00 27/10/2009 13:07

Innanzitutto il Concilio era e doveva essere SOLO PASTORALE



E' vero però attenzione, il fatto che sia pastorale non invalida il Concilio che è Ecumenico, cioè univarsale e come sappiamo la teologia cattolica esplicitamente dice che il Concilio Ecumenico è infallibile perchè è espressione di tutta la Chiesa, cioè fa parte del Magistero straordinario, ma qualora non lo fosse, come alcuni hanno sostenuto, fa pur sempre parte del magistero ordinario universale, che anch'esso gode dell'infallibilità.
Grazie a Benedetto XVI finalmente è iniziato un confronto intra-ecclesiale su questo Concilio, Concilio che non contiene alcun errore di forma, in pratica è stato eseguito con tutti i crismi, quindi è a tutti gli effetti Ecumenico, allora di cosa si discute?
Si discute in che senso è Pastorale, cioè, tutti i decreti hanno un valore vincolante per i fedeli?
C'è chi sostiene si c'è chi sostiene no, specialmente quei decreti particolari contestati dai tradizionalisti.
Però c'è un problema di fondo che alcuni giustamente fanno notare, cioè, se alcuni documenti conciliari non sono vincolanti cosa impedisce a quel punto di sostenere che anche gli altri non lo siano?
Il fatto che un determinato decreto non è vincolante non inficia forse l'Ecumenicità del Concilio e quindi il suo Magistero straordinario/ordinario universale?
Se è così tutto il Vaticano II non ha motivo di esistere, o lo si accetta in toto oppure lo si rifiuta totalmente.
Queste sono domande di non poca importanza che fanno parte di questo dialogo nato sul Concilio.

Il cattolico comunque, fino a quando questa empasse non termina deve obbedire al Concilio e a tutti i documenti del magistero ordinario, anche se privatamente può avere dei dubbi e dissentire.