00 19/12/2008 22:40

IV. 3 Ai piedi della croce (Gv 19, 25 – 27)


"Stavano presso la croce di Gesù sua madre; la sorella dì sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Intorno alla digressione apologetica sull’inesistenza di altri figli di Maria oltre a Gesù il brano di san Giovanni è quello che viene preso maggiormente in considerazione e anche noi lo abbiamo citato in precedenza notando come il quarto evangelista sottolinei la presenza della madre di Gesù accanto a Maria di Cleopa madre di Giacomo e Giuseppe e alla Maddalena, che già da soli spiegano come effettivamente sia infondato che Gesù possa avere dei fratelli e delle sorelle. Ma la pericope maggiormente addotta a testimonianza di questa apologia è quella che già abbiamo visto commentare a San Girolamo e che anche altr Padri della Chiesa adducono a testimonianza di attendibilità: "Donna, ecco il tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa."

Il senso spirituale ed ecclesiologico di questa frase è l’affidamento a Maria di tutta la comunità cristiana emblematicamente rappresentata dal discepolo prediletto di Gesù che Maria ha in dotazione ("figlio, ecco tua madre"): la madre del Signore diventa in senso lato la madre di tutti i credenti e della Chiesa per intero per l’edificazione dell’intero corpo mistico di Cristo sicchè la Chiesa per intero vive e procede nella continua intercessione e assistenza di Maria sua madre anche perché delle membra del corpo di Cristo che sono i battezzati; al contempo però Maria è anche la prima discepola nonché la credente e prima rendenta nell’ambito della stessa comunione ecclesiale. L’affidamento non è unilaterale ma reciproco: Maria viene affidata a Giovanni e contemporaneamente l’apostolo viene affidato alla maternità di questa donna che è la madre di Gesù.

Venendo però al contesto storico in cui si dimenano i fatti, che Gesù decida di affidare al suo discepolo prediletto e non ad altri la propria madre mentre muore sulla croce è significativo per la giustificazione dell’inesistenza di altri fratelli carnali di Gesù: se infatti questi avesse avuto altri fratelli, non avrebbe affidato la propria madre al discepolo perché ciò sarebbe stato illegale oltre che irriverente e sgarbato nei confronti dei propri familiari, mentre i presunti fratelli avrebbero potuto benissimo rivendicare per se stessi la tutela della propria mamma. Che il discepolo ora accolga immediatamente nella propria casa la madre del Signore in conseguenza dell’invito di Gesù, rende invece indiscutibile la certezza che Questi non aveva altri fratelli carnali che avrebbero potuto prendere con sé Maria.


Continua.....

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