00 10/03/2010 08:57
PEDOFILIA: P. LOMBARDI, CHIESE SI SONO ATTIVATE CON DECISIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 mar.

Riguardo ai casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti e religiosi in Germania, Austria e Olanda, "le principali istituzioni ecclesiastiche coinvolte hanno affrontato il manifestarsi del problema con tempestivita' e con decisione. Hanno dato prova di volonta' di trasparenza, in certo senso hanno accelerato il manifestarsi del problema invitando le vittime a parlare anche quando si trattava di casi di molto tempo fa".
Lo afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. "Cosi' facendo - spiega - hanno affrontato le questioni "con il piede giusto", perche' il punto di partenza corretto e' il riconoscimento di cio' che e' avvenuto, e la preoccupazione per le vittime e le conseguenze degli atti compiuti contro di loro". Inoltre, rileva il portavoce vaticano, "hanno ripreso in considerazione le "Direttive" gia' esistenti o hanno previsto nuove indicazioni operative per mettere a fuoco anche la strategia di prevenzione, affinche' sia fatto tutto il possibile perche' in futuro simili gravissimi fatti non abbiano a ripetersi".

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PEDOFILIA: LOMBARDI, CHIESA HA SUE LEGGI MA SONO SEVERE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 mar.

La Chiesa Cattolica ha "un suo ordinamento specifico distinto, quello canonico, che risponde alla sua natura spirituale e sacramentale" ed in esso "il delitto di abuso sessuale di minori e' sempre stato considerato uno dei piu' gravi fra tutti". Lo afferma il portavoce vaticano, padre Fedrico Lombardi, che in una nota sgombra il campo dal sospetto che le autorita' ecclesiastiche abbiano anche recentemente sottovalutato il fenomeno della pedofilia. Secondo padre Lombardi, che sembra voler rispondere in particolare alle parole del ministro tedesco, la Lettera "De delictis
gravioribus" del 2001 non puo' essere citata come causa di una "cultura del silenzio".
"Chi conosce e capisce di che cosa si tratta, sa - afferma il portavoce del Papa - che e' stata un segnale determinante per richiamare l'episcopato sulla gravita' del problema e un impulso concreto per l'elaborazione di direttive operative per affrontarlo".
E dunque, "se non si puo' negare la gravita' del travaglio che la Chiesa sta attraversando, non bisogna rinunciare - afferma padre Lombardi - a fare tutto il possibile perche' se ne ottengano alla fine anche risultati positivi, di migliore protezione dell'infanzia e della gioventu' nella Chiesa e nella societa', e di purificazione per la Chiesa stessa".

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PEDOFILIA: P. LOMBARDI, CHIESA VUOLE COLLABORARE CON I GOVERNI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 9 mar.

I fatti denunciati "mobilitano la Chiesa ad elaborare le risposte appropriate e vanno inseriti in un contesto e in una problematica piu' ampia che riguarda la tutela dei bambini e dei giovani dagli abusi sessuali nella societa'". "Giustamente in Germania - afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - vengono ora ipotizzate iniziative, promosse dal Ministero della famiglia, per convocare una 'tavola rotonda' delle diverse realta' educative e sociali per affrontare la questione in una prospettiva complessiva e adeguata". "La Chiesa - assicura il portavoce del Papa - e' naturalmente pronta a partecipare e impegnarsi. Probabilmente la sua dolorosa esperienza puo' essere un contributo utile anche per altri. Il Cancelliere, Signora Merkel, ha giustamente dato atto alla Chiesa in Germania della serieta' e della costruttivita' del suo impegno".
Da parte sua padre Lombardi ritiene opportuno pero' anche rilevare che se "certamente gli errori compiuti nelle istituzioni e da responsabili ecclesiali sono particolarmente riprovevoli, data la responsabilita' educativa e morale della Chiesa", ovviamente "la questione e' molto piu' ampia, e il concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva. Solo per fare un esempio, i dati recentemente forniti dalle autorita' competenti in Austria dicono che in uno stesso periodo di tempo i casi accertati in istituzioni riconducibili alla Chiesa sono stati 17, mentre ve ne sono stati altri 510 in altri ambienti. E' bene - sottolinea il portavoce vaticano - preoccuparsi anche di questi".

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