00 29/09/2009 16:38
CEI: PER SACERDOTI RISCHIO ''PROFESSIONALIZZAZIONE''

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 set.

In Italia, ''il sacerdote rischia oggi una preoccupante scissione tra la sfera personale e l'attivita' ministeriale, separando l'essere dall'agire''.
Lo rilevano i vescovi italiani, nel
comunicato finale del Consiglio Permanente della Cei, diffuso oggi.
Occorre anche nel nostro Paese di grande tradizione cristiana, spiegano i vescovi eprimendo gratitudine al Papa per
l'Anno sacerdotale, ''approfondire il senso della figura del sacerdote, il cui profilo non cessa di attrarre e di creare aspettative proprio in una societa' anonima e segnata dal rarefarsi della prossimita' e della gratuita'''.
Per la Cei, bisogna dunque arginare ''la deriva di una 'professionalizzazione' riduttiva'', partendo dalla consapevolezza che ''il sacerdote deve attrarre con la propria persona, ancor prima che con le sue attivita'''. Il prete, infatti, ''riesce a educare efficacemente soltanto se dietro al suo fare si colgono le tracce di un'esistenza di fede e dunque lieta, anche quando e' segnata da fatiche e prove''.
''Tutti abbiamo bisogno di testimoni credibili per superare la rassegnazione e il fatalismo'', ricordano i vescovi, secondo i quali ''la crisi odierna pervade i costumi e non puo' essere affrontata limitandosi a enunciare principi e valori''. Una ''inedita condizione'', questa, che puo' consentire al prete di diventare ''una sfida agli occhi di tutti, se vive all'altezza della propria vocazione''. In merito, ''sincera gratitudine'' e' stata espressa dal Consiglio Episcopale ''per la testimonianza di tantissimi preti che rendono presente la Chiesa nel Paese''.
''L' Anno Sacerdotale che il Papa ha voluto offrire - ha aggiunto da parte sua mons. Mariano Crociata presentando le conclusioni dei lavori della scorsa settimana - diventa un'opportunita' straordinaria per tutti i preti e per la popolazione e un incoraggiamento ai sacerdoti alle prese con un impegno difficile per tanti versi, sia per le difficolta' dell'accresciuto carico pastorale ma anche per la mentalita' secolarizzata che rischia di farli sentire un po' controcorrente''.
Secondo il segretario della Cei, ''la missione della Chiesa e' contrastare certe tendenze, e se cio' rende faticoso il cammino non per questo - ha concluso - scoraggia''.

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