Eppure le parole che erano state dette loro, avrebbero dovuto calmare tutta la loro ira.
Ma ebbero paura che Gesù, liberato, riunisse di nuovo il popolo, e facevano di tutto
per evitare che ciò accadesse. Grave colpa è l'ambizione del potere, tanto che può
portare l'anima alla perdizione. Per questo non gli prestarono mai ascolto. Ma Pilato
vuole che lui venga liberato soltanto a parole: quelli invece gli fanno pressioni
gridando « crocifiggilo ». E perché si sforzavano tanto di farlo morire? Perché quel
genere di morte era infamante. Temendo dunque che nel futuro si potesse serbare
qualche memoria di lui, si sforzano di infliggergli questo vergognoso supplizio, non
sapendo che proprio attraverso le difficoltà e gli ostacoli la verità si leva in alto. Per
capire che sospettavano proprio questo, senti ciò che essi dicono: « Udimmo una
soqquadro, creando confusione di idee, per lasciare durevolmente ai posteri questa
fosca e obbrobriosa memoria di lui. E gridavano: « Crocifiggilo! », folla incomposta,
corrotta dai suoi capi.
3. - Non leggiamo dunque semplicemente queste cose, ma imprimiamole bene nella
nostra memoria: la corona di spine, il mantello, la canna, gli schiaffi, le percosse sul
capo, gli sputi, gli scherni. Tali cose, se le meditiamo spesso, possono calmare qualunque
impulso di collera. Anche se veniamo scherniti e derisi, anche se subiamo dei
le frasi pronunciate dai giudei per dare sfogo alla loro rabbia: « Hai il demonio », «
affrontato tutti questi patimenti, perché noi seguissimo le sue orme e sopportassimo
gli scherni che di solito provocano il nostro risentimento più di ogni altra cosa. Ma lui
non solo sopportò questi affronti, ma fece anche di tutto per liberare quelli che
avevano ordito contro di lui tutte queste macchinazioni, dal castigo che li aspettava.
Inviò infatti gli Apostoli per la loro salvezza.
15 Mt. 27, 63.
16 Gv. 13, 16.
17 Gv. 7, 20; S, 48.
18 Lc. 11, 15.