Gli anziani...

Quando si è giovani,ci si crede eterni....
(io per un po' l'ho creduto),
poi l'orologio della vita avanza inesorabilmente,
come una trottola al rallentatore
portandosi via ricordi belli e tristi...
e aggiungendo giorno per giorno
quella consapevolezza che si invecchia ...
e  penso alle parole di mio padre
 qdo un giorno  cito' 
San Paolo e il suo pensiero....
"Il nostro futuro è il nostro passato...",
guarda il passato
è li' che hai gettato le fondamenta
del tuo futuro....
ora presente.
(Qualcuno mi cerchi il versetto biblico per favore!)
...
Io son giovane di eta'
(ma ci son "vecchi "piu' giovani di me...)
nn ho ancora fatto il giro di boa
come si suol dire...
ma li assisto,
li guardo,
li amo...

...
e guardo le loro mani rugose
che hanno accarezzato,
lavorato,
asciugato le lacrime dei bambini piccoli,
pregato...

E penso all'amore della loro vita
che hanno avuto a fianco
spalla a spalla,
mano nella mano
nella gioia e nella tribolazione,
fino a poco tempo prima che si ammalassero
e nn si allettassero...

...penso ai loro amici,alle  loro discussioni
e magari piccole liti,
per poi brindare insieme
con un bel bicchiere di vino
alla loro amicizia....

e rimediare con una bella partita a scacchi....

LA TUA VITA E’ UN MIRAGGIO
La tua storia, vecchietto,
è fantastica.

Figlio di un miracolo.

Il seme di tuo padre,
accettato da tua madre,
diventa nel suo grembo
testa tua - cuore tuo - gambe
tue. Quel seme, informe, si organizza
e cresce sotto l'effetto dell'arte
ineffabile di Dio.
Sei tu nonnino.

Si ,nonnino,
anche tu sei stato un bambino...




che come un prodigio ti ha fatto il Signore....
Ogni giorno ringrazia il Tuo Dio
e nn dimenticarlo mai,
neanche quando la malattia porterà via
i tuoi ricordi e i tuoi sorrisi...
Intanto loda ,
loda il Tuo signore,
finche' puoi...
il Signore 
non dimenticherà!!!!

che belle!

Mi hai portato un cestino di uva
«Oggi ventun settembre è il mio
compleanno.
Ho 90 anni.
È un povero dono,
l'accolga.
L'ho raccolta io con le
mie mani.
È questa vite che m'ha dato
questi grappoli d'uva».

Possiamo fare felici
i nonnini accettando
i loro umili doni.

Una donna canadese, miserabile,
con sette figli, sfama la famiglia
con i resti della mensa
di un asilo, dati a lei
a mezzogiorno
e sera,
per ben vent'anni.

La donna non può ricambiare coi servizi.

Ha sette figli.

Fruga in una cesta dei rifiuti.

Trova un paio di ciabatte vecchie.

Le tinge. Ricama un fiore sopra.
La suora capisce. Accetta.

La donna è felicissima.

Vado a trovare un vecchietto.

Con gioia, mi grida: «D. Armando
è venuta la Leila».
«Cosa v'ha fatto da essere
così contento?».

«Mi ha lavato i piedi,
mi ha tagliato le unghie.
Mi ha portato un piatto
di strozzapreti caldi.
Poi m'ha dato un bacino. Se muoio sono contento».

Mi sovviene il canto del Santo
vecchio Simeone, dopo la
vista di Gesù: «Nunc dimittis, Domine,
servum tuum».

«Lascia, o Signore, che il
tuo servo muoia in
pace, perché i miei occhi hanno visto
la salvezza d'Israele».

Un bambino
si siede vicino a me,
in un angoletto di prato,
occhieggiato di margherite.

Appoggia il volto
sulle mie ginocchia.

«Raccontami una favola».

Un giovanotto
al sabato sera:
«Sono venuto
a confessarmi».

(Zacuff), 13/08/2009 16.25:

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LA TUA VITA E’ UN MIRAGGIO
La tua storia, vecchietto,
è fantastica.

Figlio di un miracolo.

Il seme di tuo padre,
accettato da tua madre,
diventa nel suo grembo
testa tua - cuore tuo - gambe
tue. Quel seme, informe, si organizza
e cresce sotto l'effetto dell'arte
ineffabile di Dio.
Sei tu nonnino.

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(Questi sono sonetti scritti da un mio amico prete (don Armando Moretti), morto tre anni fa, era capellano di un cimitero e ultimamente viveva in un "ricovero" per anziani)

E sono pensieri degni di non essere dimenticati.

Grazie Zac ,perchè questi sonetti ci permettono a noi giovani ,presi da mille cose da fare e pensare, da mille preoccupazioni,di essere in contatto con la parte migliore di noi stessi....le nostre radici,i nostri nonni e i nostri anziani ,in generale.
Posso trascriverli su un foglio e metterlo in bacheca in reparto?
Naturalmente li firmo col suo autore ,don Armando Moretti.
Belli.

A mio nonno...Grande Maestro della mia vita.