00 26/05/2010 12:59
Riporto due riflessioni dal Blog



DANTE PASTORELLI

Il p. Cavalcoli, che è ottimo teologo (scrive anche su Divinitas, la più autorevole rivista di teologia italiana, che fu diretta da mons. Piolanti ed ora lo è da mons. Gherardini) mi sembra che confermi quanto qui da diversi fra noi noi han sempre scritto e ribadito prendendosi i rabbuffi e le contumelie degli sprovveduti e dei presuntuosi modernisti e neocat. Non possiamo che esser felici, e non per vanagloria, di questo alto riconoscimento che ci sosterrà nella nostra battaglia.




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la mia riflessione:

ah!!! che bella ventata d'aria fresca...si, lo so, perdonatemi, come domenicana sono di parte e affezionata a padre Giovanni Cavalcoli o.p. che ritengo un padre per me.... Smile  
Quanti ottimi spunti di meditazione che ci ha donato!!!  
Più volte abbiamo sottolineato proprio in questo Blog (e per questo ringrazio sempre la Redazione che gestisce con questo spazio, oserei dire l'unico spazio dedicato ad un confronto veramente edificante delle problematiche che viviamo nella Chiesa di oggi...) l'importanza nel valutare ciò che realmente fu un danno per la Chiesa (pastorali arbitrarie lontano dal Magistero) da ciò che non lo fu (il Concilio in quanto tale!) e come per altro sottolinea a ragione Dante Pastorelli...  
 
Suggerisco alla Redazione, ma anche alla pazienza di Dante... di non far scivolare nell'oblio i punti tracciati da padre Cavalcoli che sono i seguenti:  
 
1. l'ambiguità di certe espressioni, che si prestano ad un'intepretazione antitradizionale; 2. la mancanza di una precisa condanna degli errori moderni; 3. un tono troppo ottimistico nei confronti del mondo moderno; 4. la mancanza dei "canoni", che sempre sono esistiti nei concili del passato. Essi sono sempre stati pastorialmente utili, perchè hanno espresso con formule brevi, chiare ed inequivocabili gli errori da evitare.  
 
 
 
Mi tornano a mente le parole espresse due mesi orsono dal Vescovo di Trieste quando scrisse:  
 
Benedetto XVI ha dato degli insegnamenti sul Vaticano II che moltissimi cattolici apertamente contrastano, promuovendo forme di controformazione e di sistematico magistero parallelo guidati da molti “antipapi”; ha dato degli insegnamenti sui “valori non negoziabili” che moltissimi cattolici minimizzano o reinterpretano e questo avviene anche da parte di teologi e commentatori di fama ospitati sulla stampa cattolica oltre che in quella laica; ha dato degli insegnamenti sul primato della fede apostolica nella lettura sapienziale degli avvenimenti e moltissimi continuano a parlare di primato della situazione, o della prassi o dei dati delle scienze umane; ha dato degli insegnamenti sulla coscienza o sulla dittatura del relativismo ma moltissimi antepongono la democrazia o la Costituzione al Vangelo.
 
Per molti la Dominus Jesus, la Nota sui cattolici in politica del 2002, il discorso di Regensburg del 2006, la Caritas in veritate è come se non fossero mai state scritte.
 
La situazione è grave, perché questa divaricazione tra i fedeli che ascoltano il papa e quelli che non lo ascoltano si diffonde ovunque, fino ai settimanali diocesani e agli Istituti di scienze religiose e anima due pastorali molto diverse tra loro, che non si comprendono ormai quasi più, come se fossero espressione di due Chiese diverse e procurando incertezza e smarrimento in molti fedeli.  
 
 
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Lo stesso Benedetto XVI, seppur in un contesto diverso, a gennaio u.s. ha ribadito la pericolosità ESISTENTE di "pseudo-pastorali" (per la prima volta ha usato questo termine!!) , dice il Papa " "Occorre rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un piano meramente orizzontale, in cui ciò che conta è soddisfare le richieste soggettive  "  
 
Una cosa è certa non è un "altro" Concilio che occorre fare come taluni dicono, al contrario, occorre CORREGGERE tutto ciò che questo Concilio NON ha mai detto e che è stato fatto passare come magistero...e i punti chiave sono quelli elecanti da padre Giovanni Cavalcoli, almeno in parte...  
Cosa possiamo fare noi "piccolo gregge"? INFORMARE.... e pregare... e mai scoraggiarsi... e cominciare a diffondere le sante testimonianze anche del DOPO-CONCILIO come è appunto la figura venerabile di padre Tomas Tyn o.p. che già durante le sue prediche denunciava le false interpretazioni attribuite al Concilio...  
Smile