00 03/11/2009 14:04

"...Credo che il sentire della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II sia quello di celebrare verso il popolo..." ; "...Che in alcune parrocchie si celebri verso il popolo e in altre versus Deum potrebbe causare confusione tra il popolo di Dio, che vede fare cose diverse..." ; "...Prima di prendere una decisione del genere bisogna sentire il parere del popolo..."; "...Ma i bambini non saranno educati bene nel partecipare ad una celebrazione dove il sacerdote da a loro le spalle ..."; "..Non si può accettare una tale celebrazione perchè Gesù nell’ultima cena non ha dato le spalle agli apostoli...."; "...la messa è più partecipata quando il sacerdote è rivolto verso il popolo..."; "...Non mi sentirei a mio agio celebrando con le spalle al popolo...anche se questa è la prassi del S. Padre"; "...La prassi di celebrare versus Deum è tipicamente medievale e non ha nulla a che vedere con la prassi tradizionale e antica della Chiesa...L’altare ad Deum è stato giustamente definito "mensolina" e non ha la dignità di un altare per la celebrazione... La dimensione della convivialità, della mensa, della comunione, è un aspetto fondamentale della celebrazione eucaristica che si era dimenticata prima del Vaticano II e che la Riforma liturgica ha riscoperto con la celebrazione verso il popolo..."; "...La celebrazione versus Deum nasconde questa dimensione comunionale esaltando unicamente la dimensione sacrificale della celebrazione liturgica...".



A tutte queste domande risponde in maniera chiara e inequivocabile Mons. Klaus Gamber Qui


"...Credo che il sentire della Chiesa dopo il Concilio Vaticano II sia quello di celebrare verso il popolo..."



Aldilà del fatto che ciò che crede Don Matteo De Meo è una sua personale opinione del tutto opinabile e discutibile, mi vien da domandarmi dove il Vaticano II dice questo? Dove dice di abolire in toto il Latino e i cantici gregoriani?
Tutti i decreti post concilium compreso il novus ordo sono discutibili e reformabili.