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La voce che risuona in ogni cosa è la voce di Dio, che ci chiama a diventare ciò che il nostro nome indica, vale a dire noi stessi. Egli chiama tutte le sue creature a diventa-re realmente se stesse, a realizzare il fine per cui Egli le ha fatte. Anche gli alberi, i fiori, le montagne* Perfino la pie-tra ha la sua vocazione, che può essere quella di diventa-re la Pietà di Michelangelo, oppure di essere levigata dalle onde sulla riva del mare, o ancora di restare uguale a se stessa nel corso dei secoli. Ogni pietra è chiamata a essere pietra secondo il disegno del suo creatore. Nel rispondere a questa chiamata, la pietra, se solo avesse coscienza, sco-prirebbe la gioia del pieno realizzarsi di sé. Così avviene per le piante, per gli animali, per Fuorno: per tutti c'è un percorso, un itinerario da realizzare verso il compimento, una traccia da seguire fino alla pienezza definitiva di sé. Ogni uomo consiste di questa vocazione. Ed è evidente che ciò non riguarda soltanto i sacerdoti o le suore - ossia le persone che di solito, quasi involontariamente, associa-mo alla parola vocazione - ma ogni uomo, di qualunque epoca e di qualunque paese. La vita consiste nella rispo-sta della libertà delTuomo alla chiamata di Dio.

don Camisasca - direttore Seminario S.Carlo Borromeo - Roma