Siccome si sforza di accrescerlo sempre di più, non vuole mai spenderlo, ma
rinuncerà anche alle spese per se stesso, e sarà perciò più povero di tutti i poveri,
perché non riesce a porre un freno alla sua avidità. Eppure lo scopo del denaro non
deve essere quello di venire da noi tesaurizzato, ma utilizzato per i nostri bisogni. E
se vogliamo nasconderlo sotto terra per non farne godere gli altri, chi sarà più
miserabile di noi che corriamo a destra e a sinistra per procurarcelo, e poi lo
sotterriamo per sottrarlo alla comune utilità? C'è infatti anche un altro vizio non meno
grave di questo. Mentre alcuni lo nascondono sotto terra, altri lo sprecano per
riempirsi il ventre, per procurarsi piaceri illeciti, per ubriacarsi, e così si tirano
addosso, oltre al castigo da loro meritato per le ingiustizie commesse, anche quello
per la loro lussuria e intemperanza. Alcuni provano soddisfazione nello sperperare il
loro denaro per mantenere parassiti e adulatori, altri in spettacoli e in donne
pubbliche, altri ancora in altre spese come queste, avendo imboccato innumerevoli
vie che conducono all'inferno, dopo aver abbandonato l'unica via giusta stabilita per
condurci al cielo. Eppure qhi si mette in cammino per questa via, non solo ne ritrae
maggior profitto, ma si procura anche maggiori gioie di quelle che riescono a
procurarsi costoro. Chi spreca il suo denaro con le prostitute, sarà da tutti ritenuto
ridicolo e infamato, affronterà molte liti ed otterrà solo fugaci piaceri, anzi neppure
fugaci perché, per quanto siano grandi le somme che spreca con le sgualdrine, non
avrà da esse alcuna riconoscenza. « Botte senza fondo è la casa altrui »