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Famiglia Cattolica

Il presunto miracolo di Pio XII e il ruolo di Papa Wojtyla

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    S_Daniele
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    00 21/01/2010 16:03

    Il presunto miracolo di Pio XII e il ruolo di Papa Wojtyla

    Cari amici, sul Giornale di oggi ricostruisco la storia di un presunto miracolo attribuito all’intercessione di Pio XII, che viene attentamente vagliato in questi giorni dalla postulazione della causa e dalla diocesi di Sorrento-Castellamare di Stabia, nel cui territorio è avvenuto. Si tratta della guarigione dal cancro di una giovane mamma, avvenuta nel 2005, quando la donna era incinta del terzo figlio. Ma la vera sorpresa è un’altra: il marito si era rivolto a Giovanni Paolo II, appena scomparso, e pochi giorni dopo, una notte, ha sognato Papa Wojtyla che gli diceva “Io non posso fare niente. Dovete pregare questo sacerdote”, mostrando una fotografia di un prete smilzo e magro. L’uomo non lo ha riconosciuto. Ma qualche giorno dopo, vedendo per caso su una rivista la foto del giovane Eugenio Pacelli, ha capito che era lui. Sono iniziate novene di preghiera a Pio XII e la donna è guarita. La presenza di “sogni” o “visioni” nei miracoli attribuiti all’intercessione dei Papi non sono una novità, basti pensare a suor Caterina Capitani, guarita nel 1965 per l’intercessione del beato Giovanni XXIII, che lei vide accanto al suo letto. Uno dei dati più interessanti del presunto miracolo (va definito così fintanto che non ci sarà il riconoscimento del Tribunale diocesano, poi della Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi, poi del congresso dei teologi, poi di quello dei cardinali e vescovi, infine del Papa) è questo ruolo di Wojtyla, che avrebbe suggerito di pregare Pio XII. Un particolare che lega in qualche modo le due cause di beatificazione, dopo che lo stesso giorno Papa Ratzinger ha promulgato i decreti sulle virtù eroiche di entrambi i predecessori.

    Fonte

    Cari amici questa notizia, sperando risulti vera, mi rallegra molto data la mia stima verso Pio XII, anche perchè, non vi nascondo, che trovo un pochino assurdo che per salire agli onori degli altari il venerabile deve aver compiuto una intercessione miracolosa.
    Ora vedremo cosa avranno da dire gli amici Ebrei

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    S_Daniele
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    00 21/01/2010 16:06

      
     
    Il miracolo del ‘Pastor Angelicus’. Benedetto XVI avrebbe espresso l’auspicio di essere lui a beatificare Pio XII. Il Cardinale Angelini: “Per me è già Santo”. Padre Gumpel: “Sono contentissimo”

