00 31/05/2009 11:42
5. Un esempio di concretezza dialogica

Queste evidenti difficoltà, che andrebbero meglio analizzate nelle loro cause originali, almeno sul nostro territorio, non debbono arrestare i tentativi di approccio e di dialogo, come ha fatto, nell’aprile del 2006, il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna. Egli ha sottoscritto, con il Direttivo del Centro Islamico della nostra città, una dichiarazione contro il terrorismo. In tale occasione il Cardinale ha detto: “Se vogliamo costruire una convivenza degna di ciascuna persona, è necessario che tutti concordiamo sul giudizio che il terrorismo, di qualunque matrice esso sia, è una scelta perversa e crudele e calpesta la colonna portante della civiltà umana: il diritto alla vita di ogni persona umana, dal suo concepimento alla sua morte naturale (cf. Bollettino dell’Arcidiocesi di Bologna, 2006, p. 197).

Il Cardinale Caffarra ha poi indicato uno spazio di dialogo e di azione comune: coltivazione del rispetto reciproco, la difesa dei diritti derivanti dalla dignità della persona umana, l’edificazione di una città più giusta, l’impegno educativo verso le nuove generazioni, sul comune denominatore del rispetto, della pace, della convivenza sociale. Inoltre, nel 2007, un esponente musulmano ha preso la parola in un Convegno Diocesano sull’educazione.
__________________________________________________