Gesù, allora, per distoglierla da questo pensiero e dissuaderla dalla eccessiva
confidenza che si era presa nel parlare con lui (nemmeno con i discepoli lo vediamo
avere rapporti cosi confidenziali), cerca di elevare i suoi pensieri, perché si rivolga a
lui con maggiore riverenza. Se dunque le avesse detto: « Non avvicinarti come facevi
prima; non sono infatti nello stesso stato di allora, né d'ora innanzi starò con voi nello
stesso modo di prima », le avrebbe dato l'impressione di superbia e di arroganza.
ma in modo più modesto. Affermando che non è ancora salito, fa capire che si affretta
ad andare al Padre: chi dunque stava per salire lassù e non si sarebbe trattenuto più a
lungo con gli uomini, non doveva essere riguardato con la stessa mentalità di prima.
così? Per elevare la sua mente e convincerla che stava per salire al cielo. Le parole «
Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro », si riferiscono all'incarnazione;
perché il salire è un'azione propria dei corpi. Queste cose dice a Maria, ancora
incapace di comprendere concetti elevati. Dunque il Padre è in un modo suo Padre, e
in un altro nostro? Certamente. Infatti, se in un modo è Dio dei giusti, e in un altro,
Dio degli altri uomini, a maggior ragione in un modo è Padre del Figlio ed in un altro
Padre nostro. Difatti dopo aver detto: « di' ai fratelli », affinchè nessuno immagini
che lui e i discepoli sono uguali, subito precisa la differenza. Egli infatti sta per
sedere sul trono paterno: ad essi invece sarà concesso solo di stare in piedi dinanzi al
suo trono. Perciò, anche se secondo la nostra sostanza carnale è nostro fratello, per la
sua dignità molto differisce da noi: e la differenza è tanto grande che non possiamo
neanche esprimerla a parole.
valore è la costanza e la perseveranza! Ma come mai essi non furono addolorati dal
fatto che se ne era andato, e non parlarono come avevano parlato prima?
8 Cf. Gv. 20, 18.