Con le persone-riccio bisognerebbe fare come Gabbianella con quelli stanati dal suo cane: sentire il loro battito e nutrirli affinchè, rincuorati, non abbiano più paura a mostrare la loro tenerezza.È cmq sempre molto interessante come la natura, nelle varie espressioni, possa fungere da metafora a diversi modi di porsi degli uomini.Personalmente ci penso spesso e mi perdo nei miei pensieri...Ad esempio, una volta, mentre passeggiavo di notte, mi sono trovata immersa in un mare di lucciole.Che meraviglia! Eppure le lucciole, di per sè, sono animaletti piuttosto bruttini, come lo saremmo noi se non ci fosse data la luce da Dio