00 29/08/2009 20:49
La nuova agenda del segretario generale eletto Fykse Tveit

Il Consiglio ecumenico delle Chiese rilancia l'obiettivo dell'unità


Ginevra, 29. "Perché siano una sola cosa" (Giovanni, 17,11). La frase evangelica, scritta in greco su un pannello, ha fatto da sfondo, ieri, alla prima conferenza stampa del nuovo segretario generale eletto del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) o World Council of Churches (Wcc), il pastore luterano norvegese Olav Fykse Tveit. Indicando ai giornalisti proprio il passo della Parola di Dio, Tveit ha sottolineato che "questo è il fondamento del Wcc e il suo obiettivo". "Qualsiasi visione di questo lavoro è rendere ciò evidente:  non si tratta della vecchia "agenda" ma di quella nuova". Il prossimo segretario generale, succeduto a Samuel Kobia, ha elencato alcune priorità per il suo mandato:  la solidarietà tra i cristiani nel mondo, i rapporti tra le varie fedi, l'allargamento delle relazioni ecumeniche e la giustizia.

In particolare, il pastore ha evocato le difficoltà delle comunità cristiane nel mondo, nei Paesi dove queste costituiscono minoranze religiose o dove, comunque, c'è violenza e povertà. "Noi possiamo far esprimere le loro voci - ha detto - e possiamo renderle più forti".
Per quanto riguarda il dialogo interreligioso, Fykse Tveit ha posto in rilievo i legami con l'area islamica e, a tale proposito, ha fatto presente la sua esperienza personale in qualità, fra l'altro, di moderatore del gruppo di lavoro tra la Chiesa luterana e il Consiglio islamico di Norvegia. "Le Chiese - ha quindi evidenziato - hanno il grande potenziale di abbattere le varie barriere che esistono nel mondo". "La premessa - ha detto - è semplice:  vedersi l'uno con l'altro come esseri umani. Le religioni ci chiamano a questo".
La stessa visione di apertura, ha aggiunto, accompagnerà il processo di sviluppo del dialogo ecumenico. La necessità di rafforzare i rapporti con la Chiesa cattolica è stato uno dei punti centrali della sua riflessione. Tveit ha evidenziato di considerare quella con la Chiesa cattolica "una delle relazioni cruciali per il Wcc". Ha perciò aggiunto di guardare alla continuità di questi rapporti con la Chiesa cattolica, che non è un membro del Wcc, ma che comunque con l'organizzazione ha legami di collaborazione.
Tveit ritiene, inoltre, che "la cooperazione tra le varie componenti dell'organismo è importante per una testimonianza comune". Il Wcc, creato nel 1948, riunisce anglicani, ortodossi e protestanti, ed è attualmente composto da 349 comunità.
Infine, il prossimo segretario generale, il cui incarico sarà operativo dal 2010, ha parlato di giustizia e ambiente, mettendo in luce i rischi dei cambiamenti climatici, citando soprattutto la Groenlandia e l'oceano Pacifico. "Si tratta - ha affermato - di un dovere cristiano rispondere a tali questioni".
Uno spazio di riflessione lo ha dedicato anche al modo personale di avvicinarsi al nuovo incarico:  " Ho ancora molto da imparare - ha puntualizzato - da riflettere e da pregare da qui all'ingresso ufficiale nell'ufficio di segretario".
Il segretario generale è stato eletto dal comitato centrale del Wcc i cui lavori proseguiranno fino ai primi giorni di settembre. Il comitato centrale, tra l'altro, ha indicato una rosa di tre Paesi con relative città per ospitare la prossima assemblea del Wcc che si terrà nel 2013:  Busan in Corea del Sud; Damasco in Siria e Addis Abeba in Etiopia.


(©L'Osservatore Romano - 30 agosto 2009)
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