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La quarta porta: gli occhi

55. C’è anche un’altra porta più attraente di queste, ma più difficile da custodire, quella degli occhi: per questo sta aperta al di sopra e possiede la bellezza. Ha molte aperture non solo per vedere ma anche per essere vista, se è stata ben rifinita.

56. Qui c’è bisogno di leggi severe: anzitutto di una, che il fanciullo non sia mai mandato a teatro, per non subire una rovina totale attraverso l’udito e attraverso gli occhi.

A questo, in piazza, badi soprattutto il pedagogo, facendolo passare attraverso stretti sentieri e lo esorti, così da non subire mai quella rovina.

57. A molte cose si deve dunque badare, perché non subisca tale influenza quando è visto: eliminare l’eccesso dell’eleganza tagliando in segno di serietà i capelli posti in alto.

E se il fanciullo ne fosse dispiaciuto come se fosse privato di ornamento, impari anzitutto che questo è il miglior ornamento.

58. Quanto poi al non vedere, sono sufficienti per la protezione quei discorsi sui figli di Dio perdutisi per le figlie degli uomini , quelli sui Sodomiti, l’inferno e tutti gli altri racconti.

59. Su questo punto soprattutto il pedagogo e l’accompagnatore devono usare molta attenzione. Ma tu mostragli altre cose belle e stornerai di là i suoi occhi, cioè il cielo, il sole, gli astri, i fiori della terra, le praterie, la bellezza dei libri : rallegri la vista con queste cose. E ce ne sono molte altre che non arrecano danno.

60. Infatti questa porta è difficile da custodire, poiché ha il fuoco posto all’interno e, come qualcuno direbbe, una necessità naturale.

Impari i canti divini. Se non è eccitato dall’interno, non vuole neppure vedere al di fuori.

Non prenda il bagno con donne: è un male questa abitudine, e che non lo si mandi neppure a riunioni di donne.

61. Ascolti continuamente tutto il racconto su Giuseppe ed impari inoltre ciò che riguarda il regno dei cieli, quale ricompensa è destinata ai temperanti.

Promettigli anche di presentargli una graziosa sposa e di renderlo successore dell’eredità.

Impiega ogni minaccia se vedessi il contrario e digli: "Non riusciremo ad incontrare, o figlio, una donna virtuosa, se tu non dimostrerai molta vigilanza e l’accrescimento della virtù. Quando sarai divenuto forte, ti condurrò subito alle nozze".

62. Soprattutto se è educato a non dire cose vergognose, fin dall’inizio ha come acquisita la riservatezza.

Parlagli della bellezza dell’anima. Ispiragli nobili pensieri sulle donne. Digli che è degno di uno schiavo essere disprezzato da una schiava e ché il giovane ha soprattutto bisogno di molta cura.

Colui che parla fuori posto sarà notato, mentre colui che vede non lo sarà infatti rapida è questa sensazione e, pur sedendo in mezzo a molti, può conquistare quella che vuole con lo sguardo degli occhi. Non abbia niente in comune con una donna: ad eccezione della madre non guardi alcuna donna.

Non dargli del denaro; nulla di vergognoso penetri in lui; disprezzi il lusso e le altre cose simili.

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