Allora difendevano i frutti che Cristo aveva portato separandoli dall'origine; hanno voluto fare un cristianesimo senza Cristo, difendendo i valori cristiani a prescindere dalla fonte, dalla sorgente di questi valori.
«In verità questi valori [...] sono legati alla Rivelazione», e noi lo capiamo bene, perché noi penseremmo come tutti, se non avessimo incontrato il movimento.
Che cosa avremmo detto noi sulla vicenda di Eluana, se non avessimo incontrato il movimento?
Ditemi... Come tutti! «Così si liberano nell'uomo delle forze che sono per sé "naturali" [noi possiamo raggiungere quasi naturalmente il riconoscimento di questi valori , ma che non si svilupperebbero al di fuori di quell'economia [del cristianesimo].
L'uomo diviene consapevole di valori che per sé sono evidenti, ma divengono visibili solo in quell'atmosfera».
Se noi non capiamo questo, che sono di per sé evidenti ma che noi possiamo capirli soltanto all'interno di quell'atmosfera dell'incontro cristiano, poi cerchiamo di bastonare gli altri con i valori pensando che così li capiranno.
E poi ci lamentiamo chiedendoci perché non arrivano a capire. Anche noi non l'avremmo capito così!
Non è che Gesù si è fatto carne per sbaglio! No, è diventato carne perché senza di questo noi non avremmo capito.
Non è che non siano veri i valori, ma è che la strada per accoglierli, per capirli, per vederne l'umanità, l'abbiamo incontrata solo riconoscendo Cristo.
Guardini annota, parlando di decenni fa (figuriamoci se vivesse adesso...), che si è «rivelato un vuoto che esisteva ormai da lungo tempo. |...|
II tempo che viene creerà qui una chiarezza terribile, ma salutare.
Nessun cristiano può rallegrarsi dell'avvento di una radicale negazione del cristianesimo [...].
Ma è bene che si metta a nudo quella slealtà (operata dalla cultura moderna: volere difendere i valori senza Cristo; adesso, ormai, neanche più i valori, come vediamo]. Poiché allora si vedrà quale è effettivamente la realtà, quando l'uomo si è distaccato dalla Rivelazione, e vengono a cessare i suoi frutti».
Adesso lo stiamo già toccando con mano, adesso che hanno incominciato a cessare i frutti.
Quello che nessuno poteva immaginare - che si sarebbe potuti arrivare a negare la vita e le cose più evidenti - lo abbiamo davanti (infatti per noi rimangono evidenti per un uso della ragione educato all'interno della Chiesa).
Le ambiguità vengono a cessare e ci portano a una purificazione e a un approfondimento della fede.
Noi dobbiamo essere consapevoli di questo, perché ci troveremo sempre più a vivere senza patria, a non essere capiti.
Allora qual è la modalità per resistere nel pericolo?
Guardini ci indica, quali due condizioni, «la maturità del giudizio e la libertà dell'opzione».
Senza questo tra un po' noi ci ritroveremo come tutti.
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