00 18/12/2009 22:38
La Conferenza episcopale deplora le numerose uccisioni e aggressioni

Ancora violenza in Brasile contro i sacerdoti


Tanabi, 18. Non si placa la violenza contro i sacerdoti in Brasile.
Lunedì 14 dicembre, don Alvino Broering è stato ucciso nello Stato meridionale di Santa Caterina. Il giorno precedente un sacerdote polacco stava celebrando la Messa quando è stato aggredito da uno squilibrato a Tanabi, diocesi di São José do Rio Preto. La Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani (Cnbb) ha pubblicato recentemente una dichiarazione sulla crescente ondata di violenza nel Paese contro i sacerdoti, dal titolo "Non uccidere un fratello!". La dichiarazione deplora le uccisioni, avvenute nel 2009, dei sacerdoti Ramiro Ludeno, di Recife; Gisley Gomes Azevedo, di Brasília; Ruggero Ruvoletto, di Manaus; Evaldo Martiolo Caçador e Hidalberto Henrique Guimarães, a Murici.
"Siamo sconvolti - si legge nella dichiarazione dei presuli - per gli attacchi" contro sacerdoti e missionari. Nel sottolineare il profondo dolore e sgomento della Chiesa cattolica in Brasile per la persecutoria e inumana violenza "contro i suoi amati figli", i presuli ribadiscono il loro corale impegno nella lotta quotidiana "per il raggiungimento della giustizia e della pace che hanno il nome e il volto di Cristo, via, verità e vita". La dichiarazione della Conferenza episcopale si conclude con un espressione di gratitudine e una invocazione:  "Celebrando l'Anno sacerdotale, manifestiamo il nostro amore e la nostra gratitudine ai fratelli sacerdoti del Brasile e preghiamo Dio che, nella fedeltà a Cristo, continuino, perseverando nella fede, a esercitare il servizio pastorale verso i poveri, gli ultimi del mondo e verso chi confida in loro".
Come già accennato, domenica 13 dicembre, il sacerdote polacco Mario Uztazewisck, di 65 anni, è stato aggredito durante la Messa per i bambini che stava celebrando nella sua parrocchia, nella diocesi di São José do Rio Preto, nel comune di Tanabi, a 477 km da São Paulo. Marcos Buzzini Guimarães Teixeira, 30 anni, ha cercato di uccidere il sacerdote versandogli addosso mezzo litro di alcool, sul viso e sui paramenti. Alcuni agenti di polizia che partecipavano alla celebrazione eucaristica sono intervenuti in tempo per fermare l'uomo che poi è stato arrestato. In quel momento erano in chiesa circa 250 persone.
Secondo Egidia Moraes, assistente parrocchiale, il giovane Marcos nei giorni precedenti "era venuto in parrocchia a parlare con il prete dicendo che era un inviato di Davide e che era venuto a salvare il mondo".
Padre Mario, che ha subito solo lievi ferite, ha detto:  "Dobbiamo pregare per quella persona e perdonarla. Questa persona ha bisogno di molta luce da Dio, del nostro perdono e della nostra comprensione".
Padre Mario è da 15 anni nella parrocchia di Nostra Signora della Concezione a Tanabi.


(©L'Osservatore Romano - 19 dicembre 2009)