Joseph Ratzinger nella prefazione al Gesù di Nazaret aveva scritto per gli eredi di Bultmann: "Ho voluto tentare di presentare il Gesù dei Vangeli come il Gesù reale, come il Gesù storico in senso vero e proprio." Ma nell'introduzione alla nuova edizione Gianfranco Ravasi cita così il Papa: " Ho voluto fare il tentativo di presentare il Gesù dei Vangeli come il Gesù reale". Punto. E Mons. Ravasi commenta questa citazione tronca – troncata in ciò che gli dà la sua forza - in modo sconcertante, "Notiamo l’aggettivo 'reale': non è automaticamente sinonimo di 'storico', perché noi sappiamo che molti eventi non sono registrati, suscettibili d'essere documentati e verificabili storicamente, anche se risultano profondamente reali. In Gesù coesistono varie dimensioni, storiche, mistiche e trascendenti". Seguono considerazioni destinate a dimostrare un Gesù reale nella sua complessità storica e teologica. Si può immaginare l'emozione a Roma e in Italia. "Per il Papa 'reale' è sinonimo di 'storico', per il suo Ministro della Cultura, no!" ironizzava Massimo Pandolfi ne La Nazione (21 ottobre 2008).