00 22/05/2010 11:53

Il cardinal Tettamanzi e la pretessa.

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Oggi a Roma, si svolge una cerimonia di pseudo-ordinazione di una donna (insegnante, sposata) appartenente alla Chiesa veterocattolica dell'unione di Utrecht, in piena unione con la "Chiesa anglicana" (che ossimoro!) e invece alle strette con la dottrina cattolica che pur afferma di professare.

I veterocattolici sono un gruppo scismatico nato in Olanda nel XVIII secolo, su basi fortemente gianseniste, ed ingrossato (si fa per dire) dai dissidenti che rifiutarono il dogma dell'infallibilità papale proclamato con Concilio Vaticano I. In Italia sono qualche centinaio. Ancorché questo gruppo abbia la successione apostolica (la perderanno presto, visto che han cominciato ad 'ordinare' pretesse e vescovesse, ovviamente in modo nullo e quindi inefficace a trasmettere quella successione), si tratta di una confessione scivolata nel più sinistro modernismo paraprotestante.

Da qualche anno, seguendo la moda del momento, hanno iniziato a mascherare le femmine da prete. Proprio oggi viene 'ordinata', a Roma, la signora Longhitano (nella foto: è il tipo senza il gotto).

Lo scorso gennaio la madama, all'epoca semplice diaconessa - anzi scusate: diacona, è stata ricevuta dall'eminenza cardinal Tettamanzi (nella foto, quello più basso di statura).

Ancora una volta il porporato meneghino, tristemente noto per la sua avversione al Motu Proprio "Summorum Pontificum", ha accolto bonariamente l'esponente di una comunità che si dice cattolica, ma che nella propria "dottrina" e nei fatti, parbleu, non lo è affatto, ... tant'è che è in forte sintonia con gli anglicani.

Il Cardinale, beninteso, a casa propria può ricevere chicchessia, ci mancherebbe. Anche Nostro Signore era criticato per le sue frequentazioni eterodosse. E poi, mica tutti son duri di cuore come quel cattivone arcivescovo di Chicago, il cardinale George, che ha negato esequie cattoliche ad un'altra sedicente pretessa (con grande ira della sua compagna), perché automaticamente scomunicata per simulazione d'ordinazione, e non successivamente pentita: vedi qui.

No, Tettamanzi è più umano, più dolce, più giusto. Tutto tollera e tutto comprende, specie di fronte a diaconesse eretiche e a pretesse lesbiche. Ma quello che ci dispiace è che accolga proprio tutti (bontà sua), tranne i tradizionalisti. E' bensì vero che nella sua diocesi tollera (perchè di tolleranza si tratta) la celebrazione tridentina in due chiese, ma... è tutto nella più grossa diocesi del mondo, nella nazione dove due praticanti su tre anelano la Messa tradizionale?

E così, l'eminentissimo, mentre ignora, maltratta, vessa e respinge i fedeli, tradizionalisti ma pur sempre cattolici, della propria chiesa ambrosiana, non disdegna l'occasione di un brindisi con la Sig.ra Longhitano, appartenente ad una confessione religiosa che professa idee in netto contrasto con la dottrina cattolica (sacerdozio ed episcopato alle donne; confessione non sacramentale individuale o comunitaria, e persino in seduta "psicocurativa"; benedizione delle coppie omosessuali; libertà di credo negli ultimi due dogmi mariani; rifiuto del dogma dell'infallibiltà del Papa; ecc.). Dottrina che, sia detto en passant, egli sarebbe chiamato a difendere con la vita usque ad sanguinis effusionem, come il rosso della talare che sfoggia dovrebbe ricordargli.

Ma non stracciamoci le vesti per una bevutina. Dopo tutto, i veterocattolici a Milano sono ospitati presso la Casa del Giovane Lavoratore - Centro Don Orione, via Caterina da Forlì, n. 19, dove si trova la loro parrocchia di Gesù di Nazaret. Normale quindi qualche brindisi tra inquilini riconoscenti e benevolo padrone di casa.

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