00 07/09/2009 18:38

Sacerdote filippino ucciso in un agguato nel Samar del Nord


Manila, 7. Padre Cecilio Lucero, sacerdote diocesano di 48 anni, è stato ucciso domenica mattina in un agguato nelle Filippine lungo la strada che dalla sua parrocchia di Catabig porta alla città di Catarman, maggiore centro della regione di Samar settentrionale. Altre due persone che viaggiavano con lui a bordo di un fuoristrada, Isidro Miras ed Eugene Batation, sono rimaste ferite nell'attacco condotto da un gruppo di circa trenta uomini armati presso in località Layuhan, nella città di San José.
"Come nei casi precedenti - ha dichiarato questa mattina il vescovo di Catarman, monsignor Emmanuel Trance - mi unisco a quanti chiedono alle autorità governative di intervenire per interrompere questi attacchi che, in questo caso, hanno provocato la morte del sacerdote".
Secondo il vescovo di Catarman, padre Lucero aveva precedentemente ricevuto minacce a causa del suo impegno in un gruppo di difesa dei diritti umani. Il sacerdote aveva ripetutamente condannato in pubblico il fenomeno delle cosiddette esecuzioni extragiudiziali da parte di anonime squadre armate. Il vescovo di Catarman ha sottolineato che il religioso, cosciente del pericolo che correva, durante gli spostamenti si faceva accompagnare dal poliziotto Eugene Batation che, benché ferito, ha risposto al fuoco degli aggressori.
Padre Cecilio Lucero aveva iniziato a ricevere minacce da alcuni mesi dopo avere denunciato una serie di agguati in cui erano stati uccisi politici, professionisti e giornalisti del Samar del Nord.
Secondo un portavoce del Philippine National Police, il sacerdote è stato ucciso con un proiettile in testa. "Se è possibile uccidere in questo modo perfino un sacerdote, questo omicidio provocherà il terrore tra i comuni cittadini", ha affermato il vescovo Trance.


(©L'Osservatore Romano - 7-8 settembre 2009)
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