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La scoperta dei cosidetti "giganti" avvenne già nel lontano XVI secolo d.C. in Svizzera, dove vennero alla luce i resti di quello che poteva essere un uomo alto cinque metri e ottanta centimetri.
All’inizio del secolo scorso, in Francia, nella località di Glozel, si rinvennero, oltre ad ossa e crani umani fuori dalla norma, anche grandi impronte di mani nonché manufatti e monili fatti apposta per
essere usati da qualche gigantesco essere.
Qualche anno dopo, nell’Havai Supai Canyon, gli uomini della spedizione scientifica Donnehey scoprirono un’incisione rupestre di un tirannosauro che, a detta degli indiani, sarebbe opera di giganti.
Nel 1943, in un’isola delle Aleutine, dei genieri militari trovarono ossa e crani che, in proporzione, dovevano appartenere ad uomini alti ben sette metri!
Prestando fede ai racconti che narravano di uomini altissimi che avevano abitato, in un remoto passato, le zone oggi contrassegnate sulle cartine come Sahara, Camerun e Niger, alcune spedizioni
fecero scoperte strabilianti: negli anni trenta del secolo scorso, rinvennero, effettivamente, le tracce dei giganteschi Sao.
All’incirca in quegli anni, anche lo studioso olandese Ralph Koengswald trovò qualcosa d’interessante: dei denti molari sei volte più grandi dei normali.
Infine, per terminare questa breve carrellata, negli anni cinquanta del secolo scorso Pei Wenchung, mentre si trovava all’interno di una grotta di Lingheng in Kwansi, rinvenne una mandibola che, per
dimensioni, poteva andar d’accordo con i denti di Koengsward, tanto è vero che entrambi attribuirono l’appartenenza al “gigantopitecus”. (Cfr www.auditorium.info)
[Modificato da S_Daniele 09/03/2010 15:17]