioni che tendano a superare le contraddizioni esistenti". Lo stesso Mefodiy ha auspicato che la visita del Patriarca di Mosca possa essere "un punto di partenza per un primato della Chiesa russa che, liberandosi da stereotipi ideologici, sviluppi una nuova disponibilità verso i problemi della Chiesa in Ucraina", pur ribadendo che "l'unica strada reale per superare le divisioni tra le Chiese è un dialogo pieno e inter-giurisdizionale" per la creazione di una Chiesa ortodossa ucraina unificata.

    "Il patriottismo cristiano è cosa diversa dal nazionalismo", aveva spiegato Cirillo ai giornalisti ucraini, poco prima della sua partenza da Mosca. Per il Patriarca, "la Chiesa ortodossa russa non è la Chiesa della Federazione russa", considerando che la maggior parte dei suoi vescovi e comunità si trova al di fuori della Russia. "È per questo - ha detto ancora Cirillo - che, quando parliamo di patriottismo, non pensiamo al patriottismo dei cittadini della Federazione russa, o comunque non solamente. Noi parliamo dell'amore di ogni membro della Chiesa per il Paese o per i valori etici nei quali egli si identifica. Per tale ragione il patriottismo cristiano è differente dal nazionalismo. Questo patriottismo è sempre equilibrato dall'universalismo cristiano, cosa che non avviene nel caso del nazionalismo. L'universalismo cristiano - ha concluso il Patriarca di Mosca - procura all'uomo un fondamento etico solidissimo, di modo che l'amore che egli nutre per il suo popolo e la fedeltà al Paese sono sempre equilibrati dai valori umani universali, nel senso cristiano del termine".



    (©L'Osservatore Romano - 29 luglio 2009)
    __________________________________________________

  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 30/07/2009 12:53
    La Divina liturgia presieduta dal Patriarca di Mosca Cirillo

    L'Ucraina celebra il suo battesimo cristiano


    Kiev, 29. Il secondo giorno del pellegrinaggio in Ucraina del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Cirillo, è coinciso con la festa di san Vladimiro, principe di Kiev, e con l'anniversario del celebre battesimo che, nel 988, diede il via alla cristianizzazione della Russia kieviana. Ieri mattina Cirillo, assieme al metropolita Vladimiro, primate della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca, ha presieduto la divina liturgia nella piazza antistante il Pecerska Lavra, o monastero delle Grotte di Kiev, centro spirituale dell'ortodossia in Ucraina. Hanno partecipato al rito decine di vescovi, numerosi preti e alcune migliaia di fedeli.
    L'unità dei russi e degli ucraini - ha detto il Patriarca di Mosca rivolgendosi all'assemblea - "non è né politica né imperialistica. È l'unità in Cristo che il Signore ci ha accordato, non solamente attraverso la sua parola ma anche con il suo sangue. Fedeli a questa unità - ha continuato Cirillo - proseguiamo il cammino della storia con l'umiltà, l'amore per tutti gli uomini e la speranza in Dio". Per il Patriarca, "l'aspirazione all'unità fraterna non è scomparsa nel popolo ortodosso ucraino. Oggi ho potuto vederla con i miei occhi, guardandovi".
    Poi, un pensiero speciale al metropolita Vladimiro, che ieri celebrava l'onomastico. Cirillo ha espresso la speranza che "la Croce riscaldi il cuore del metropolita Vladimiro e gli ricordi sempre la grazia di Dio e l'amore discesi su di noi oggi. Che il Signore lo aiuti nello svolgimento del suo ministero pastorale".
    Alla divina liturgia è seguita una sacra processione lungo le grotte sottostanti al santuario.
    Oggi il programma del viaggio prevede, in mattinata, un incontro con il clero, gli insegnanti e gli studenti dell'Accademia teologica di Kiev, che avrà luogo nel refettorio del Pecerska Lavra. Nel pomeriggio la partenza per Donetsk dove, in serata, il Patriarca Cirillo visiterà la cattedrale della Trasfigurazione.



