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LA MISTAGOGIA DELLE NOZZE

L’unione dell’uomo con la donna intesa come amore reciproco, convivenza, condivisione e procreazione, è stato un legame voluto da Dio e da lui stesso benedetto fin dal principio (cf. Gn 1, 26-27. 2, 18-24).
Tale legame, con tutte le sue problematiche e con tutte le sue componenti, fu recepito dai cristiani non solo come "volontà di Dio", ma anche come "sacramento", istituito da Cristo durante le nozze di Cana, nell'atto di trasformare l'acqua in vino "buono" (cf. Gv 2, 1-11). E, ancora, come immagine dell’unione di Cristo con la sua Chiesa, come afferma S. Paolo in Efesini 5, 20-33: "Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!".

Il Matrimonio cristiano allora è:

- l’esplicazione della volontà di Dio ("I due saranno una carne sola", "L’uomo non separi ciò che Dio unisce" e "Crescete e moltiplicatevi");

- il conferimento dello Spirito Santo, che dà agli sposi la capacità di santificarsi nella vita di coppia;

- la manifestazione del "mistero" dell’unità: Cristo-sposo e Chiesa-sposa.

Il Mistero del Matrimonio cristiano esprime poi un altro aspetto del piano d’amore di Dio, nascosto in Lui ma rivelatoci in Cristo: la fedeltà amorosa di Cristo nei confronti dell'umanità, sua sposa, redenta dal suo sangue; il suo "SI" eterno, immutabile e irremovibile nei confronti di essa.
La celebrazione delle nozze nel rito bizantino esprime tutte queste realtà, nell’ambito di una tradizione ricchissima.
Analizzeremo anche questa volta i riti, i gesti, le preghiere, le letture per trarre le nostre conclusioni mistagogiche, scopo del nostro lavoro.

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