Infatti chi dice: « Sono venuto proprio per questo, per rendere testimonianza alla
verità », dichiara di non aver compiuto nulla di male. Poi, dicendo: « Chiunque è
dalla parte della verità, ascolta la mia voce », lo attira e lo convince ad ascoltare le
sue parole. « Se uno è sincero — dice — e desidera la verità, di certo mi darà ascolto
». In questo modo, con poche parole, richiama l'attenzione di Pilato, tanto che chiede:
rese conto che la risposta a tale domanda richiedeva del tempo: voleva nel frattempo
infatti: « Siccome è colpevole e merita la pena di morte, liberatelo in omaggio alla
festa ». Prima di tutto vuole la discolpa da ogni accusa, poi li prega, ricorrendo ad
ogni mezzo: se non vogliono liberarlo come innocente, almeno lo libe rino come reo,
consuetudine che io vi liberi uno per la Pasqua », poi, quasi supplicando: « Voleteche io vi liberi il re dei giudei?
empietà! Liberano persone che hanno costumi simili ai loro e veri delinquenti, ma
ordinano che un innocente sia condannato: questa era già da un pezzo la loro
consuetudine. Ma tu considera quanto è grande in ogni circostanza la benevolenza del
Signore.
furia dei giudei. Siccome con i mezzi usati precedentemente non lo aveva potuto
liberare, ora, per trattenerli dal commettere il misfatto, lo fece flagellare e permise
tutto il resto, cioè che gli mettessero addosso il mantello e la corona, allo scopo di
calmare la loro rabbia. Perciò lo trascinò davanti ad essi incoronato di spine, affinchè
costoro, vedendo che gli era stato fatto quell'oltraggio, frenassero la loro furia e
vomitassero tutto il veleno che avevano in corpo. E perché i soldati facevano tutte
queste cose, senza che il procuratore le avesse loro ordinate? Per far cosa gradita ai
giudei: in realtà all'inizio non partirono di notte per ordine di quello, ma osavano tutto
ciò per ingraziarsi i giudei e intascare il loro denaro.
2 Gv. 18, 38.
3 Gv. 18, 39.
4 Gv. 18, 40.