00 15/02/2010 18:34

4 MILIONI E MEZZO DI EURO PER UNA SCHIFEZZA SIMILE?

Gravina di Puglia: chiesa dello Spirito Santo (rendering e cantiere al 12 Febbraio)

di Francesco Colafemmina

Secondo voi questa struttura ecclettica e deforme è una chiesa? A quanto pare sì. Allora, provate a rispondere a quest'altro quesito: secondo voi è logico spendere € 4.250.000 per realizzare una simile porcheria?

Io credo proprio di no. Anzi, credo che buttare tutti questi denari per realizzare una chiesa così orrenda e squallida proprio nel nostro sud ricco di tradizione e storia sia copevole e criminale. Con 4 milioni e mezzo di euro si potrebbero sfamare molti poveri, si potrebbe dare un lavoro a molta gente, si potrebbe dare un riparo alle centinaia di immigrati che vagabondano per le strade dei nostri paesi (soprattutto qui in Puglia). Si potrebbero avviare imprese cooperative per la formazione di giovani disoccupati e disagiati; si potrebbero costruire dalle 5 alle 6 chiesette in stile tradizionale con più di cento posti per ciascuna.

Si potrebbero ristrutturare antiche chiese diroccate nei centri storici della diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva. Si potrebbe dar vita a scuole di formazione professionale, a corsi di arte sacra, di pittura, di scultura, di agiografia. Insomma si potrebbero finanziare decine e decine di splendide iniziative con 4,5 milioni di euro. Invece li si butta nell'erezione di un mostro architettonico che non ha neppure lontanamente l'aspetto di una chiesa e che offende in profondità la nostra dignità storica, religiosa e devozionale di uomini e donne del sud.

Purtroppo non è l'unico esempio della diocesi in questione, la mia diocesi, sembra anzi che l'edilizia chiesastica sia piuttosto fervida da queste parti. Non bastano infatti le devastanti opere di adeguamento liturgico che vi racconterò nei prossimi giorni! Qui sotto trovate un altro aureo esempio proveniente da Altamura:
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Altamura: chiesa della SS. Trinità

Altre nuove chiese sono in fase di costruzione, tra le quali si segnala per bruttezza quella del Santissimo Redentore sempre ad Altamura. Una chiesa a la "Botta", come quella di Sambuceto, solo che invece di essere a pianta quadrata, ha la tipica forma "a torta" particolarmente prediletta nella Diocesi di Altamura. Questa storia delle chiese "a torta" è quantomai curiosa. Dove hanno letto committenti e architetti postconciliaristi che le chiese debbono avere questa forma da tempio della Gran Madre? Dove hanno letto nelle disposizioni del Concilio e del postconcilio che le chiese devono essere tonde come delle ciambelle e al posto del buco devono avere l'altare al centro?

Purtroppo però continuano a buttare i nostri soldi in appalti e commesse fantasmagoriche, a lucrare sulla nostra pelle di cittadini e di fedeli!

Per distrarci un po' dall'orrore conviene allora guardare l'opera magnifica che si sta realizzando a Pristina, in Kossovo, segnalataci da un gentilissimo lettore. Si tratta della concattedrale cattolica dedicata alla Beata Madre Teresa di Calcutta: un cantiere in stile tradizionale nel bel mezzo di Pristina, simbolo solenne di una presenza che non si confonde con la banalità quotidiana, che rinnova una spiritualità autentica perché non modellata sulle mode o i conformismi del presente, ma sulla promessa di salvezza che vive al di là del tempo. Un plauso a Mons. Dodë Gjergji che sta realizzando questa meraviglia nella capitale di una nazione composta al 95% da Musulmani! Qui di seguito le foto:

Pristina (Kossovo): concattedrale della Beata Madre Teresa di Calcutta (cantiere e rendering)

Fides et Forma