    CITTA’ DEL VATICANO - Benedetto XVI, dopo aver saputo del miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Pio XII e relativo alla guarigione di un cancro con metastasi in tutto il corpo di una persona di Castellammare di Stabia, ha espresso l’auspicio di poter essere proprio lui il Pontefice cui spetterà il grato compito di beatificare il ‘Pastor Angelicus’. E’ quanto trapela dai ‘Sacri Palazzi’ a pochi giorni dalla notizia, anticipata in esclusiva dal nostro giornale, dell’evento soprannaturale avvenuto nell’hinterland napoletano e ritenuto opera di Papa Pacelli. Una notizia attesa da tempo in Vaticano, soprattutto in seguito al riconoscimento delle virtù eroiche, lo scorso 19 Dicembre, del successore di Pietro avversato da diversi settori del mondo ebraico, perché ritenuto (ingiustificatamente) immobile davanti al dramma della Shoah, quanto amato dai fedeli della Chiesa ad egli contemporanei ma anche dell’epoca moderna. Pio XII, infatti, non è stato solo il nocchiero che ha saputo tenere ben ferma la Chiesa nelle acque agitate, color rosso sangue, della seconda guerra mondiale, ma anche il primo Papa ad indire una ‘Giornata della purezza’ - ispirata dal martirio di Santa Maria Goretti -, a chiamare gli sportivi a raccolta, a proclamare l’ultimo - magnifico - dogma cattolico, quello dell’Assunzione in Cielo Anima e Corpo della Beata Vergine Maria, Madre di Dio e Madre Nostra. Ma non solo. Questo Pontefice, che ha davvero meritato l’appellativo di ‘Pastor Angelicus’, è stato colui che più di tutti - per tornare al tema della Shoah - si è prodigato, in maniera discreta per evitare ulteriori persecuzioni alle vittime del nazismo, per salvare il maggior numero possibile di ebrei, ordinando alle strutture religiose di dare loro copertura e ospitalità. Un grande, grandissimo Papa, che da molti è già ritenuto Santo, come nel caso del Cardinale Fiorenzo Angelini, 96 anni, il suo ultimo collaboratore vivente, che ebbe modo di servirlo come cerimoniere. E allora non c’è nulla di strano se il porporato, appresa la novità del presunto miracolo di Castellammare, che in caso di riconoscimento ufficiale aprirà definitivamente le porte alla beatificazione di Pacelli, non si dice meravigliato: “Considero Pio XII Santo sin da quando era in vita e come tale lo venero dal giorno del suo ritorno al Cielo”. Tuttavia, aggiunge Angelini, “provo tanta commozione nel sapere che un ulteriore passo è stato mosso verso il riconoscimento, anche canonico, della sua santità”. Un passo, il presunto miracolo di Castellammare di Stabia, che si aspettava da tempo. “E’ vero - evidenzia ancora il porporato 96enne -, ma era certo che prima o poi un miracolo sarebbe arrivato; speriamo che questo sia quello giusto”. Altrettanto entusiasta Padre Peter Gumpel, il sacerdote Gesuita relatore, da 20 anni, della Causa di Beatificazione di Pio XII. “In questi casi la prudenza è d’obbligo, ma non posso negare di essere contentissimo e di pensare che possa essere la volta buona per innalzare all’onore degli altari questo magnifico Papa che, peraltro, ho avuto la gioia e l’onore di conoscere personalmente constatando, già allora, la sua santità”. Per Padre Gumpel, adesso, l’importante è vagliare attentamente le cartelle cliniche e “non assediare chi ha beneficiato di questa guarigione, attendendo serenamente il pronunciamento ufficiale della Chiesa”. E, infatti, dalla Curia di Sorrento-Castellammare di Stabia, non trapela nulla sull’identità della persona che si ritiene, e viene seriamente ritenuta, miracolata per intercessione di Pio XII. L’Arcivescovo, Monsignor Felice Cece, sia direttamente sia per bocca del suo Vicario episcopale, Don Carmine Giudici, si è limitato a confermare l’insediamento, nel più breve tempo possibile, del Tribunale Diocesano che dovrà raccogliere l’incartamento relativo all’evento prodigioso, esprimere un primo parere e poi trasferire gli atti alla Congregazione per le Cause dei Santi. Tornando a Padre Gumpel, il Gesuita ha voluto sottolineare, come sempre fa in ogni sua uscita pubblica, che “la devozione di milioni fedeli di ogni generazione in tutto il mondo, dimostra come Pio XII - così odiato, osteggiato e vilipeso senza motivo da chi lo accusa di non aver mosso un dito per fronteggiare la Shoah quando è invece vero l’esatto contrario -, in realtà è stato un vero ed esemplare Testimone del Vangelo, un autentico uomo di Chiesa e un luminoso discepolo di Cristo”. Ma in caso di riconoscimento del miracolo in questione da parte del Vaticano, quali sarebbero i ‘tempi tecnici’ per la beatificazione di Pio XII? Considerando che Papa Pacelli è già stato proclamato ‘Venerabile’ a Dicembre 2009 con l’approvazione delle sue virtù eroiche, il ‘Pastor Angelicus’ potrebbe essere dichiarato Beato entro e non oltre il 2011. A Benedetto XVI l’ultima parola.


    Petrus
    [Modificato da S_Daniele 21/01/2010 16:09]