    (©L'Osservatore Romano - 30 luglio 2009)
    __________________________________________________

  • OFFLINE
    Cattolico_Romano
    Post: 11.290
    Registrato il: 03/10/2008
    Registrato il: 01/11/2008
    Sesso: Maschile
    00 01/08/2009 08:00
    Il tema dell'unità nel sermone di Svyatogorsk

    Il Patriarca di Mosca dice agli ucraini che nulla può giustificare lo scisma


    Donetsk, 31. "Credo che Dio manderà la sua misericordia sull'Ucraina conducendo le autorità e tutti coloro che vivono nello scisma fuori dall'ignoranza, dall'oblio e dall'insensibilità divenuta pietra. E come Patriarca, anche dell'Ucraina, farò del mio meglio affinché la popolazione sia unita e le controversie nazionali scompaiano, per una sola Chiesa di Cristo". È il punto centrale del sermone pronunciato ieri, giovedì, dal Patriarca di Mosca durante la commemorazione dell'icona della Madre di Dio alla lavra della Santa Dormizione di Svyatogorsk, a nord di Donetsk, in Ucraina, Paese dove Cirillo è in visita pastorale fino al 5 agosto. Il primate della Chiesa ortodossa russa è tornato dunque a parlare dell'unità della Chiesa in Ucraina lodando coloro che si battono per conseguirla.

    "La storia - ha detto il Patriarca - mostra che durante i duemila anni dell'esistenza del cristianesimo nessun sogno umano, nessuna idea politica o nazionale ha potuto essere realizzata in presenza della divisione del Corpo di Cristo. Dove c'è divisione, c'è spargimento di sangue, si sprecano energie, l'unità è smarrita e la separazione prende il posto dell'integrità; là dove emerge l'abilità a raggiungere gli obiettivi del singolo, la dignità del popolo è perduta, perché un popolo diviso nelle cose più essenziali e sacre non può essere capace di unirsi attorno a slogan e a programmi politici".

    Al santuario di Svyatogorsk Cirillo è stato accolto dal metropolita di Donetsk e Mariupol, Hilarion, e dal vescovo Arseniy, archimandrita della lavra e abate incaricato di Svyatogorsk. La Divina liturgia si è tenuta nella chiesa della Santa Dormizione. Cirillo ha concelebrato assieme al metropolita Vladimir, capo della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca, e ad altri venti religiosi. Dopo la liturgia, dalla chiesa è partita una processione con l'icona della Madre di Dio che ha raggiunto la stele eretta in sua memoria.

    Nel sermone, il Patriarca di Mosca ha ricordato ai presenti il significato della comunione:  "Ricevendo la comunione da un solo pane e da un solo calice - ha spiegato - siamo uniti, gli uni con gli altri, dall'invisibile ma operante potere divino e, da semplice gruppo, ci trasformiamo in Chiesa di Dio". E riferendosi allo scisma nella Chiesa, questione vitale per gli ucraini, Cirillo si è chiesto:  "Se diventiamo uno nell'unico corpo e sangue di Cristo, che cosa può dividerci? Da quale argomento e sogno umano, da quali valori umani il Corpo di Cristo può essere diviso? Non c'è sogno, non c'è valore che tenga! Ancora meno possono esserci degli ideali sociali, nazionali e politici per interesse dei quali uno può legittimamente dividere ciò che il Signore ha unito". E parlando dello scisma che dal 1992 ha separato in tre distinti organismi la Chiesa ortodossa ucraina, ha aggiunto:  "Nessun argomento, nessun giudizio, nessun ideale può giustificare lo scisma, poiché lo scisma è la violazione della parola di Dio riguardo l'unità della sua eredità".
    Il Patriarca di Mosca, dopo una visita al monastero dei Santi Nicola e Basilio, partirà da Donetsk destinazione Simferopol, dove farà tappa al monastero della Santa Trinità e al cantiere della cattedrale (in costruzione) di San Alexander Nevsky.



    (©L'Osservatore Romano - 1 agosto 2009)
    __________________________________________________