Allora piangevano perché stava per morire: perché dovrebbero piangere proprio ora
che è risorto? Maria infatti ha annunciato loro quello che ha visto e le parole che ha
udito, tutte cose che ben potevano consolarli. Siccome però c'era da aspettarsi che
essi, udendo tali cose, o non avrebbero prestato fede alla donna, oppure, se le
avessero creduto, avrebbero provato disappunto per il fatto che Gesù non si fosse
degnato di farsi vedere da loro, nonostante la promessa che sarebbe apparso loro in
Galilea: perché essi, meditando su queste cose, non ne provassero dispiacere, non
lasciò trascorrere neppure un giorno. Subito dopo aver suscitato in loro il desiderio di
vederlo con la notizia della sua risurrezione e con il racconto della donna, quando già
essi ardevano dal desiderio di vederlo, che la paura rendeva più intenso, venuta la
sera, apparve loro, in modo da suscitare stupore e meraviglia. Perché apparve al calar
della sera? Perché era verosimile che verso quell'ora provassero più paura. Ma ciò
Le porte infatti erano chiuse, ed egli entrò all'improvviso. Certo il racconto fatto
precedentemente dalla donna aveva istillato nei loro animi una grande fede: d'altra
parte, egli mostrò ad essi il suo volto raggiante e soave. Non era apparso prima,
perché aspettava che tutti si fossero riuniti: e infatti essi erano tutti ripieni di grande
stupore. Non bussò alla porta, ma apparve improvvisamente in mezzo a loro,
mostrando le cicatrici al costato e alle mani, mentre con la sua voce tranquillizzò le
non turbatevi; e richiama alla loro mente le parole che aveva detto loro prima della
crocifissione: « Vi lascio la mia pace »; e: « Abbiate la pace in me: nel mondo
soffrirete tribolazioni ».
le sue parole? Allora infatti realizzò pienamente quello che aveva detto prima di
9 Gv. 20, 19.
10 Gv. 20, 20.
11 Gv. 16, 22.