00 06/03/2010 22:01

Settemila volontari nell'Aula Paolo VI


A undici mesi esatti dal sisma che il 6 aprile scorso sconvolse L'Aquila e l'Abruzzo, settemila volontari della Protezione civile italiana hanno voluto ricordare l'impegno profuso nelle zone colpite, stringendosi stamane a Benedetto XVI nell'Aula Paolo VI. Una distesa di giacche a vento, tute, magliette, divise e berretti di vari colori, a rappresentare le varie anime di questa realtà che oggi conta 1.300.000 membri, suddivisi in oltre tremila organizzazioni. Molti hanno prestato servizio durante le recenti emergenze in Italia, altri hanno offerto la loro opera e il loro tempo nel corso di grandi eventi come la Giornata mondiale della gioventù a Roma nel 2000, le esequie di Giovanni Paolo ii nel 2005, l'Agorà dei giovani a Loreto del 2007. Idealmente presenti anche i volontari impegnati in questi giorni ad Haiti e quanti si apprestano a partire per il Cile, i due Paesi del continente americano devastati di recente da disastrosi terremoti. All'inizio dell'udienza il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri e capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso - accompagnato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta - ha salutato il Papa. "È impossibile quantificare - ha detto - i frutti della disponibilità, della solidarietà e dell'avvicinarsi con amore e rispetto al prossimo in difficoltà. È giusto così - ha aggiunto - perché la cifra caratteristica del volontariato è da rintracciarsi sul piano del servizio all'altro". Hanno partecipato all'udienza, tra gli altri, il cardinale Angelo Comastri, gli arcivescovi Giuseppe Betori, Edoardo Menichelli e Giuseppe Molinari, i vescovi Mariano Crociata, Domenico Sigalini e Giovanni D'Ercole.
In attesa dell'arrivo del Pontefice, il cardinale Comastri aveva tenuto una meditazione in cui ha paragonato i volontari al buon samaritano del Vangelo, sottolineando come non è il ruolo, ma il cuore che rende buona una persona. Era stata poi presentata l'icona della Madonna della Protezione, dinanzi alla quale il Papa ha pregato prima di congedarsi.


(©L'Osservatore Romano - 7 marzo 2010)